Capitolo 8

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Pov Cher

Capitan America mi accompagna in quella che dovrebbe essere la sua stanza mentre mi dimeno per scappare dalla sua presa che mi impedisce di muovermi, lui mi butta sul letto e chiude la porta a chiave "calmati, non puoi fare quello che vuoi chiaro?"

io lo guardo male e prendo la prima cosa che mi capita e gliela lancio addosso, lui prontamente la scriva e si avvicina prendendomi i polsi stringendoli, mi gira a pancia in giù bloccandomi contro il materasso e mette un ginocchio sulla mia schiena.

Cerco di scappare ma tutta l'adrenalina che avevo in corpo pian piano inizia a sparire lasciando ora il posto ad un senso di stanchezza, mi rilasso e sto immobile, Steve mi lascia allontanandosi e mettendosi seduto al bordo del letto

"Non so cosa mi sia preso.." dico mentre mi giro a pancia in su guardando il soffitto, "Succede, soprattutto quando si parla di argomenti particolarmente delicati.. come può essere la morte di tuo fratello, ti capisco, alcune volte anche io ho agito d'istinto preso dalla rabbia oppure dalla tristezza.. ma non è mai una buona idea perché non ragioni appieno su quello che fai"

Lo guardo e mi metto accanto a lui, "Pietro era il mio scoglio di salvezza, riusciva sempre a farmi divertire quando la situazione era critica, che vuoi saperne tu." guarda per terra e gli occhi mi pizzicano per tutta la frustrazione accumulata.

"Quando ho visto Clint lì vivo e vegeto, pensando a mio fratello che non c'è più non ho più ragionato.." sento la sua mano sulla mia schiena, inizia ad accarezzarmi la schiena e si avvicina a me.

Non voglio la sua compassione, non ne ho mai avuta e non ne voglio ora, mi hanno sempre insegnato che le persone deboli muoiono. Ecco perché io devo essere forte e non devo lasciarmi trascinare dalle emozioni, ma ora mi sto dimostrando debole piangendo sotto le carezze del capitano.

" Io ne ho passate tante in vita mia ma guardami, sono qui, poche volte piango, ma questo non vuol dire che io sono fortissimo, anche bucky piange a volte, passa intere nottate a piangere.. è umano farlo" lo guardo in lacrime "Vuoi dire c'è quello per cui piango è una cosa stupida?" ho la mente completamente annebbiata in questo momento.

Nella stanza c'è un silenzio tombale che con tutta la volontà del mondo nessuno riuscirebbe a spezzare facilmente, lui non so che cosa dire e modestamente neanche io so cosa dire in questo momento, so solo che ora Steve sa della me non così tanto forte come tutti pensano.

Lui mi si avvicina e poi fa una cosa inaspettata, mi abbraccia, "Mi dispiace, ho parlato a sproposito.." non ricambio l'abbraccio ma annuisco semplicemente, vorrei solo dormire in questo momento.

Steve è una brava persona, molto dolce che capisce le sofferenze della gente e cerca di aiutarle anche se a volte non può, si è offerto di portarmi a fare un giro con la moto, ma ho detto di no, non sono dell'umore giusto per andare in giro, voglio solo stare in camera mia, tranquilla, distesa sul letto senza nessuna rottura.

Lo saluto e me ne vado nella camera mia buttandomi sul letto esausta, chiudo gli occhi e rifletto su tutto quello che mi è successo negli ultimi giorni, non so se sia meglio o peggio di come me la passavo prima, non ho ancora sentito Phill, Castel o tantomeno Blake.

Non ho il coraggio di chiamarla o mandarle dei messaggi, chissà che ramanzina mi farà quando ci vedremo perché non l'ho più chiamata e me ne sono andata in quel modo, ma sinceramente a me non me ne frega più niente di lei, non provo più il sentimento che provavo prima perché credo mi nasconda qualcosa.

Chiudo gli occhi e mentre sto per addormentarmi sento qualcuno che apre la porta e si infila sotto le coperte con me, ma non ci metto molto a capire che le braccia e graciline che mi stanno stringendo sono quelle di mia sorella, non la voglio cacciare, mi piace dormire con lei.

Sin da piccole lei veniva da me e dormivano insieme, solo che all'epoca c'era anche Pietro con noi.. decido di non pensarci e quindi semplicemente copro entrambe sperando di dormire tranquillamente.

(...)

Mi sveglio la mattina dopo alle cinque e mezza del mattino, tutta la notte ho sognato quella arciere da quattro soldi, sto iniziando ad odiarlo, anzi già lo odio.

Controllo Wanda che ancora dorme e senza svegliarla esco dalla stanza e vado sul tetto della Stark Tower, completamente in silenzio, una volta arrivata mi siedo sul cornicione e chiudo gli occhi rilassandomi, ma improvvisamente qualcuno dietro di me mi mette una mano sulla spalla.

~Cher Maximoff~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora