~Vans store~

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JUSTIN'S POV

Jade si chiamava, che stupido non ci eravamo neanche presentati.. vabbe anche se lei sa benissimo come mi chiamo, per sentirmi una persona più "normale" mi piace presentarmi, come se l'altra persona non mi conoscesse.

Spero vivamente che la nostra 'uscita' non le provochi qualcosa come l'altro giorno, farò di tutto per farla sentire a suo agio.

Andai a casa sua, suonai il campanello e vidi subito Jade uscire di casa. Ricordavo che avesse tanto stile nel vestire, ma non che lei fosse così bella. In effetti non ho avuto il tempo di osservarla bene.

Si avvicinò a me, le sue guance stavano arrossendo, che viso adorabile. Mi aprì il cancelletto e mi sussurrò un 'ciao' guardandosi i piedi.

Io: "Sei una ragazza timida?"

Jade: "Sai in realtà per niente, parlo sempre tranquillamente con una persona ma.."

Io: "Che c'è? anche io sono una persona?" scherzai

Jade: "Ahah lo so, ma trovarsi il proprio idolo al cancello di casa mi manda in confusione" disse sempre guardando più verso il basso che verso di me, per poi alzare lo sguardo e regalarmi un sorriso bellissimo.

Io: "Capito, allora non abbiamo avuto il tempo di presentarci l'altro giorno"

Jade: "certo, che scema, io mi chiamo Jade Sparks" mi disse porgendomi la mano

Io: "Io sono Justin Bieber" continuai stringendole la mano.

Senza accorgerci stavamo gia camminando ed eravamo anche gia arrivati

Io: "Eccoci arrivati" come non detto, era già davanti alla vetrina, incantata "Ti piace tanto allora?"

Jade: "Sii, lo adoro" disse entrando.

La seguii. Detto fin dall'inizio che questa ragazza ha stile.

JADE'S POV

Entrammo in quel fantastico negozio, era pieno di cose che adoravo. Una parete di sole scarpe, vestiti, skate, cappellini. Avevo 150 dollari con me e non sapevo cosa comprare con tutto questo ben di Dio. In ogni modo, Justin lo avrei dovuto conoscere, quindi diedi poco spazio all'emozione per poter parlarci tranquillamente. Mi avvicinai a lui e gli chiesi un parere, in fondo era la miglior persona da portarsi in un negozio.

Io: "Justin, tu che te ne intendi quali delle due ti piacciono di più?" chiesi senza problemi indicando le due paia di Vans che avevo scelto. Obbiettivo *sto parlando con una persona normale* raggiunto.

Justin: "le Old Skool alte, secondo me" disse indicando le Old Skool nere alte e lasciando perdere le Authentics blu e nere.

Io: "va bene adesso le provo, faccio veloce nel caso ti stessi annoiando"

Justin: "No che non mi sto annoiando, vado a vedere di comprarmi un cappellino, chiamami quando hai finito"

Io: "Okay" risposi sorridendo.

Chiesi il numero al commesso, 40, le provai rapidamente, calzavano alla perfezione, le adoravo.

Mi incamminai verso Justin che aveva già comprato qualcosa data la busta che aveva in mano. Gli dissi che andavo a pagare e lui mi aspettò fuori, infatti qua dentro si moriva di caldo. Pagai e uscii velocemente, odiavo far aspettare me alla gente.

Justin: "che ne dici di andarci a sedere su una di quelle panchine?" propose puntando il dito verso un parchetto.

Io: "certo, ma scusami la domanda, davvero, non vorrei, però non ci sono paparazzi in giro? Sennò credono sia la tua nuova fiamma"

Justin: "Tranquilla, no qua non vengono, non possono"

Annuì la sua affermazione e ci accomodammo sulla prima panchina librra che trovammo.

Justin: "Guarda ti piace?" disse tirando fuoro dalla borsa un cappellino... uguale al mio o.o

Io: "Si sennò non lo avrei comprato pure io" scherzai

Justin: "Ah, hai stile ragazza allora"  rispose lui.

Iniziammo a parlare del più e del meno, era davvero simpatico e dolce, proprio come me lo aspettavo. Dopo circa un oretta si era fatto tardi erano le 6 e dovevo tornare a casa, o si sarebbero preoccupati. Mi accompagnò e mi saluto con un bacio sulla guancia, dicendomi che mi avrebbe scritto la sera stessa.

Entrai in casa, e mio padre e Anthony non fecero altro che riempirmi di domande, avendo guardato il saluto dolce di Justin.

Non dissi niente, li ignorai, bevvi un po d'acqua e iniziai a preparare la cena, l'ho sempre fatto io, mi fa sentire bene, ricordando i momenti belli con mamma, che passava sempre molto tempo ai fornelli.

Cenammo e dopo aver lavato i piatti corsi in camera fissando il cellulare, aspettando il messaggio di Justin.

~There's nothing like us~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora