POV Sara
Ero lì, in ginocchio, l'anello in mano. Ava non sapeva cosa dire e quell'attesa mi stava uccidendo.
Si inginocchiò di fronte a me, prendendo le mie mani tra le sue: -Sei arrivata a questa conclusione dopo aver visto il bambino di Nyssa. Non vuoi stare con me, bensì con lei-.
Sussultai. -Cosa? No, non e assolutamente vero! L'aver visto quel bambino mi ha semplicemente fatto capire che voglio una famiglia. E la voglio con te-.
Avevo le lacrime agli occhi: davvero Ava pensava che l'avrei lasciata per Nyssa?
-Davvero?- disse singhiozzando.
-Davvero. Sei tutta la mia vita, non potrei mai lasciarti-.
Sorrise tra le lacrime e prese il mio anello, infilandoselo. Sorrisi pure io e la abbracciai baciandola, felice come non mai.
Qualche giorno dopo stavo sistemando casa mia mentre nel forno cuoceva un bellissimo e delizioso pollo arrosto. Quella sera mio padre sarebbe venuto a cena ed io e Ava gli avremmo annunciato il nostro matrimonio.
Ormai era l'unico a non saperlo ancora, agli altri lo avevamo rivelato la sera prima ed erano tutti felici per noi, anche se inizialmente erano rimasti un po' sorpresi dalla notizia.
Sarebbe arrivato alle 7.00 pm, quindi avevo ancora un'ora per prepararmi e rendere la casa presentabile.
Alle sette meno cinque esatte arrivò Ava: era bellissima, indossava una maglia elegante color beige chiaro e un paio di jeans semplici, accompagnati da un paio di scarpe nere con tacco anch'esse semplici.
Io invece indossavo un maglione lungo nero come vestito e scarpe nere con tacco.
-Sei bellissima- le dissi baciandola -Nervosa?-.
-Un po', dopotutto è il mio futuro suocero no?-.
Annuii sorridendo e la feci accomodare, mio padre sarebbe arrivato a momenti.
E infatti alcuni minuti dopo arrivò.
-La cena era fantastica Sara, complimenti- disse Ava finendo l'ultimo boccone di pollo.
-È sempre stata portata per la cucina, non è così?-.
-Sì, diciamo che me la sono sempre cavata- dissi sorridendo. -Ecco papà... dobbiamo dirti una cosa-.
Strinsi la mano di Ava, la quale mi sorrise incoraggiandomi.
-Tutto bene ragazze? Devo preoccuparmi?-.
Feci un respiro profondo. -Abbiamo deciso di sposarci-.
La faccia di mio padre era illeggibile, non si capiva cosa stava provando in quel momento.
-Ti prego dì qualcosa, il silenzio mi sta uccidendo-.
Sul suo volto spuntò un sorriso a trentadue denti. -Sono così felice!- disse abbracciando me e poi Ava -La mia piccola si sposa, non potrei essere più contento!-.
Lo abbracciai, le lacrime agli occhi dalla gioia. Era la prima volta che vedevo mio padre così felice da quando era morta mia sorella.
Anche Ava sembrava più rilassata ora, la tensione era sparita completamente dal suo sguardo.
-Trattala bene, ok?- disse mio padre ad Ava.
-Non si preoccupi, non oserei mai farle del male-.
-E dovrete anche cercarvi una casa no? Posso consigliarvi un'agenzia immobiliare fantastica e il direttore mi deve un favore-.
Sorridemmo. -Grazie papà, di tutto- dissi abbracciandolo.
-Di nulla piccola, mi sei rimasta solo tu, farei di tutto per renderti felice-.
E in quel momento mi piombò addosso un'angoscia assurda e Ava se ne accorse, ma non disse nulla finchè mio padre non se ne andò.
-Allora? Cos'è quel velo di angoscia che hai addosso da stasera?- mi chiese una volta finito di sistemare.
-Mi sono resa conto che... che Laurel non ci sarà al mio matrimonio- dissi sospirando.
-Ma certo che ci sarà, è sempre con te, figurati se dovesse mancare ad un evento del genere!- disse Ava abbracciandomi. -Lei è qui dentro- e posò una mano sul mio cuore.
Sorrisi, le lacrime agli occhi. Ma non erano lacrime di tristezza, bensì di gioia.
Qualche giorno dopo...
Alcuni giorni dopo ero tornata a trovare Nyssa. Da alcuni giorni avevamo iniziato ad uscire insieme come amiche il pomeriggio e avevamo recuperato il tempo perso.
Bussai alla porta del suo appartamento, scoprendo che la porta era aperta.
-Nyssa?- chiesi preoccupata entrando.
-Sono qui- arrivo una voce dal soggiorno, dal quale comparve una Nyssa indaffarata -Rabah non la smette di piangere, non capisco cosa abbia-.
Venne verso di me con il bambino, il quale piangeva come un matto.
-Ho provato a cambiarlo, a dargli da mangiare, niente-.
-Magari ha male alla pancia, succede ai bambini così piccoli- dissi massaggiandogli il pancino.
E infatti, come volevasi dimostrare, poco dopo si calmò.
-Grazie, non so come avrei fatto senza di te- disse sorridendo e sedendosi con il bambino sul divano.
-Ha già cominciato a parlare?- chiesi.
-Più che altro fa qualche versetto e poche volte qualcosa di simile a mamma, ma nulla di più-.
-Capisco... Sono venuta per dirti una cosa- dissi.
-Devo preoccuparmi?-.
-No, tranquilla. Ricordi Ava?-.
Annuì. -La tua ragazza giusto?-.
-Sì. Le ho chiesto di sposarmi e lei ha accettato-.
Spalancò gli occhi. -Oh mio Dio sono così felice per te!- disse abbracciandomi -La mia Ta-er al-Sahfer che si sposa, chi l'avrebbe mai detto!-.
Sorrisi, non mi chiamava quasi mai con quel nome, lo faceva solo in occasioni speciali.
-Sarai una moglie perfetta e anche una zia perfetta- disse Nyssa accennando al bambino che aveva allungato una mano sulla mia.
Lo presi in braccio, guardandolo negli occhi. -Ti giuro che come zia farò tutto il possibile per tenerti al sicuro-.
Rabah sorrise e lo abbracciai.
Note:
Spero vi piaccia!
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va😊
Bye
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The Woman Who Changed My Life
FanfictionATTENZIONE: questa storia è legata a "What is love?" ma potete leggerla tranquillamente ache senza aver letto l'altra Dopo l'addio di Nyssa Sara è pronta a ricominciare una nuova vita. L'incontro con una donna porterà grandi cambiamenti nella sua vi...