E noi, cosa siamo?

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Jin.


Dopo quella sera il mio rapporto con Namjoon si poteva dire migliore.
Avevamo già passato quel momento in passato ma alla fine il gelo si era presentato fra noi quindi, nonostante ci eravamo riavvicinati, cercavo di non affezionarmi troppo per non ricevere una nuova delusione che mi avrebbe portato a cambiare vita e io volevo rinunciare a tutto tranne che a Yoongi e Namjoon stesso.
Quando mi invitò per quella cena sapevo che Namjoon intendeva avere un appuntamento con me anche se conoscevo il suo carattere e Namjoon non l'avrebbe ammesso nemmeno dopo tutti questi anni.
La serata fu tutto un provare di rompere il ghiaccio ma entrambi eravamo troppo a disagio nel riprovarci.
Pensai che forse avevamo finito tutto e che quello era solo il nostro addio.
Non riuscii a ingoiare nessun boccone poiché il groppo che avevo in gola era troppo grande.
In quelle ore non riuscii nemmeno a guardarlo negli occhi per più di dieci secondi perché sentivo gli occhi bruciare e le lacrime voler rigare il mio viso.
A metà serata la questione si capovolse.
Corsi in bagno sentendo le mie guance bagnarsi per quelle ore di silenzio e quando chiusi la porta mi lasciai a un pianto deliberatorio.
Presi il telefono dalla mia tasca e inviai un messaggio a Yoongi

SMS to: Raviolino
From: Jin.

"Yoongi, ho perso tutto. Ho bisogno di te. Non smetto di piangere."

Nostantante Yoongi rispondesse quasi sempre al telefono quella sera, nonostante i miei numerosi messaggi, non si era degnato nemmeno di visualizzare.
In quel momento capii che forse era con Hoseok e la presenza del cellulare avrebbe solo interferito quindi smisi di inviare messaggi.
Qualcuno bussò alla mia porta e dalla mia bocca uscì solo un piccolo e debole:"Occupato."
Sentii la voce di Namjoon che dolcemente cercava di convincermi ad aprire quella porta che divideva i nostri corpi.

"Jin, so che stai piangendo. Ti prego, apri."

"Lo fai per pietà, Namjoon? Mi hai chiesto di uscire perché ti faccio pena?"
A quella frase Namjoon alterò la voce, facendomi capire il fastidio che quella parola aveva suscitato in lui.

"Jin, non te lo ripeterò. Apri questa cazzo di porta."

In quel momento mi affrettai nell'aprire la porta e quando il mio viso si scontrò con il suo, Namjoon mi spinse dentro il bagno chiudendo successivamente la porta e dando vita a un bacio pieno di nolstagia e passione.
Le sue mani tenevano ben ferme il mio viso e le mie si erano posizionate sui suoi polsi per accarezzargli le mani.
Quando avvicinai le mie mani al suo petto, Namjoon scattò e si spinse via ricomponendosi in pochi secondi e facendo finta che quel bacio non fosse mai esistito.

"Finiamo e andiamo a casa, che ne dici? Hoseok e Yoongi ci aspettano."
Annuii cercando di capire la sua reazione.
Namjoon non aveva mai accettato il suo interesse verso di me e nonostante in molti momenti fosse caduto nella trappola della passione, cercava sempre di negare tutto fino alla fine.
Sorrisi.
Quella reazione mi bastava. In tutti quegli anni le nostre labbra si erano incontrate solo due volte ma quando lo facevano la mia anima si sentiva così piena che spiegarlo avrebbe solo sminuito quella sensazione di pace.
Decisi quindi di ritornare al tavolo e finalmente iniziammo a parlare, rendendo la serata piacevole e indimenticabile.
Quando tornammo a casa di Namjoon ebbi persino la possibilità di tenere per pochi secondi la mano stretta a quella di Namjoon.

Quando tornammo a casa di Namjoon ebbi persino la possibilità di tenere per pochi secondi la mano stretta a quella di Namjoon

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