ATTENZIONE: Ci sono sceme che potrebbero turbarvi! Vi ho avvertiti!
POV Sara
Erano passati altri giorni da quando Laurel era tornata.
Alan continuava a venire e stavolta tormentava entrambe; si divertiva con una mentre l'altra guardava senza poter far nulla.
-Finirà mai?- chiese mia sorella dopo che Alan se ne fu andato.
-Non ne ho idea- dissi abbracciandola -Non volevo che finissi in mezzo a tutto questo-.
-Non è colpa tua, non potevi saperlo-.
Sentimmo un'esplosione venire da fuori. I soldati iniziarono ad urlare e attaccare; già, ma chi?
Con un secondo botto la porta si aprì: dal fumo uscì Oliver.
Quando vide mia sorella rimase a bocca aperta. -C-come...- tentò di dire.
-Non è il momento per le spiegazioni, dobbiamo andarcene!- dissi.
Fuori c'era il caos più totale. C'erano tutti e stavano combattendo i soldati di Alan. Ma lui non c'era.
-Forza allontaniamoci!- ci facemmo strada fino ad una radura dove parcheggiata c'era la nave di Ava, la quale ci stava aspettando. Vederla mi diede un'enorme carica.
Raggiungemmo la nave appena in tempo e partimmo. Alan si sarebbe accorto molto presto della nostra fuga e a quel punto si sarebbe arrabbiato molto.
-Perfetto, i controlli dicono che non avete ferite gravi e che vi rimarrà solo qualche cicatrice, ma nulla di più- disse Ava controllando le analisi.
Sorrisi e mi alzai, stringendola. -Mi sei mancata- dissi e la baciai.
-Anche tu. Non ho mai smesso di pensarti e di sperare che fossi ancora viva- disse mentre iniziava a piangere.
La baciai nuovamente. -Va tutto bene, sono qui ora-.
Mi staccai e mi rivolsi a mia sorella: -Lei è Ava, mia moglie-. Oddio, era stranissimo dirlo!
-Piacere di conoscerti- disse Laurel stringendole la mano.
Ava le sorrise. -Credo che ci sia qualcuno che voglia parlare con te- disse a Laurel -E anche con te- disse a me.
Andai in quella che doveva essere la cucina e vi trovai Nyssa con Rabah, il quale stava giocando a terra con alcune macchinine.
-Oddio Sara!- disse appena mi vide e corse verso di me.
La strinsi, lieta che sia lei che il bambino stessero bene.
-Pensavo che ti avesse ucciso, che Rabah fosse solo una scusa- disse stringendomi.
-Sono qui, 'ana huna*- dissi.
-Sa...ra?- disse Rabah. Evidentemente mi aveva riconosciuto.
Sorrisi e mi chinai dandogli una piccola carezza sulla guancia. -Marhabaan- dissi dolcemente.
Rabah sorrise e allungò una macchinina rossa verso di me. -Vuoi che giochi con te?- dissi in arabo.
-Nem*-. Sentirlo parlare era incredibile, un'emozione magnifica.
-Direi che una pausa te la puoi permettere no?- disse Nyssa chinandosi anche lei.
-Sì, direi di sì-.
POV Laurel
Andai nello studio di Ava e vi trovai Oliver insieme a mio padre.
-Oh mio Dio- disse quest'ultimo correndo da me e stringendomi -Com'è possibile?-.
-Mi ha riportata in vita, esattamente come io ho fatto con Sara. Mentre lei si riprendeva dalle ferite che le aveva lasciato usava me per divertirsi- spiegai con tutta la calma possibile.
-Oddio, lo ucciderò, lo ucciderò con le mie stesse mani!- urlò mio padre stringendo i pugni.
-Quando tornerà, perché sappiamo tutti che lo farà, saremo pronti- disse Oliver abbracciandomi -Sono contento che tu sia tornata-.
Sorrisi e lo strinsi a mia volta. Era bello riaverli tutti con me, era bello poter tornare alla mia vita di prima. Eppure era fin troppo facile.
POV Sara
Passai qualche ora a giocare con Rabah, dopodichè andai in cerca di Ava.
-Ehy- dissi avvicinandomi e baciandola.
-Ehy. Come mai qui? Pensavo che tutti ti stessero tormentando su come stai e cose del genere-.
-Beh, avevo voglia di passare del tempo con mia moglie- dissi ricalcando l'ultima parola.
Sorrise e mi baciò: venni travolta dal suo amore, dal suo affetto verso di me, dal sollievo dovuto alla preoccupazione.
La strinsi a me baciandola più intensamente, mentre lei mi fece indietreggiare fino al letto, sul quale caddi poco dopo.
Presto i nostri vestiti finirono dall'altra parte della stanza. Le labbra di Ava tracciavano un percorso indefinito sul mio collo, poi sempre più giù, verso l'incavo tra i seni. Iniziò a mordicchiare il tessuto del reggiseno, mentre le sue mani andarono a slacciarlo, cosa che io feci con il suo.
-No, non fare nulla- mi sussurrò Ava.
Con le labbra scese sempre più giù, arrivando alla pancia, sulla quale mi lasciò un bacio, poi un altro, baciando ogni singola cicatrice che avevo in quella zona.
-Come si può fare questo ad un corpo così bello?- disse e mi baciò nuovamente.
Era bello riaverla con me, mi faceva sentire bene, a casa.
-Non andartene, mai-.
-Non lo farò. Non ti lascerò mai sola-.
Note:
*ana huna = sono qui
*marhabaan = ciao
*nem = sì
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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The Woman Who Changed My Life
FanfictionATTENZIONE: questa storia è legata a "What is love?" ma potete leggerla tranquillamente ache senza aver letto l'altra Dopo l'addio di Nyssa Sara è pronta a ricominciare una nuova vita. L'incontro con una donna porterà grandi cambiamenti nella sua vi...