Il primo noi.

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--questo capitolo contiene parti smut (+18) se non vi va di leggerlo poichè troppo dettagliato potete saltare al capitolo successivo.



Erano ormai giorni che Hoseok e Jin si comportavano in un modo troppo sdolcinato.
Non ne ero abituato e a dirla tutta, non sapevo se mi piacesse davvero essere trattato come un bambino.
Dopo quel giorno non lasciavano che andassi da solo nemmeno in bagno e avevo visto poche volte la luce del sole fuori quella casa.
L'unico che mi trattava come sempre era Namjoon.
Era molto impegnato nei suoi soliti impegni che quasi sembrava non notarmi.
Molto spesso era venuto a trovarlo un ragazzo.
Era alto più o meno un metro e ottanta, se non di più.
Vestiva elegante e ogni volta lasciava una scia di profumo alle rose.
Non avevo ben visto la sua faccia perchè Hoseok chiudeva sempre la porta ogni volta che egli era in casa di Namjoon.
La sua risposta era:

"Ci stiamo organizzando per la vendetta."

Avere Hoseok così vicino a me mi faceva sentire libero da ogni paura.
Sapevo che con lui non avrei dovuto temere niente.
Jin e io avevamo parlato poco di quella sera ma forse era meglio così se non voleva parlarne.
Nonostante fossero diventati come dei genitori, avevo sempre paura di dormire.
Facevo degli incubi e ricordavo cose che la mia mente avrebbe voluto non vedere.
Il primo che se ne rese conto fu Namjoon poichè mi vide durante un mio attacco di panico mentre ero sdraiato a terra e tremante.
Namjoon però, non mantenne il segreto e da quella notte Hoseok dormiva sempre sul pavimento nonostante il letto fosse abbastanza ampio da poter contenere 4 persone insieme.
Una sera Jin e Namjoon uscirono per delle commissioni ma guardando come si era preparato Jin poteva significare solo una cosa: appuntamento.

Hoseok cercò di non farmi pesare l'assenza di Jin e dentro di me avrei solo voluto dirgli che dopo tutti quei giorni avevo proprio bisogno di un po' di tempo da solo con lui.
Erano ormai le due e io ero già pronto a dormire, sotto le coperte calde e dal color indaco di Namjoon.
Hoseok era posizionato a terra ma in quel momento avevo bisogno di guardarlo bene in viso per non entrare nel panico di essere solo in quella stanza.

"Hoseok-ah."

"Dimmi."

"Puoi dormire qui, vicino a me?"
Hoseok rimase inerme a quella domanda, quasi come se gli avessi fatto una proposta indecente.
Quando comprese che la mia proposta fu data dalla mia paura annuii.

Si alzò da terra e si mise sul letto ma non sotto le coperte.
Non capivo perchè cercasse tale distanza tra di noi, quasi mi faceva male.
Cercai quindi di convincerlo in un altro modo.
Uscii dalle coperte e quando vidi il suo sguardo di disapprovazione lo guardai male.

"Cosa mi guardi così male? Fa freddo e se non ti metti sotto le coperte ti verrà un raffreddore.
Tanto vale che venga anche a me."

In quel momento Hoseok si mise sotto le coperte e con il solo sguardo mi obbligò a fare lo stesso.
Mi addormentai poco dopo, con il viso verso il corpo di Hoseok e il cuore calmo.
Nonostante pensassi che quella sera i due ragazzi non mi avrebbero fatto visita, mi sbagliai.
Sognai nuovamente quella scena: io incatenato ed entrambi divertiti dalla mia vista.
Mi risvegliai posizionando una mano sul cuore sentendo le palpitazioni e facendo dei respiri profondi e dei piccoli versi fatti con la bocca per il mancato respiro e il senso di soffocamento, sintomo iniziale di un attacco di panico.
In quel momento Hoseok si svegliò bruscamente dal suo sogno cercando di parlarmi e notando la preoccupazione nei suoi occhi.

"Ci sono io.
Calmo, Yoongi. Ci sono io con te."

Mi calmai dopo pochi minuti e mi precipitai tra le braccia di Hoseok.
Come se fosse una liberazione, iniziai a piangere cercando di ripetere a me stesso che quello era solo un sogno.
Alzai il viso e Hoseok mi accarezzò i capelli.

Trouble || sope.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora