Capitolo 18 - Revisionato

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Marta con gli occhi pieni di pianto e la voce rotta si rivolse a Manuel: <<Martina, dov'è?>>

<<Non lo so>>

<<Carlo, cosa hai fatto in questo tempo?>>

<<Mamma? Non lo so, mi sono appena svegliato>>

Detto questo Marta lo prese a se e lo abbracciò, quell'abbraccio durò molto. Quella sera, fu una strana sera, gli umori di tutti erano colmi di malinconia e gioia, di amarezza e felicità. Marta prese Carlo e lo mise a letto: <<Carlo, è arrivata l'ore di dormire>> lo disse con la voce serena di una mamma, aveva perso il figlio tempo prima e come per magia era di nuovo li e lo poteva stringere. Aveva perso un'altra figlia, Marta si disse, non è colpa di nessuno, ma la colpa qualcuno ce l'aveva, era la stessa Martina, aveva scelto di salvare il fratello e lei è andata verso la luce. Questo Valentina e Michele lo sapevano bene ma preferirono non dire niente, spesso è meglio far credere le persone nella propria ignoranza anziché sapere cose amare. Quella sera Marta e Manuel non chiusero occhio, nemmeno Michele e Valentina che nonostante abbiano anni di casi alle spalle, questa storia ha scosso molto le loro anime. Michele e Valentina hanno sempre fatto questo lavoro non avrebbero voluto fare altro ma quella sera parlarono molto e decisero di lasciare tutto e diventare una vera e propria famiglia. Il prete invece ha lasciato tutti improvvisamente, addormentandosi nel suo letto. Nicola è entrato nelle grazie del signore, perché chi fa del bene ad interessi altrui è sempre premiato.

Alzatasi dal letto, Marta andò a preparare il solito caffè mattutino, la casa era fresca e pulita, si riusciva di nuovo a respirare. Dopo poco si alzò Manuel che preparò del the con il quale brindavano ad una nuova vita, una vita che ripartiva da li.

Nei giorni seguenti vissero come una famiglia normale. Manuel fece richiesta per riavere il lavoro che aveva perso a causa delle troppe assenze, fu subito riassunto, Marta anche fece richiesta ma dovette aspettare un po' di più per il lavoro. Nel frattempo rigenerò la famiglia ritornando tale. Ad agosto Carlo festeggiò il suo settimo compleanno. Per lui è come se fosse nato appena un anno prima, perché di prima dell'accaduto lui non ricordava niente. Quel compleanno era come se fosse il primo. Festeggiarono anche il giorno dell'esorcismo che fu decisivo. Il 23 Novembre del 2017.

L'anno successivo si trasferirono più vicino alla città ma poco distanti da quella villa, protagonista di tante cose che saranno sempre nella loro mente. Ma chissà Carlo se prima o poi farà domande sulla sua vita prima del 2017.

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