ℭapitolo 18✿ Piacevoli chiacchierate in famiglia {parte 2}

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Marinette e suo fratello si lasciarono alle spalle la classe e si diressero verso la biblioteca, che era una delle ultime stanze che avevano visitato, ignari di Alya alle loro spalle che li seguiva. E parlare in Cinese non li avrebbe salvati, perché la ragazza si era armata di Google traduttore.

«Quindi... Chi era quel tipo?» chiese la corvina.

Era estremamente curiosa, e anche preoccupata, perché se lui li aveva scoperti c'era il rischio che facesse beccare suo fratello a Wu o lei a tutta la classe.

«Hm? Ah, parli di Shi, vero? È il mio migliore amico, ci conosciamo da quando avevo cinque anni, quando mi ha beccato a cercare di prendere dei biscotti in cucina. È stato lui a insegnarmi tutti i trucchi per confondermi tra i ragazzi della servitù, e mi copre da allora»

C'era una nota particolare nella voce di Zheng mentre parlava. Ammirazione? O forse era gratitudine?
Marinette non riusciva a capirlo. Però il nome le aveva toccato una corda nella memoria.

«Hai detto che si chiama Shi, giusto? Ha una nota familiare...»

«È il figlio della capo cuoca»

«Ecco dove l'avevo sentito! Quel ragazzo ha portato via per me, Yuki e Lin qualcosa come una ventina di teglie di biscotti quando eravamo piccoli» rise la corvina, imitata dal fratello.

«Non faccio fatica a crederlo. D'altronde è così che ci ho fatto amicizia anch'io; due vassoi di muffin destinati al tè che dovevano bere con il signor Roy ci siamo portati via» le rispose Zheng scuotendo la testa.

«Uh uh, e dimmi un po', come mai avete le uniformi di colori diversi?»

«Ah, siamo solo io e lui ad avere le uniformi diverse. I vari apprendisti hanno le uniformi bianche e grigio scuro, mentre gli adulti ce le hanno bianche e nere. Shi ce l'ha blu perché lui è a capo della servitù "non ufficiale" come piace chiamarla a Wu, e io ce l'ho rossa perché sono il favoloso maggiordomo personale del re e della regina» rispose lui evidenziando la parola "favoloso" con una posa da divo del cinema.

«Ma smettila, che sei dove sei solo perché mamma e papà ti hanno beccato»

«E come fai a dirlo scusa?»

«Perché se no non avresti tutti i fantastici privilegi di cui mi hai parlato ieri notte»

«*cough cough* Stamattina *cough cough*»

«Fa lo stesso»

«Non ho detto niente io»

«Certo, certo... La biblioteca non è la porta che abbiamo appena superato?»

«Cosa? Ah, giusto! Sì, aspetta un attimo»

Zheng diede due colpetti leggeri sulla porta, e quando chiunque ci fosse dentro disse "avanti" i due entrarono.

Nella stanza c'erano il re e la regina, entrambi seduti su due poltrone, ma appena i ragazzi entrarono i due adulti si alzarono in piedi e la donna, Tai Cheng, abbracciò subito la figlia.
Zheng fece un timido passo indietro, ma venne fermato dal re, Qing.

«No no, figliolo. Abbiamo bisogno di parlare con tutta la famiglia, e questo comprende anche te» poi si avvicinò a lui, gli mise una mano sulla spalla e si avvicinarono alle due donne.

Anche se l'uomo si abbassò un attimo per sussurrare al ragazzo un "Ottima recitazione! Non credo che nessuno sia riuscito a nascondersi da Wu così a lungo" che lasciò quest'ultimo ancora più di stucco.

Finito di abbracciare Marinette, la regina abbracciò anche il figlio per la prima volta nella sua vita.

«Oh cielo, così tante cose che dobbiamo dirvi e così poco tempo» sospirò Tai, le lacrime di gioia che minacciavano di lasciare gli occhi e rigarle le guance.

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