Giovedì pomeriggio
Toc-toc-toc.
Eccola qui, puntuale come un orologio. Mamma mia se la conosco bene sta ragazza...visto che non posso picchiarla come ho fatto con Thomas mi basta prenderla a sberle dentro. Come ha fatto lei con me.
"Chi è Dami?"
Mi giro verso la ragazza sdraiata al mio fianco, aspe' come che si chiamava? Era un nome strano tipo Olivia... o forse era Ludovica? Non è che abbia ascoltato poi molto di quello che ha detto, mi bastava trovare una ragazza carina nella hall dell'albergo il più in fretta possibile per far star male Victoria. Non si merita le mie attenzioni, la dovrei ignorare dopo quello che mi ha fatto, ma almeno avrà qualcosa su cui piagnucolare per altri due o tre giorni. Le sta bene, è una fottuta egoista irriconoscente, della mia amicizia e di me non gliene frega niente.
"E che ne so io? Vai ad aprire."
Nel frattempo prendo in mano il telefono, voglio avere quell'aria beffarda e odiosa che le faccia ribollire il sangue dalla rabbia.
"Nuda?"
Do un'occhiata veloce alla stanza: sulla sedia più vicina c'è il mio accappatoio personalizzato, glielo passo e mi risdraio sul letto.
"Mettite questo"
Ci abbiamo messo un po' ad aprire, spero che Victoria non se ne sia gia andata. Ma no, testarda e cocciuta com'è, eccola lì, pietrificata alla vista di comesichiama. Ora immagino che se ne andrà via con la coda tra le gambe e correrà a piangere da Thommypoverino dicendogli quanto sono cattivo e insensibile. Poverina. Anzi. No. Le sta solo che bene, io come crede che ci sia rimasto a sapere che ha fatto finta di essersi innamorata di me, ha cercato di boicottare la mia relazione con una persona che sto più o meno iniziando a capire e ad apprezzare e che mi ha squallidamente venduto alla prima zoccola che si è trovata sotto mano? Il cattivo in tutta questa faccenda non sono certo io.
Tutto accade molto in fretta: la ragazza di cui non so il nome mi chiede cosa fare con Victoria, io nel culmine dell'arroganza le dico di mandarla via senza neppure guardarla, a questo si sussegue un rapido scambio di battute tra le due, poi vedo Victoria spingerla contro la parete e venirmi incontro per poi cominciare a strattonarmi per le braccia. È inutile, è troppo fragile e minuta; a volte mi chiedo come facciano tanta grinta e passione ad entrare in un corpicino così piccolo e vulnerabile.
Nonostante i suoi futili sforzi mi alzo in piedi, disposto controvoglia ad ascoltarla. Purtroppo conosce a menadito ogni mio punto debole e l'orgoglio si piazza in cima alla lista.
Nessuno dei due ha il tempo di aprir bocca che di nuovo Olivia/Ludovica si intromette fra noi.
"Ma che modi sono mai questi?"
Vic ruota il capo talmente lentamente da risultare inquietante persino ai miei occhi.
"Ma se po' sape' chi cazzo sei te? Da quanto lo conosci, tre ore? Scommettiamo che manco se ricorda come te chiami..."
Questa mi scruta, palesemente sorpresa dalla reazione di Victoria e al contempo desiderosa di sapere se ciò che ha appena detto è vero.
Sebbene io stia ardentemente cercando di alimentare continuamente la fiamma d'odio nei confronti di Vic per non permettere al mio inguaribile istinto di perdonarla per ogni singola cosa, mi ritrovo a cacciare dalla camera un'a dir poco indignata comesichiama (che raccoglie veloce e verde d'umiliazione i suoi vestiti) e a dimostrarmi disposto ad ascoltare Victoria.
Ricordati di ciò che ti ha fatto Damiano, non devi cedere o ricomincerà tutto da capo, lei non ci tiene a te.
"Sapevo che saresti venuta"
"Lo immaginavo, ma era popo necessario gonfia de botte il povero Thomas?"
"Pensavi seriamente che dopo averme tirato un pugno non ne avrebbe avuti due in cambio? E poi avendolo mandato tu sapevo che te saresti sentita in colpa e saresti venuta..."
In effetti per essere il piccolo e innocente cucciolo di cobra, Thomas me ne ha fatto di male...
"E perché volevi che venissi?"
"Sinceramente?"
"Sì"
"Volevo farte soffrire."
Dirle queste cattiverie dritto in faccia uccide anche me, so che nel profondo della sua anima, celata dietro a quegli occhi blu che fanno a pugni con se stessi pur di non lasciar trapelare anche solo il minimo luccichio che possa farmi pensare di averla ferita, sta seriamente malissimo.
"Non pensavo che avresti reagito così Victoria, credevo che te ne saresti andata, ma ormai sei qui, quindi che voi?"
"Parlarte"
"Me sembrava de esse' stato chiaro stamattina..."
"Senti, nun so venuta qua pe' dirte di perdonarme o altre cagate, ma è successa una cosa che devi sapere, poi me me vado e tu puoi decidere come comportarte, è solo giusto che tu lo sappia da me."
"Vai dritta al sodo, nun me piacciono i giri di parole."
"Margherita ha scoperto della scommessa. Ed è colpa mia."
Boom.
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Not Again ||Måneskin~Damiano David
Fiksi PenggemarQuesta fanfiction sui Måneskin parla di due gruppi di amici ben diversi l'uno dall'altro. Il primo è la band romana più desiderata del momento, migliaia di fan e un unico scopo: divertirsi. Il secondo è formato da quattro ragazzi milanesi che per or...