Capitolo 3

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-Ragazzi, ho una riunione urgente. Quindi uscirò e dormirò da un collega. Voi non combinate guai. Ah, la stanza degli ospiti non è utilizzabile, quindi Caleb dormirà con te, Jude. Buona serata-
Così li aveva liquidati il padrone di casa, e Caleb stava seriamente pensando al materiale da utilizzare per la statua in onore del suo migliore amico. E anche alle varie torture per ammazzarlo.
-La stanza degli ospiti non è utilizzabile- mormorò scettico Jude, mentre si dirigeva nella sala da pranzo. Caleb scosse la testa, rassegnato, e lo seguì. Cenarono in assoluto silenzio, senza mai guardarsi. Il castano passò tutto il tempo a valutare l'opzione di dire all'altro ciò che provava, ma non aveva idea di come farlo. Perché se avesse provato semplicemente a dirgli 'mi piaci', dalla sua bocca non sarebbe uscito alcun suono. Gli balenò in mente la voglia di baciarlo, di assaporare quelle labbra delicate. Voleva accarezzarlo, toccarlo, sentirlo. Forse... Avrebbe fatto proprio tutto quello.

Caleb era in boxer, visto che avrebbe dormito così. Jude uscì dal bagno con solo una canotta aderente e leggermente trasparente, le guance leggermente arrossate. Entrambi cercavano di non mettersi a fissare il corpo dell'altro, cercavano di non saltarsi addosso.
-Oh ma dai! Fanculo l'autocontrollo- sbottò il castano alzandosi dal letto e andando verso un più che confuso Jude. Si avvicinò a lui, prendendo il suo volto tra le mani, e lo baciò. Un bacio che era tutto fuorché casto. Il rasta era scosso e shockato, ma riuscì comunque a ricambiare. Portò le mani sulle braccia del castano, sentendo il suo corpo nudo contro di lui. Caleb lo spinse sul letto, mettendosi a cavalcioni su di lui. Gli sfilò gli occhialini, e potè leggere nei suoi occhi incertezza e paura. Solo in quel momento si rese conto di cosa stesse facendo, e capì che stava andando troppo oltre. Lo baciò nuovamente, a stampo, e si levò da sopra di lui. Gli si sedette accanto.
-Caleb... Perché...?- chiese il rasta mettendosi anche lui a sedere.
-Jude, secondo te? Mi piaci- rispose il castano arrossendo leggermente. Jude perse un battito sentendo quelle parole, ma cercò comunque di restare impassibile. E così sembrava, se non fosse che i suoi occhi lo tradivano, facendo trasparire l'emozione.
-A-anche tu m-mi piaci- disse, cercando di avere un tono di voce fermo, ma non riuscì. Balbettò quelle parole, imbarazzato, e abbassò lo sguardo per non far notare il rossore che si espandeva sulle sue guance. Caleb sorrise divertito a quella scena, e gli alzò il volto con due dita, per baciarlo nuovamente. Stavolta fu un bacio più dolce, più lento, più tenero. Si staccarono poco dopo, entrambi sorridenti.
-Dormiamo, mh?- disse Caleb sbadigliando. Jude annuì e si stese, sistemandosi per bene. Il castano fece lo stesso, abbracciandolo da dietro. Il rasta all'inizio rimase stupito da tutto quell'affetto, ma poi sorrise e si girò, nasconde il volto nell'incavo del suo collo. Si addormentarono così, abbracciati teneramente.

-SVEGLIAAAAA- urlarono due persone, e Caleb e Jude caddero dal letto ritrovandosi l'uno sull'altro. Arrossirono entrambi, ma il castano gli lasciò comunque un bacio a stampo prima di alzarsi.
-Che cazzo avete nel cervello?- chiese sbadigliando. Davanti a loro c'erano David e Shawn. Il primo sorrideva malizioso, il secondo sorrideva intenerito.
-Aww. Ora state insiemeee??- chiese l'albino.
-Si. Ma ora mi spiegate che cazzo ci fate qui?!-
-Calmati Stonewall. Ho la copia delle chiavi di casa ed eravamo venuti a controllare se finalmente vi foste dichiarati- spiegò David.
-Mannaggia a me e a qualunque cosa mi passasse per la testa quando ho deciso di farti una copia delle chiavi...- disse Jude stiracchiandosi.
-Che poi è domenica cazzo. E sono le... SONO LE FOTTUTE CINQUE DEL MATTINO PORCA MERDA!-
-Si infatti! Quindi non urlare o svegli tutto il vicinato- lo ammonì Jude.
-Scusa Cal. Ma... A me servirebbe una mano per... Cioè... Hai capito- balbettò Shawn arrossendo.
-Che è successo stavolta?- chiese sconsolato il punk alzandosi e avvicinandosi al migliore amico. Shawn lo prese per il polso e lo trascinò fuori, dicendo a Jude che glie lo riportava tra pochi minuti.

-Spara-
-Axelmihachiestodiuscire- disse velocemente, arrossendo.
-Finalmente ce l'ha fatta!-
-Si, il problema è che... Se mi imbarazzo? Se inizio a balbettare? Se faccio la figura dell'idiota? Se non so cosa dire? Se parla di qualcosa che non so e faccio la figura dell'ignorante? Se...-
-Ehy ehy ehy. Calmati lupetto. Mi hai fatto venire mal di testa in un secondo. Se ti imbarazzi sembri tenero, se balbetti anche. Non farai la figura dell'idiota visto che non lo sei. Se non sai cosa dire, inizierà lui a parlare. Se non sai qualcosa, te la spiega e parlate. Fine. Rilassati cazzo-
-Secondo te è così, Cal?-
-Si, non farti tutti sti problemi. Magari chiedi a Jude qualche dritta, visto che è amico di Axel-
-Va bene. Grazie ti adoro!-

-Spero non ti abbia stuprato- disse scherzoso David, e Jude arrossì vistosamente.
-Idiota- borbottò.
-Abbiamo solo dormito-
-Meglio. Non voglio ritrovarti incinto-
-...-
-Scherzo. Comunque, mi serve una mano-
-Per cosa?-
-Beh... Sai che sono cotto marcio di Joe. In un altro progetto, io e lui lavoriamo a coppia. Sono nel panico più totale-
-Non serve agitarsi. Altrimenti ti crei problemi da solo. Fai il progetto e fine-
-E se faccio la figura dell'idiota?-
-David, sei il mio migliore amico. Sai che ti voglio un mondo di bene. Ma tu sei idiota, amico. Non puoi non sembrare tale-
-Io ti odio-
-Ma io ho detto solo la verità. E comunque, Caleb lo conosce meglio. Chiedi a lui, no?-
-Quello mi sputtana!-
-Non lo farà-
-Perché? Altrimenti non glie lo dai?-
-Fuori da camera mia. Ora!-
David uscì di corsa, vedendo come aveva fatto perdere le staffe al suo migliore amico. In quel momento entrarono Caleb e Shawn, che fissarono la saetta azzurra.
-Ti ha fatto imbarazzare?- chiese Caleb intuendo la situazione.
-Già-

Defence||FudouKidou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora