Attenzione: sono presenti scene che potrebbero turbarvi!
Buona lettura!
POV Nyssa
Presi in braccio Rabah e corsi subito al covo, sapendo di trovarvi gli altri.
Feci più in fretta che potei, mentre la mia mente cercava di elaborare come eravamo arrivati a questo punto; l'avevo lasciata cercando di proteggerla, ma in realtà l'avevo solo fatta soffrire di più e ora rischiava anche di morire.
Una parte di me voleva non averla mai incontrata, almeno avrebbe avuto una morte più facile, più semplice.
Corsi dentro il covo e arrivai dagli altri: -Alan ha preso Sara!- urlai mentre riprendevo fiato.
Gli altri si spostarono e vidi Ava seduta sul tavolo medico con varie ferite.
-Ava ce lo stava giusto dicendo- disse Oliver.
Misi Rabah a dormire poco più lontano e poi Ava iniziò a parlare.
-Eravamo appena tornate a casa quando lui è piombato nell'appartamento e mi ha messa KO in un secondo. Quando mi sono svegliata Sara non c'era più e ho sospettato fosse stato lui a prenderla- dal suo tono di voce si percepiva preoccupazione ai massimi livelli.
-A me ha scritto un messaggio- dissi avvicinandomi -Vuole mio figlio in cambio di lei. Ma conosco Alan fin troppo bene, non la lascerà mai andare, anche se dovessi dargli Rabah-.
Gli altri annuirono. -Hai idea di dove possa nascondersi?- chiese Oliver.
Scossi la testa. -No, mi dispiace. Ma posso dirvi che non sarà facile trovarlo-.
-Che consolazione...- disse Ava sottovoce pensando che non la sentissi.
Se aveva scaricato la colpa su di me la capivo benissimo, forse se non fossi tornata ora loro due avrebbero iniziato la loro vita da sposati.
-Ehy, la troveremo. Non esiste la parola "rinuncia" nel nostro vocabolario- disse Felicity.
-E io non potrei mai smettere di cercare mia figlia. E poi Sara è una donna molto forte, non si arrenderà senza combattere- disse il padre di Sara abbracciando Ava.
Sospirai. -Posso dire agli altri membri della Lega di cercarli, magari riescono a scoprire qualcosa- dissi.
-Buona idea, più siamo a cercarli meglio è- disse Oliver.
E così iniziammo le ricerche. Una parte di me sperava che l'avremmo trovata, ma una parte era ben consapevole che sarebbe stato pressoché impossibile rintracciare Alan in un periodo relativamente breve. E magari nel frattempo Sara non sarebbe più stata con noi.
POV Sara
Mi svegliai con il ronzio di un motore in sottofondo, con la testa che mi pulsava da maledetti. Mi resi conto di essere in posizione seduta, le mani ammanettate dietro la schiena e le caviglia legate tra di loro.
Aprii leggermente gli occhi e guardandomi intorni capii di essere su un aereo, un jet privato a dire il vero. Era abbastanza carino, chi lo aveva arredato aveva un buon senso dell'arredamento e se non fosse stato di proprietà di un crimilnale avrebbe avuto ancora più fascino.
A quanto pare essere uno spietato assassino fa guadagnare molto.
-Ti sei svegliata finalmente- disse Alan sedendosi di fronte a me a pochi centimetri, le nostre ginocchia praticamente si toccavano.
-Dove stiamo andando?- chiesi.
-Credi davvero che te lo dirò? - disse ghignando.
Ringhiai e gli tirai un calcio con entrambe le gambe.
-A quanto pare il mio piccolo animale fa i capricci- fece un sorriso divertito -Bene, direi che possiamo iniziare a domarti-.
Si alzò e andò verso un baule che aprì. Non riuscivi bene a vedere cosa ci fosse all'interno, ma di sicuro non era nulla di buono.
Venne di nuovo verso di me e mi afferrò il braccio con forza, facendomi sdraiare a pancia in su e bloccandomi con il suo peso.
-Lo vedi questo?- in mano aveva un coltello piuttosto affilato -Penso che tu voglia un ricordo di tutto questo no? Tanto cosa vuoi che sia una cicatrice in più?- e calò il coltello sul mio braccio.
Cercai di muovermi il più possibile, ma il peso del suo corpo me lo impediva. Posò il coltello sulla pelle poco sotto il comito e cominciò ad incidere una linea e poi un'altra per un totale di due linee perfettamente parallele.
-Ogni volta che disubbidirai ti toccherà una punizione, chiaro?- disse ghignando e sventolandomi davanti agli occhi il coltello sporco del mio sangue.
-Non sono qualcosa che puoi comandare a tuo piacimento- dissi stringendo i denti per il dolore al braccio.
Lui ghignò. -Oh lo so bene, infatti sono certo che ci sarà da divertirsi-.
-Stiamo per atterrare mio signore- disse qualcuno dalla cabina di guida.
-Molto bene- disse mentre mi rimettevo a sedere e lui si sedeva di fronte a me. -Sai in questo posto sono riuscito a costruire la mia base, il mio regno che presto si estenderà al resto del mondo- mi fece cenno di guardare fuori dal finestrino -La riconosci?-.
Feci come aveva detto e spalancai gli occhi.
-Lian Yu-.
Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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The Woman Who Changed My Life
FanfictionATTENZIONE: questa storia è legata a "What is love?" ma potete leggerla tranquillamente ache senza aver letto l'altra Dopo l'addio di Nyssa Sara è pronta a ricominciare una nuova vita. L'incontro con una donna porterà grandi cambiamenti nella sua vi...