Capitolo 5

299 21 4
                                    

Nelle ultime 5 ore non ho fatto altro che guardare l'orologio. Fremo per uscire da scuola da quando vi sono entrata, non riesco a concentrarmi, voglio solo uscire e guardare il cellulare. Il motivo non è un mistero, ho così tante domande per la testa: "Mi avrà scritto?" "E se mi ha scritto 5 ore fa e non ho risposto?" "E se pensasse che l'ho ignorato?" Inutile dire che la risposta a quelle domande l'avrò solo alle 13.00, ora che sembra non arrivare mai.
All'intervallo Regina ha visto subito che avevo qualcosa di strano, così le ho raccontato tutto della sera precedente. Lei pensa che gli dovrei scrivere io, ma ho troppa paura: paura di rimanere delusa per l'ennesima volta.

2 anni prima

19.59 giusto in tempo. Penso mentre mi allaccio il cinturino dei sandali. È la sera del ballo dell'ultimo anno di liceo e sono davvero emozionata. Gli anni precedenti non sono mai andata al ballo, tranne in prima quando la mia amica di allora mi ci aveva trascinata. Gli anni successivi lei si è fatta nuove amicizie e inutile dire che si è scordata di me. Possiamo quindi dire che questo è il mio primo ballo. Neal, il mio ragazzo, dovrebbe passare a prendermi alle 20. Così mi guardo un'ultima volta allo specchio per essere sicura di avere un aspetto accettabile: indosso un vestito rosa pastello che mi arriva poco sopra le ginocchia, una cintura del medesimo colore mi segna il punto vita. Questo vestito è veramente semplice, ma sono sicura che la scollatura e la lunghezza lo rendono perfetto. Decido così di sedermi e attendere l'arrivo di Neal, che dovrebbe avvenire a momenti. Aspetto 5, 10, 15, 20 minuti. Inizio a preoccuparmi, che gli sia successo qualcosa? Provo così a chiamarlo ma non risponde. Aspetto altri 10 minuti e riprovo, scatta ancora la segreteria. Dopo quasi mezz'ora di attesa mi arriva un messaggio, quando vedo il mittente mi sento subito solleavata: è Neal. Apro il messaggio "Scusa Emma. Non ce la faccio. È troppo per me. Vogliamo cose diverse dalla vita, non mi sembrava giusto ritardare l'inevitabile. Mi dispiace davvero, sono uno stronzo. Per quello che valr non ti dimenticherò mai. Meriti di più, di auguro di essere felice". E in quel momento il mondo mi è crollato addosso. Il mio cuore si è rotto e penso che non potrà più esserr riparato. Ecco cosa succede a fidarsi delle persone: ti deludono. Penso mentre le lacrime nere mi rigano il volto.

Il suono della campanella ha interrotto il mio viaggio nel passato, che è servito a ricordarmi la promesso che ho fatto me stessa: dopo quella sera non avrei mai più sofferto così. Come ho fatto a pensare anche solo per un secondo di riprovarci? Finalmente sono felice, o almeno il sentimento quanto piu vicino alla felicità che io abbia mai provato. Non lascierò che qualcuno rovini tutto. Ho imparato la lezione. Sto meglio da sola, non ho bisogno di nessuno a parte Regina. Questione chiusa.
Inutile dire che non basta essere convinti di una cosa per farla succedere.
Ho appena finito di cenare, sono distesa sul letto mentre cerco di studiare Scienze, senza successo, quando il mio telefono mi avvisa che è arrivato un messaggio. Guardo lo schermo illuminato e leggo "@killianjones ti ha inviato un messaggio". Sento il mio battito accelerare mentre sblocco il cellulare per aprire instagram. "Hey Swan, mi devi un drink, ricordi?" Riesco ad immaginare il sorrisetto che aveva sul viso mentre scriveva il messaggio, è proprio uno sbruffone. "Non ti devo proprio niente, Jones" rispondo senza esitazione. Quasi immediatamente arriva un altro messaggio "Io forse si invece...perso niente in spiaggia l'altro giorno?" Ma che vuol dire? Mi sembra di aver preso tutto ma... non facccio in tempo a finire di pensare a cosa potrei aver perso che mi arriva una foto. Ma certo. Come ho fatto a non accorgermene? La mia collana. Una catenina d'argento con un ciondolo rotondo, un po' rovinato, raffigurante un cigno. Me l'aveva regalata...non importa, ma non posso lasciarla a lui. "D'accordo, ci vediamo tra 30 minuti al bar sulla 27esima. Fatti trovare lì" digito in fretta "Non devi ripeterlo due volte. A dopo, Swan".
Cos'ho fatto di male? Mi chiedo mentre mi vesto, avevo appena deciso di ignorarlo e invece tra 30 minuti lo vedrò di nuovo, anche se probabilmente per l'ultima volta. Non voglio ignorare ciò che mi sono promessa, non posso tradirmi da sola. Penso infilandomi la mia giacca di pelle rossa prima di uscire di casa e dirigermi al bar.

We move like the ocean •Captain Swan•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora