Sangue

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La mia mente era ancora ben ferma a quella sera.
Erano passate settimane ormai e mi ero quasi convinto che non avrei mai più rivisto quel ragazzo.
In parte ero molto felice; non avrei avuto più fastidio e paura.
Ma l'altra mia parte ne era dispiaciuta.
Avrei voluto rivederlo, magari alla luce del giorno o forse, nella notte buia.
Avevo smesso di cercarlo, era inutile.
Non sapevo neanche cosa cazzo mi stesse succedendo in quel periodo.
Perché avrei dovuto cercare una persona?
Un ragazzo!!neanche una ragazza.
Questa era la frase che ripetevo fra me e me.
Perché avrei dovuto interessarmi di un ragazzo?
Forse ero incuriosito dal suo carattere!!
Non sapevo darmi spiegazioni.
Quelle giornate erano passate così.
Una sera Jin venne a casa mia.
Jin era il mio amico fidato da una vita.
Uno di quelli a cui potevi dire di aver fatto un omicidio ma lui, non avrebbe trapelato neanche una mezza parola.
Aveva i capelli biondi in quel periodo.
Gli era venuta la voglia di tingersi e il giorno dopo si presentò a casa con i capelli color pulcino!
Che pazzo!
Era più grande di me ma era essenziale per me, quasi un fratello maggiore per me.
Gli dicevo sempre tutto e lui, diceva sempre tutto a me.
Nonostante conoscessi il suo carattere non riuscivo a dirgli di.. Hoseok.
Mi fermavo sempre quando dovevo pensare il suo nome.
Cercai anche su internet ma non lo trovai.
'Hosók.. Hosèk.. Hoseok..'
Zero! Che rabbia!
Scrissi quel nome in tutti i nomi immaginabili e non mi trovò neanche una persona.
Com'era possibile?
Quel ragazzo era un fantasma?
Queste cose le pensavo anche quando Jin venne da me.
Volevo raccontargli di quella sera ma, prima che potessi dire qualcosa Jin mi bloccò e con enfasi inziò a parlare.

" Vestiti immediatamente!
Non importa se non vuoi venire, verrai lo stesso.
Stasera c'è un incontro di Fight club!!"

La sua eccitazione nel dirlo mi fece ridere.
Non sapevo neanche cosa fosse un fight club.

'Jin.. cos'è un fight club?'

I suoi occhi rotearono e si poggiò una mano sulla fronte prima di rispondermi.

'Come fai a non saperlo?
Sono incontri di boxe clandestini, ora vestiti!'

Annuii anche se non ero molto felice di andare in determinati posti.
Non ero un tipo di guerra ne tanto meno un amante di boxe ma, per Jin, potevo farlo.
Misi una camicia nera con piccole decorazioni quadrate a tipo pezzi di giornale su di essa.
Un pantalone nero e delle vans completarono il mio outfit.
Uscimmo di casa e quando entrammo in macchina Jin quasi andò alla velocità del sole per arrivare in fretta.
In quei cinque minuti avevo dovuto subire tutte le sue raccomandazioni sul 'non muoverti' oppure ' attento, fai il bravo'
Cavolo Jin, non sono un bimbo di tre anni.
Quando parcheggiò scesi dalla macchina.
Notai che molti ragazzi iniziarono a solcare una porta e capii che quella era la nostra destinazione.
Appena Jin entrò restai dietro di lui.
Entrammo in quella porta e ci trovammo subito delle scale in discesa.
Le scale erano malridotte e quel posto puzzava di sangue, sudore e forse anche muffa!
Le persone erano molte e il garage non era molto grande quindi gli spettatori erano pigiati uno sulla spalla di un altro.
Riuscivo solo a sentire il presentatore urlare i nomi dei lottatori e guardavo gli spettatori urlare dalla gloria.
Come se li conoscessero.
Ovunque mi girassi c'era qualcuno che mi chiedeva di scommettere sui lottatori ma io non sapevo neanche dove mi trovavo, in effetti.
Notai che Jin era arrivano vicino al ring e in quel momento, scostai le persone per arrivargli vicino.
Il presentatore disse un nome a me conosciuto: Jhope.
Che cazzo ci faceva lì?
E perché stava lottando con qualcuno?
Fatto sta che quando il ragazzo dai capelli rossi entrò le urla salirono alle stelle.
Fece il suo ingresso a torso nudo e impassibile, come se fosse abituato a muoversi in quel modo  e come se fosse certo della propria vittoria.
Quando ormai entrambi i lottatori erano sul ring i loro sguardi si incrociarono.
Lo sguardo di Hoseok era quasi divertito e mi chiesi cosa cazzo aveva in mente per essere divertito da tale situazione.
Il presentatore diede il segnale di inizio al megafono e mentre l'avversario di Hoseok si mise in guardia, lui attaccò.
La folla era imbestialita.
Mi spingevano e siccome non ero molto alto dovetti alzarmi in punta di piedi per guardare il match.
Improvvisamente Hoseok bloccò l'avversario sulle molle del ring e riuscivo a vedere, con precisione, il suo sguardo e le sue gocce di sudore scendere sul proprio corpo.
Ebbi quasi paura per tale vicinanza ma restai a guardare stupito da tali comportamenti.
Hoseok si voltò  e colpì con il gomito destro il suo setto nasale.
Il sangue mi schizzò sulla camicia e sul viso e sentii il cuore battere in un modo troppo accelerato.
Il nemico cadde a terra e nel garage si ebbe un silenzio tombale.
Appena il presentatore disse che Hoseok era il vincitore le urla iniziarono nuovamente a risuonare in quel posto.
Le persone si passavano soldi e alcuni volti erano delusi, forse per aver scommesso contro la persona sbagliata.
In tutto quel caos venni spintonato con forza.
Jin mi chiamava ma io ero immobile a fissare quella striscia di sangue che percorreva la mia camicia nera.
Improvvisamente la mia attenzione fu attirata da un paio di pantaloni neri sporchi di sangue e degli stivali scuri.
Alzai gli occhi lentamente e notai il corpo del ragazzo a torso nudo, sporco di sangue e di sudore.
Qualcuno ebbe la magnifica idea di darmi una spintonata e Hoseok fermò la caduta che da lì a poco sarebbe avvenuta.

'Mi dispiace per il sangue sui tuoi vestiti, ti sta bene questa camicia'

Prima che potessi replicare i fan lo inghiottirono di domande e di richieste.
Jin venne vicino a me e preoccupato mi chiese se stessi bene in quel momento.
Annuii e quando mi prese per un braccio uscimmo fuori da quel garage.
Finalmente sentivo aria pulita e non più puzza di sudore.
Ma una cosa aveva nuovamente iniziato a tormentarmi la testa: lui.
Cosa ci faceva lì?
Lottava spesso?
Quando l'avrei rivisto?
Ero un tipo che si poneva tante domande e quando non riuscivo a darmi le risposte, mi innervosivo.
Jin mi prestò una maglia che si portava sempre in casi di emergenza e quando tolsi la camicia e la indossai notai che era più grande di quasi una taglia.
Con una salvietta  mi ripulii del sangue situato sul mio viso e Jin propose di andare in un bar.
Ci avviammo nel bar  situato vicino al garage, non volevamo spostarci troppo e poi, avevo bisogno di un po' di aria.
Appena entrammo nel bar Hoseok era circondato da ragazze.
Notai che aveva cambiato la maglia e non era più sudato.
Indossava una tuta dell'adidas nera che a mio parere, aveva un bellissimo contrasto con i suoi capelli rossi.
Feci una smorfia quando notai una delle tante ragazze accarezzargli il petto.
Hoseok improvvisamente si alzò e venne vicino a me.
Il cuore inizió nuovamente a battere senza sosta e con una velocità inspiegabile.

'Ti sei cambiato, a quanto vedo'

La sua voce mi urtava, specialmente quando assumeva un tale tono verso di me.
Sbuffai e annuii alla sua affermazione.
Alzai nuovamente gli occhi al cielo e lui rise.

'Lo fai sempre! Hai un tic?'

'Un  cosa???'

'Un tic. Continui a roteare gli occhi.'

Lo guardai furibondo e dalle sue labbra si udirono altre risate.
Che cosa aveva da ridere quell'uomo!!

'Però, sono bellissimi! Di che colore sono, marroni?'

Notai il ragazzo avvicinarsi verso di me e spalancai gli occhi per tale distanza.
Il modo in cui mi faceva sentire in quei momenti mi dava fastidio.
Non volevo lasciarmi condizionare da una tale personalità.
Quel contatto fu spezzato da Jin che si intromise e iniziò a parlare.

'Non pensarci neanche Hoseok.
È mio amico e tu non sei il suo tipo'

Spalancai gli occhi.
Come poteva Jin conoscerlo?
Mi aveva sempre raccontato tutto, perché non questo?
Hoseok non ci mise molto a replicare.

'Io sono il tipo di tutti!'

'Stai alla larga da Suga!'

Le voci di Hoseok e Jin non erano nervose ma piuttosto divertite.
Come se avessero confidenza e come se si conoscessero da una vita.

'Piacere di averti rivisto, Suga.'

Hoseok si allontanò e uscii dal bar.
I miei occhi erano ben fermi sulla sua figura che, nuovamente, si allontanava dalla mia.

'Come lo conosci?'

Mi girai di scatto quando Jin mi chiese quella domanda.

'Una sera l'ho incontrato e si offrì di accompagnarmi a casa.
E tu? come lo conosci?'

' È un amico di Namjoon.'

Anch'io ero un amico di Namjoon ma perché non avevo mai incontrato Hoseok?.
Poco dopo uscimmo anche noi dal bar e quando Jin mi riaccompagnò a casa la prima cosa che feci fu sdraiarmi sul divano per rilassarmi dalla serata passata in modo caotico.
Mentre stavo quasi  per addormentarmi il mio telefono ebbe una notifica.
Guardai il mio telefono.
Namjoon.
Aprii il messaggio quasi con ansia.
Nam non era solito scrivermi e se l'aveva fatto c'era un motivo ben preciso.
Aprii la chat.

'Domani.
Festa. Casa mia. Ore 22.
Se non vieni  ti ci porto a calci'

Trouble || sope.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora