ℭapitolo 23✿ Per vincere ti servirà di più

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Il momento tenero tra gli eroi venne interrotto dal secondo strillo della giornata, ma stavolta veniva da ben più lontano. L'unica cosa visibile era una massa informe nera che inglobava all'istante tutto ciò che toccava.
Le due gemelle tirarono fuori all'istante il tablet con le scannerizzazioni del Libro, iniziando subito a scorrerle alla ricerca di informazioni su... qualunque cosa fosse.
Mentre i cinque eroi che avevano appena finito di combattere facevano riprendere i loro Kwami, Lin prese in disparte Yuki e Nathaniel, usando le traduzioni per dirgli tutto quello che sapeva sui loro poteri.
Zheng e Shi, invece, corsero all'interno dell'hotel, decidendo che far evacuare la zona era l'unica cosa alla loro portata.

I sette eroi si trasformarono e si avviarono verso la massa gigante - o come era appena stata rinominata da Chat Noir, Blorb - ma prima che Yuki potesse partire Lin la tirò indietro per un braccio e le posò un bacio sulla fronte.

«Stai attenta, ti prego»

Yuki, ancora ad occhi spalancati, annuì, per poi seguire i suoi compagni- no. Amici.

"Eccoti! Perché sei tutta rossa?" chiese Chat, mentre Ladybug si limitò ad alzare un sopracciglio, sorridendo come se sapesse già tutto. Be', effettivamente aveva una chiara idea di cosa era successo.

"Ah, nessun motivo... Piuttosto, come lo battiamo quel coso se non possiamo toccarlo?"

"A me lo chiedi? Fattelo dire da Nino, è lui la saggia tartaruga!"

"Hei!"

"Per ora concentriamo ci sul portare in salvo più gente possibile" suggerirono assieme Chloe e Nathaniel, per poi arrossire pomodoro-style in contemporanea.

"Buona idea!" disse Ladybug "Andiamo!"

Intanto le gemelle e Lin, dopo aver evacuato i giardini e gli alberghi vicini, erano rientrati nell'hotel a cercare Zheng e Shi. Non gli servivano i film horror per capire che era meglio stare in gruppo.

Appena li trovarono, si spostarono nella mega-suite-con-covo-segreto-super-moderno-e-super-attrezzato di Fu per recuperare tutto ciò che poteva essere utile e poi ritornarono tutti nella macchina di Shi, in modo da potersi spostare.
In fondo, Blorb si stava muovendo nella loro direzione.

Dai sedili dietro, Makoto, Emanuela e Lin scorrevano il tablet di pagina in pagina ad un ritmo frenetico, giusto sufficiente a capirne l'argomento, alla ricerca disperata di qualcosa anche solo vagamente simile alla massa nera che era apparsa ormai mezz'ora prima.

Nel frattempo, nei sedili davanti, Shi e Zheng stavano avendo una conversazione silenziosa. Dopo anni passati potendo contare solo l'uno sull'altro, non avevano più bisogno di parole per capirsi.
E Shi non aveva avuto bisogno di fare altro che girare la testa per un secondo, un secondo in cui aveva visto Zheng che si torturava il labbro, con la schiena dritta e rigida e i pugni serrati sulle gambe, per decidere che avrebbe fatto l'impossibile per aiutarlo. 'Dopotutto, è a questo che servono gli amici' pensava.

Staccò la mano destra dal volante - tanto era ambidestro - e la portò sopra la sinistra di Zheng, riuscendo a fargli distendere un po' i nervi. Uno sguardo laterale e un sorriso più tardi, il corvino era molto più rilassato di prima. In fondo, il suo migliore amico gli aveva appena detto che sarebbe andato tutto bene e che avrebbe potuto sempre contare su di lui con uno sguardo. Cosa sarebbe potuto andare storto?

«Trovato!» urlarono le gemelle da dietro.

«Che cosa dice?» chiese Zheng.

«Il libro chiama quel coso 'Hùndùn Méngyá' ovvero Germoglio del Caos-»

«-ed è una persona consumata dal potere dell'Elleboro-»

«-ma che nasce da una pozione particolare-»

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