Capitolo 8 - My Will

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Yuri fece scivolare un dito dentro il suo corpo. Lo mosse lentamente avanti e indietro, riversando la testa sul cuscino. Non si era mai sentito così frustrato in tutta la sua vita. Il sudore gli imperlava la pelle e si mescolava allo sperma raggrumato sul torso. Gli umori scorrevano lungo le gambe in rivoli viscidi e caldi; seguendone il percorso a ritroso, partendo dalle ginocchia, poteva risalire fin fra le natiche dove il suo corpo si apriva invitante nell'attesa di essere riempito.

Yuri inserì un secondo dito, poi un terzo e li mosse spasmodicamente, fino a raschiare la pelle calda con le unghie. Il dolore si mescolò a quello dei muscoli indolenziti e Yuri ansimò. Era inutile, per quanto ci provasse, per quanti orgasmi scuotessero il suo corpo il calore che lo invadeva si ripresentava sempre con la stessa intensità. C'erano lievi intervalli in cui riacquistava la ragione, minuti in cui l'odio che provava per se stesso diventava insopportabile. In quei momenti guardava al suo corpo come al peggiore dei traditori: sentiva la pelle umida e accaldata, il respiro affannoso e le coperte appiccicose, insudiciate dalle sue stesse secrezioni. Era andato avanti così per ore, fra lacrime di frustrazione, che aveva coraggiosamente ricacciato indietro, e lacrime di piacere, che si erano mescolate a grida e a richieste indefinite.

Non riusciva a restare in sé. I desideri del suo corpo, intrinsechi nella sua stessa natura, avevano ogni volta la meglio. Yuri si era morso le labbra, cercando di combatterli, testardo come era sempre stato, ma presto si era reso conto che ogni lotta era inutile. Il suo corpo bruciava dentro, il suo cuore batteva all'impazzata, i suoi muscoli si tendevano e quel prurito interno, così in profondità da non poterlo raggiungere, chiedeva di essere grattato via. Il sesso gonfio fra le gambe era arrossato e dolente, le vene pulsavano violacee sull'asta rigida e attenta e la sua volontà spariva, umiliata e soggiogata da istinti a cui non riusciva a resistere. Nei pochi attimi di lucidità pensava a Yuuri, a quanto lo avesse preso in giro in passato e a quanto invece avesse bisogno di lui in quel momento. Strillò ancora mentre un nuovo affondo lo portava all'orgasmo.

Otabek entrò in quel momento. Aveva gli occhi stanchi, di chi ha passato una notte insonne. Le occhiaie marchiavano la pelle ambrata e rendevano più seria la sua già stoica espressione. Yuri si era in qualche modo abituato alla sua rigidità, dietro la quale si nascondeva una gentilezza spontanea, che non pretendeva niente in cambio.

Per un istante, osservandolo mentre si avvicinava con le sopracciglia aggrottate e le labbra tese, si disse che non sarebbe stato male lasciare che Otabek si occupasse di lui. Se fosse stato Otabek, sarebbe andato tutto bene. Il suo corpo reagì a quel pensiero, le dita ancora dentro di lui si inumidirono di nuovo liquido, il suo sesso disteso guizzò contro la coscia. Yuri si diede uno schiaffo, così forte da rivoltargli la faccia.

Il cipiglio di Otabek si fece più marcato.

"Tutto bene?" chiese.

Yuri annuì. Otabek guardò le coperte sporche e considerò per un'istante la possibilità di rimanere in piedi. Yuri non poteva biasimarlo, neanche a lui allettava l'idea di starsene steso nel suo stesso sperma. Otabek decise comune di sedersi, prendendo posto vicino a Yuri e concentrando la sua attenzione sul suo volto, attento a non guardarne il corpo nudo, con un pudore e un'accortezza che quasi lo fecero scoppiare a ridere.

"Conosci qualche Alpha che possa chiamare per aiutarti?"

"Me lo hai chiesto troppe volte per non conoscere già la risposta" Yuri estrasse le dita dal corpo e le asciugò sulle lenzuola.

"Dovresti aver capito che non puoi superarlo da solo".

"L'ho già fatto altre volte" continuò a mentire e Otabek sospirò.

"Ti ho portato dell'acqua".

Yuri prese la bottiglia dalle mani dell'altro e se la portò alla bocca. Bevve avidamente ogni goccio, spremendo la plastica fra le mani e lasciando che l'acqua scorresse fresca sul mento. Non si era conto di quanta sete avesse.

Be strong [Omegaverse Otayuri e Victuuri]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora