Vampire|| Saschefano [finita]

Seventeen

Non riesco più ad aggiornare questa storia perchè non so cosa inventarmi. Quindi ho deciso che il prossimo sarà l'ultimo capitolo.

Stefano P.O.V.
-penso che l'unico modo per avere informazioni sia andare da tuo padre e tua madre. Dovremmo sbrigarci, 'sta sera c'è la luna piena...- eravamo sdraiati sul letto, posti su un lato. Gli davo le spalle guardando il vuoto, mentre lui mi cingeva i fianchi con le braccia e mi baciava dolcemente il collo, nel punto morso quando lo stavamo facendo.

-ah rimaniamo un altro po' di prego...- mi piaceva cosí tanto quel momento, non volevo andarmene. Le nostre mani erano intrecciate, era tutto perfetto fino a quando lui si alzò.

Uscimmo nonostante fosse giorno, avevo capito che lui e Sal avevano una specie di anello per stare fuori anche con il sole.
Camminavano mano nella mano, pronti per andare nel mio vecchio appartamento di New York... Che fastidio quella città.

-sascha ma esistono vampiri tipo... Edward Cullen?- lui rise e, dopo avermi dato un fiore appena strappato dal suolo, mi rispose:
-Edward esiste veramente, solo i Cullen possono brillare al sole, non credi sia meraviglioso?- cavolo mi sarebbe piaciuto incontrare Edward Cullen!

-siamo arrivai...- dissi dopo un'ora di viaggio. Con le mie vecchie chiavi entrai e mi ritrovai i miei genitori preoccupati, volevano abbracciarmi ma li scansai.

Guardavano male Sascha che era rimasto fuori alla porta.
-non posso entrare se non mi invitano.- disse lui e con i denti ringhiò ai miei genitori.
-non faremo entrare un vampiro in casa nostra.- spalancai gli occhi e mi misi davanti a Sascha per evitare che lo colpiscano.
-MAMMA! Me lo devi.- i miei capirono subito di cosa stavo parlando, cosí lo fece entrare e iniziammo a parlare.

-volevo che tu avessi un'infanzia normale, sei sempre stato un ragazzo dolce e nessun branco ti voleva perchè pensavano che potessi fare amicizia con il nemico... Infatti... Vabbé comunque ogni mese andavo da Giuseppe e bloccavo la tua trasformazione, ma superati i diciotto anni, questo incantesimo non avrebbe piú fatto effetto.-
Sascha stringeva i pugni e io allacciai le nostre dita sotto gli occhi dei miei.

-c'è un modo per bloccarla per sempre?- chiese Sascha fissando il vuoto.
-o lo uccidiamo, o l'unico modo è la runa angelica degli Shadowhunters.-

-quella runa potrebbe ucciderlo!- Sascha si alzò in piedi e io lo fermai.
-se é forte, non lo farà.- in conclusione, salutai i miei genitori, e ci incamminammo verso questo cosiddetto istituto, ma dovevamo sbrigarci, la luna stava per sorgere....

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