Intrecci velenosi (Damiano)

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Martedì sera
"E poi se semo seduti su 'na panca e me fa" cerco di imitare la vocina stridula di Margherita "Non pensavo che potessi essere una persona così dolce!"
Victoria è ormai piegata in due dalle risate.
"Ao va popo convinta 'sta qua eh?"
"Povera illusa..."
Non so come abbia potuto pensare che mi fossi anche solo lontanamente invaghito di lei... a quanto pare sono un attore migliore di quel che pensassi.
"Per me crepa quando scopre che è tutto finto!"
"Lo so, infatti me sento 'npo in colpa..."
"Ma no, nun devi vederla così! Pensa tipo che in fondo le stai a da' 'na lezione de vita"
"E quale sarebbe?"
"Nun fidarte del primo donnaiolo famoso che incontri il venerdì sera mezza ubriaca in discoteca!"
Le batto il pugno ridendo: Vic sì che è la ragazza perfetta.
"Er piccolo Cobbra 'nvece? Ieri sera me ha scritto per dirme che aveva conosciuto 'na ragazza, Serena me pare..."
"Sì amó, te giuro dovevi vederlo! Stava a sveni' per l'emozione, pareva nun avesse mai visto 'na ragazza!"
"Allora doveva essere figa sta qua"
"Sicuro più de Margherita.... non potevamo farla co' lei la scommessa?"
"O con la sorella zoccola..."
"Ma magari!"
"Alla fine ce stava che se trovasse 'na tipa pur lui!"
"Staremo a vede... senti piccolè me so rotto le palle de sta in giro e abbiamo già comprato un botto de roba, annamo a casa?"
Il "giretto" in centro del martedì con Vic si tramuta sempre in una scarpinata di almeno tre ore.
"Di già? Ma è presto..."
Le prendo il viso tra le mani e le bacio il naso. Certe volte essere dolce con lei è l'unico mezzo per ottenere quello che voglio.
"No che non lo è, tra poco è ora di cena!"
"Uffa! Senti, invece de torna' in hotel perché non mangiamo da qualche parte qua vicino?"
"Va bene però scelgo io dove! Ho voglia de pizza..."
"Perché scusa? È stata mia l'idea quindi decido io! E poi voglio magna 'a carne!"
Bisticciamo per qualche minuto, ma alla fine gliela do vinta, almeno non dovrò più camminare.
Un quarto d'ora dopo siamo in un ristorante americano esclusivamente carnivoro di quelli che fanno venire i capelli dritti ai vegani, i preferiti di Vic insomma. La cameriera che ci fa sedere al tavolo è una ragazza molto giovane e sembra anche un pochettino nervosa, probabilmente ci ha riconosciuti. Guardandola bene, oltre a farla arrossire, mi accorgo che non è affatto brutta, anzi... dal cartellino appuntato al petto noto che si chiama Camilla.
Dopo aver ordinato, riprendo a parlare con Vic:
"Te va se più tardi ce prendiamo un gelato?"
"Lo sai che ho sempre voglia de fa qualsiasi cosa che comporti mangiare!"
"Infatti sei una cicciona, a brutta!"
"Ao ma che sta a di, io so trecento volte più figa de te Damia!"
Una coppia seduta di fianco a noi ci guarda molto male.
"Shh Vic, abbassa la voce!"
"Ma che voi, io so de Roma e urlo quanto me pare! Madonna ma qua a Milano nun se po' manco arzà la voce?"
La ragazza di prima ci sfila nuovamente accanto e ne approfitto per infilarle una strisciolina di carta nel grembiule; Questa sussulta e si gira di scatto, io le faccio l'occhiolino e le sorrido. Quando ritorno a guardare Victoria la vedo alzare gli occhi al cielo.
"Tu puoi urlare e fare la coatta, io posso dare il mio numero alle ragazze fighe..."
