Capitolo 3 - Tell me your truth

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Quella mattina il suo planning settimanale prevedeva una lezione speciale: "Rudimenti d'anatomia", un nome attentamente pudico per nascondere solo una marea di cazzate sul calore e sulla riproduzione.

In due settimane avrebbe compiuto sedici anni e affrontato il suo primo calore.

Così Yuri, come altri omega in condizioni simili alle sue, aveva ricevuto un piano di lezioni speciali, volte a prepararlo al grande evento.

L'aula in cui si teneva la lezione non era diversa dalle altre. L'ultima in fondo al corridoio del secondo piano, anonima, dalle pareti giallognole e con un principio di muffa agli angoli. Dei poster rappresentanti l'anatomia dei geniali maschili e femminili di omega e Alpha erano appesi di fianco alla lavagna. Yuri si sedette il più lontano possibile dalla cattedra, in un banchetto di legno addossato alla finestra.

L'aula si riempì in fretta e il chiacchiericcio che lo circondava era pieno di eccitata aspettativa.

"Avete sentito di Andrei?" domando una ragazza, allungandosi verso le sue amiche.

"Andrei?" chiese una.

"Sì, sì, Andrei" ripeté quella convinta.

"Parli dell'Andrei che se ne è andato ieri?" si accertò l'altra.

La ragazza annuì.

"Dicono che quello che l'ha scelto sia stato anche il suo primo Alpha".

Un sospiro stupito.

"Il suo primo?"

"Il suo primo" confermò la ragazza.

"Che invidia" si lagnarono in coro.

"Sono fortune per pochi, vedete di non sperarci troppo".

"Lo sappiamo, che ti pare? Però..." e lasciò cadere lì il discorso, mentre la professoressa entrava in classe e si chiudeva la porta alle spalle con uno scatto deciso della serratura.

Lilia Baranovskaya era l'incubo di Yuri. Gli aveva riservato sguardi sprezzanti sin dal primo giorno, quando i suoi piccoli occhi verdi lo avevano squadrato, soppesando ogni centimetro del suo corpo.

"Non porterai nulla di buono" gli aveva detto arricciando le labbra.

La donna avanzò fino alla cattedra. I tacchi ticchettavano contro il vecchio parquet. I capelli castani erano legati in uno chignon composto, il mento era sollevato, le spalle tirate indietro e lo sguardo stoico rivolto alla parete sul fondo.

"Sapete il motivo per cui vi trovate qui e conoscete già le basi del vostro corpo" tuonò. La classe sprofondò in un silenzio irreale, dettato tanto dal timore quanto dalla curiosità. "Anton, vuoi rinfrescarci la memoria?"

Anton scattò in piedi, con tanta agitazione da urtare col gomito il banco di Yuri dietro al suo. Le mani strette dietro la schiena tremavano, la voce era bassa e incerta.

"La maggiore età in un omega...".

"Più forte!" lo redarguì.

Anton inspirò.

"La maggiore età in un omega" ripeté con voce più alta, ma ugualmente incerta, "si considera raggiunta quando affronta il suo primo calore" recitò a memoria, un copione inculcato a forza nella mente di ognuno di loro. "Il calore è una condizione naturale dell'omega. Un ciclo regolare con cadenza trimestrale. È anche il periodo di maggiore fertilità, in cui il corpo dell'omega è pronto a ospitare il seme dell'Alpha".

"Avrete notato che vi è stato chiesto di prendere delle pillole a colazione" lo interruppe la professoressa perentoria. Il corpo di Anton venne percorso da un brivido, che tentò di reprimere tendendo i muscoli delle spalle. "Si tratta di soppressori anticoncezionali, sta a voi tutelare il vostro corpo ed evitare gravidanze inattese. Ricordatevi che nessun Alpha vuole un omega che ha avuto un figlio non suo, e nessun Alpha è tenuto a prendersi cura di un omega gravido quando la gravidanza è indesiderata e prevenibile. Da questo momento in poi vi saranno somministrati anticoncezionali ogni qual volta il vostro calore si avvicina. Assicuratevi di cominciare a prenderli un mese prima del periodo stimato, due ogni mattina, senza eccezioni. Sono stata chiara?"

Be strong [Omegaverse Otayuri e Victuuri]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora