~Mi fido di te~

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JUSTIN'S POV

Dopo una lunga chiacchierata l'accompagnai a casa sua e le diedi un bacio sulla sua morbida guancia.

Mi incamminai verso casa, e pensavo a lei, avevo proprio voglia di conoscerla fino in fondo e magari frequentarci, mi piaceva come ragazza. Entrai a casa, non c'era nessuno, presi il cellulare dalla tasca e trovai qualche messaggio da alcuni amici che mi chiedevano dove fossi finito. Risposi a tutti e poi andai a riposarmi nel divano.

Pensavo a Jade. Avevo notato le sue braccia, i suoi tagli. Mi feci gli affari miei però non volevo farle dire qualcosa che evidentemente l'ha fatta stare tanto male. Magari se saremmo diventati amici, quando lei potrà fidarsi di me, le chiederò il motivo di quei tagli.

Non cenai, non avevo fame allora mandai un messaggio a Jade.

A: Jade

Ehi mi sono divertito oggi pomeriggio, che ne dici di uscire anche qualche altra volta?

dopo neanche un minuto rispose

Da: Jade

Ciao, anche io mi sono divertita, certo! :)

Lasciai un sospiro di sollievo, le chiesi quando era libera e subito mi disse che poteva uscire dopodomani pomeriggio, domani aveva un impegno. Accettai, dato che mi ero preso un periodo di pausa.

JADE'S POV

Okay, noj facevo altro che pensare a Justin, mi piaceva, mi è sembrato molto dolce e simpatico.

Suonò la sveglia delle 9:00 se non fosse per quella dormirei tutto il giorno.

Mi alzai, Anthony ancora dormiva e mio papà mi lasciò un messaggio dicendomi che oggi iniziava a lavorare e che potevo uscire, dovevo solo avvisarlo con un messaggio.

Mi feci una doccia, mangiai qualcosa e decisi di uscire a fare 4 passi. Mi vestii con calma: shorts in jeans una canotta nera, le mie adorate Vans e il mio adorato cappellino. Scesi le scale in punta di piedi per non svegliare Anthony e uscii di casa prendendo la mia borsa 'Harrods'.

Mi incamminai verso il parco dov'ero stata ieri con Justin e mi sedetti sulla stessa panchina. Avevo bisogno di passare del tempo da sola, dato che oggi è passato precisamente un anno dall'incidente di mia mamma.

Iniziai a piangere e avevo davvero bisogno di sfogarmi con qualcuno, che non fosse mio padre o mio fratello, qualcuno al di fuori della faccenda.

Afferrai con le mani tremanti il cellulare dalla tasca e chiamai Justin. Era l'unico che potevo chiamare.

JUSTIN'S POV

Erano le 9 e mezza del mattino, stavo dormendo beatamente, quando a svegliarmi fu il mio cellulare che squillava. Sbuffando lo presi dal comodino e sullo schermo mi comparve il nome di Jade. Mi preoccupai e alzandomi risposi subito.

Io: "Ehi tutto apposto?"

J: "No per niente" stava piangendo

Io: "Ehi piccola che succede?"

J: "Ti prego vieni da me, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, sto malissimo"

Io: "Dove sei?"

J: "Al parco, dov'eravamo seduti ieri"

Io: "Arrivo subito."

Riattaccai, alla velocità della luce indossai i primi vestiti che mi capitarono e corsi da lei.

Era seduta con la testa tra le mani, stava davvero male, chissà cosa le succede.

La prima cosa che feci fu abbracciarla, le sussurravo di stare tranquilla e che c'ero io con lei, finché le sue lacrime diminuirono.

Cominciò a parlare guardando il vuoto.

J: "Successe precisamente un anno fa, a quest'ora. Mia madre stava tornando a casa da lavoro, le era toccata la notte, mentre io l'aspettavo nel divano, come ogni volta. Iniziò a farsi tardi e mi preoccupai lievemente chiamandola ripetutamente al telefono, dopo circa 10 telefonate mi rispose un signore dandomi la bruttissima notizia. Non potei neanche vederla per l'ultima volta, morì sul momento, in un incidente stradale. Le parole del signore mi spezzarono il cuore in mille pezzi. Svenni varie volte, il dolore non finiva mai, non mangiavo e rimanevo chiusa in camera, non andai nemmeno al funerale, era chiedere troppo. A volte veniva Anthony a consolarmi, ma non riusciva a farlo convinto, anche lui stava malissimo. Cercai tranquillità nel tagliarmi, ma neppure in quel modo riuscii a non pensarci. Quando mio padre lo scoprì mi fece capire che dovevo andare avanti e affrontare questo duro avvenitmento. Ma io non ce la facevo, non riuscivo, se n'era andata via una parte di me, la più importante. Smisi di tagliarmi, non volevo deludere mio padre e mio fratello, in fondo non stavo bene facendolo.

Sai trovai un'ancora di salvezza nelle tue canzoni, nella tua voce, in te." disse tutto d'un fiato, piangeva a dirotto, rimasi senza parole. Sembra una ragazza dal carattere forte, ma nasconde una debolezza grandissima. Quando mi disse che ascoltava me per trovare un po di benessere, iniziai a piangere pure io.

J: "Eri davvero l'unica cosa che mi rimaneva, si, avevo mio padre e mio fratello, ma loro stavano male quanto me e lo si vedeva nei loro occhi anche se cercavano di mostrarmi che erano forti. Fallivano, i loro occhi mostravano tutt'altro. Ti ascolto dal 2009 ma non mi sei mai stato così indispensabile. Tu sei davvero indispensabile per me, per quello mi sono emozionata cosi tanto da svenire. E adesso scusami se ti sto raccontando tutto questo probabilmente mi stai prendendo per pazza, mi fido di te da solo un giorno? Ma io è come se ti conscessi da una vita."

Rimasi sempre più scioccato della sua debolezza e di quanto io la abbia aiutata senza saperlo. La strinsi a me, volevo farla sentire al sicuro più di quanto le mie canzoni abbiano sempre fatto.

Spazio autrice
Ta daa, ecco questo capitolo a dir poco triste.
Spero vivamente che questa fanfiction vi piaccia ❤
Commentate, accetto tutto.

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