Sento una fitta alla caviglia. Per quanto Victoria sembri piccola, i suoi calci sono altrettanto dolorosi.
"Quando la pianterai de pestarmi ogni volta che te incazzi?"
Vic scrolla le spalle e sorride soddisfatta, non so cosa ci trovi di divertente nel farmi male.
"Ridi pure che dopo te avveleno il gelato!"
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"Io vojo che qualcuno me spieghi perché dobbiamo paga 'a panna sul gelato!"
Victoria sembra in vena di lagnarsi questa sera, ma non ha tutti i torti, dover sborsare 50 centesimi per una spruzzata di panna è assurdo! Almeno non ha fatto una scenata davanti al gelataio e si è trattenuta fino a che non abbiamo svoltato l'angolo.
"Lo so amò, è un ingiustizia..."
"Me manca Roma..."
"Per la panna?"
"Ma secondo te? Me manca ogni cosa, lì è tutto più bello!"
"Però lo sai che ogni artista che si rispetti deve avere la base a Milano, lo ho detto pure a Margherita che s-"
Victoria mi interrompe bruscamente.
"Trova il punto nel quale te ho chiesto de parlarme de sta cazzo di Margherita!"
"Ao stronzetta, vedi de darte 'na calmata!"
"È tutta la sera che parli solo di lei, non ne posso più!"
Ed eccola che ricomincia con questa storia della gelosia! La strattono malamente in un vicolo secondario, non vorrei che qaulcuno ci facesse un video mentre litighiamo e finissimo su tutti i giornali.
"Ma che te ho fatto, perché me tratti così?"
Gli occhi le si riempiono di lacrime, ma questa volta non ho intenzione di farmi impietosire, o risolviamo subito questa questione o non lo faremo mai più.
"Avevi detto che non saresti più stata gelosa di lei!"
"A quanto pare è più difficile di quel che sembri!"
"Ti avevo pure proposto di porre fine a questa sciocchezza!"
"Ora parli anche come lei no?"
Realizzo solo ora di aver formulato la frase come un letterato.
"Io parlo come cazzo me pare!"
"Ma non lo vedi che te sta cambiando? Che stai diventando uno di quei figli di papà milanesi?"
"Scusami?"
"Certo, tutte ste cagate di voler venir qua a vivere, lo zittirme ar ristorante... prima di conoscerla nun ce avresti manco pensato!"
Mi rendo conto di stare perdendo i colpi, ma non le lascerò avere la meglio in questa lite.
"Pensavo che me conoscessi meglio, lo sai?"
"Di sicuro tu non conosci minimamente te stesso o non saresti mai andato in giro con una bastarda del genere!"
"Ora è Margherita la bastarda?"
"Ma guardati, la difendi pure! Senti perché non ammetti che la ami invece di continuare a prendermi per il culo?"
Vuole giocare sporco sta stronza a quanto pare... sentiamo cosa mi risponde ora:
"E tu perché non ammetti che sei innamorata persa di me e la pianti di fare la bambina una volta per tutte?"
È una bomba di dimensioni stratosferiche che potrebbe rivelarsi una mossa suicida, ma è palesemente cambiato il suo atteggiamento nei miei confronti negli ultimi giorni, se ne sarebbe accorto anche un cieco. In realtà anche io vorrei non averla trattata così, ma la sua gelosia è una cosa che mi fa impazzire per il semplice fatto che è totalmente infondata; io ho sempre fatto di tutto per Victoria e ora non mi può venire a dire che preferisco un'altra ragazza rispetto a lei!
Ci guardiamo fissi negli occhi per non so quanto tempo e poi, quasi simultaneamente, ci stringiamo fortissimo l'uno all'altra e finalmente posso baciarla. Nel preciso istante nel quale le nostre labbra entrano in collisione mi succede una cosa pazzesca: inizio letteralmente a tremare e sento cedermi le ginocchia. La cosa migliore (o forse peggiore) è che so perfettamente perché il mio corpo ha reagito così: io sono innamorato di Victoria tanto quanto lo è lei se non di più. Era una sensazione che non provavo ormai da più di un anno e nonostante abbia baciato decine e decine di ragazze tra cui proprio Vic in questo ultimo e lungo periodo, stasera ho trovato il coraggio di aprire per davvero gli occhi. E ora l'unica cosa che voglio è stare con lei, non mi importa che il luogo sia questo squallido vicolo o il più lussuoso degli alberghi, mi basta averla qui con me.
Mi rendo conto che la sto letteralmente sostenendo, le sue gambe sono completamente avvinghiate alla mia schiena, all'altezza dell'ombelico. La riappoggio a terra il più delicatamente possibile e la guardo fissa in quei due pozzi blu che mi hanno stregato fin dal primo istante in cui la ho vista.
Mi sorride.
"Poi ero io quella ad essere innamorata di te..."
"E io quello innamorato di Margherita"
"E adesso cosa succederà?"
"Quello che vogliamo noi"
"E noi cosa vogliamo?"
"Io so solo che non voglio perderti, possiamo essere amici, fidanzati o qualsiasi altra cosa ma io ho bisogno di te"
Comunque Vic ha ragione, a forza di vedermi con Margherita tendo a perdere il mio accento romano sempre più spesso.
"La cosa più bella di tutto questo è che tu non smetti mai di indovinare sempre quello che penso"
La bacio di nuovo e la abbraccio.
"Senti Damià, famo 'na cosa: chiama la tua amichetta e parlate come fareste in una situazione normale"
"Perché?"
"Bo, non vi ho quasi mai sentiti parlare e volevo vedere il suo approccio nei tuoi confronti"
Ma sta andando fuori di testa? Perché mi chiede una cosa del genere?
"Vic ma sei sicura?"
"Te lo avrei chiesto se no? E mi raccomando nun fa il distaccato solo perché ce so' qua io, devi avere il tuo solito atteggiamento spavaldo, chiaro?"
"Va bene amó, tutto quello che vuoi"
Non sono sicuro di cosa le frulli per la testa, ma mi conviene fare come dice, non voglio più dover litigare con lei per delle scemenze; e se davvero inizieremo una relazione "seria" dopo questa serata non farò mai più scommesse di questo tipo con lei, il che risolverà un sacco di problemi.
Scorro tra i miei numerosi contatti in rubrica fino a trovare il nome di Margherita; Vic si scioglie in un sorrisetto compiaciuto quando nota che non la ho inserita fra i preferiti.
Dopo circa quattro squilli, una voce piuttosto cupa risponde:
"Ascoltami bene ragazzo, non so che cosa tu abbia in mente di fare a mia figlia e non mi interessa, sappi solo che devi starle alla larga da adesso in poi, mi sono spiegato?"
Oh mio Dio, ora pure il telefono le tolgono a questa povera ragazza? Mi chiedo come si faccia a vivere con un padre del genere... non mi lascia neppure il tempo di rispondere che riattacca tra le risate soffocate di Victoria.
"Ma io nun ce posso credere, questi so pazzi!"
"Mo che faccio, glie mando un piccione viaggiatore?"
"Gli sparerebbero dalla finestra e lo mangierebbero per cena sta pur tranquillo"
"Allora credo proprio che ascolterò il padre e lascerò in pace la sua cara figliuola, così potrò dedicarme interamente alla mia bassista preferita...."
Mi chino per baciarla, ma Vic indietreggia.
"Allora dammi i miei cinquanta euro"
"Cosa?"
"Hai perso la scommessa, quindi ora devi pagarmi"
Sul serio? Inoltre è un evento decisamente raro che io perda una di queste scommesse.
"Andiamo amò, te ho già pagato la cena e il gelato, che cosa vuoi ancora?"
"Devi scegliere: o continui la sfida e una volta concluso il limite di tempo la segneremo come l'ultima e aggiungerei la più intrigante delle nostre scommesse, che immagino appenderemo definitivamente al chiodo dopo questa sera..."
Ha proprio ragione: io e lei siamo fottutamente telepatici.
"Oppure me dai i miei sordi e la finiamo qui 'na volta per tutte"
Da come mi ha parlato penso che voglia che io porti a termine il mio lavoretto con Margherita, eppure mi era sembrata, anzi lo era, gelosissima di lei. Le stringo una mano: è gelata, mi conviene riportarla a casa perché inizia a fare davvero freddo.
"Vic io voglio solo che tu sia felice"
"Allora continua fino alla fine, da quando sei uno che si arrende?"
"Io se vuoi continuo, è solo che pensavo che ti facesse stare male"
"Nun te devi preoccupá per me Dami, oggi me hai dimostrato quanto ce tieni a me e io non avrei dovuto dubitarne in questi ultimi giorni"
Questa volta si lascia baciare senza opporre resistenza, mentre cerco di imprimermi a fuoco il suo profumo nella mente.
"Amò io inizio ad avere freddo, possiamo tornare a casa?"
Il padre di Victoria le ha preso in affitto un appartamento nel cuore della città per non farla stare in hotel; anche i genitori di Ethan hanno fatto questa scelta, mentre io e Thomas alterniamo i giorni in albergo con quelli a casa dei nostri amici.
"Certo Vic, la macchina è a neanche cinque minuti da qui"
Camminiamo mano nella mano costeggiando i negozi ricoperti di insegne al neon e luci colorate e i ristoranti dalle quali vetrine si intravedono numerose persone che brindano con un calice di vino o famiglie felici che ridono come nelle pubblicità. Un pizzico di amarezza mi tormenta nel guardarle, i miei genitori e Jacopo mi mancano ogni tanto.
"Dam guarda!"
Victoria sta indicando due persone dal lato opposto della strada, ma non capisco chi siano. Non appena entrano nel raggio di luce di un lampione li riconosco al volo.
"Ma che ce fanno qua Thomas e Serena?"
"Cavoli è popo bella la ragazzina!"
Appena prima di scomparire dalla nostra visuale, Serena prende Thomas per un braccio e per poco non gli fa sbattere la testa contro il muro, preso com'era a guardarla tutto sognante. Lo trascina dietro ad un'aiuola e per continuare ad osservarli dobbiamo spostarci a sinistra di un bar gremito di ragazzi molto giovani che stanno festeggiando la fine di una sessione di esami.
Per poco non siamo costretti ad accovacciarci dietro un'auto, ma riusciamo a cogliere il momento esatto nel quale lei lo afferra per il colletto della camicia e lo bacia accarezzanogli il lungo ciuffo biondo.
"Aww che carini!"
Victoria è completamente su di giri, ha sempre adorato tutte queste cose romantiche e sdolcinate.
"Secondo te è la prima volta che se baciano?"
"Sì, lo hai visto Thomas? Sta per staccarsi da terra e volare in paradiso da quanto è emozionato!"
Ha perfettamente ragione, non lo vedevo così felice da non so quanto tempo... è andata bene a me con Victoria ed è andata altrettanto bene a lui con Serena.
"Domani lo obbligo a raccontarme tutto!"
"Va bene amò però fai attenzione a non fargli capire che lo stavamo spiando da dietro una macchina!"
"Farò del mio meglio, ora andiamo prima di diventare due pupazzi di neve!"

So che vi sembrerà strano il fatto che Victoria, nonostante si sia appena "fidanzata" con Damaino, voglia che lui continui la scommessa, ma lei ha come al solito una motivazione più che valida, quindi preparatevi perché nel prossimo capitolo (che sarà dal punto di vista di Vic) vi saranno rivelate parecchie cose...

Not Again ||Måneskin~Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora