Capitolo 11

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"Swan, allora hai intenzione di restare lì dentro per sempre? È tardi maledizione esci da quel camerino e fammi vedere come stai". Dopo essere tornata a casa ieri sera ho raccontato tutto a Regina, compreso il messaggio che Killian mi ha mandato in cui mi invitava a vestirmi in maniera decente per l'uscita di stasera. Regina si è così auto proclamata mia stylist personale, inutile dire che non è servito a niente tentare di convincerla  a farmi mettere qualcosa del mio armadio. "Non c'è niente di adatto qui dentro" mi ha detto dopo un'occhiata veloce. Mi ha trascinata così in un centro commerciale subito dopo pranzo e beh la ricerca non è ancora terminata.
Mi decido così ad uscire dal camerino con addosso l'ennesimo vestito, ne avrò provati all'incirca una ventina, ma devo ammettere che questo mi piace molto. È di seta, rosso fuoco, con un corpetto di pizzo e una cintura del medesimo colore a segnarmi il punto vita. Da lì parte una gonna che mi ricade morbida poco sopra le ginocchia. "Allora? Sto così male?" Domando a Regina che normalmente esprime un giudizio sul vestito solamente con lo sguardo, mentre ora ha un'espressione indecifrabile. "No, assolutamente no Swan. Anzi, sei...mozzafiato" dice scrutandomi attentamente "Ma non è un po'... troppo?" Le domando non del tutto convinta "Ti ha detto di stupirlo o sbaglio? E poi è quello giusto. Ti calza a pennello. Prendiamo questo." Conclude soddisfatta Regina. Non mi oppongo per due semplici motivi: il primo è che sarebbe inutile tentare di farle cambiare idea testarda com' è, e il secondo è che sono semplicmente felice di poter tornare a casa dopo 4 ore passate ad entrare e uscire dai negozi.
Una volta a casa mi faccio una doccia e mi trucco per poi indossare il tanto sudato vestito, abbinato ad un paio di stivaletti neri con il tacco. Devo ammettere che Regina ha fatto davvero un ottimo lavoro, mi sento davvero una principessa. Purtroppo il suo completo non prevede la mia giacca di pelle rossa, poiché il pezzo forte dell'abito è l'assenza di spalline accompagnata dalla scollatura a cuore. Prego solamente che dovunque Killian voglia portarmi non faccia troppo freddo.
"Posso?" Chiede Regina bussando alla porta della mia stanza, faccio un verso di consenso e dallo specchio la vedo avvicinarsi alle mie spalle. "Penso che il tuo spasimante faticherà a staccarti gli occhi di dosso" e così dicendo scoppia a ridere ed io la seguo a ruota, quando ad un tratto sentiamo il suono del campanello.
"Dacci dentro Swan" mi dice Regina abbracciandomi "Ne abbiamo già parlato" rispondo alzando gli occhi al cielo. Mi dirigo così verso la porta e la apro lentamente trovandomi davanti una versione molto diversa dalla solita di Killian a cui sono abituata. Indossa un completo nero, molto elegante, sdrammatizzato dall'assenza della cravatta. "Wow...Swan...sei..." balbetta "Grazie" rispondo senza nemmebo lasciarlo finire. "Vogliamo andare?" "Certo che per essere una costantemente in ritardo non perdi tempo eh?" dice sarcastico. Decido di ignorarela battuta limitandomi a chiudere la porta e ad iniziare a scendere per le scale, pentendomene subito dopo consapevole di avere i suoi occhi addosso. Come sempre quando si tratta di me, se non c'è qualcosa che va storto non è normale. Infatti proprio mentre stavo per scendere dall'ultimo gradino inciampo nei vertiginosi tacchi che Regina mi ha costretto ad indossare, ma prima di rendermene conto sento una delle sue mani  dietro la schiena e l'altra afferrarmi il braccio e mi ritrovo letteralmente appiccicata a lui. Ho le mani sul suo petto e non posso muovermi a causa della sua salda presa sui miei fianchi. Alzo lo sguardo con non poco imparazzo e lo vedo trattenere un sorriso mentre i miei occhi incontrano le sue iridi color del mare. A quel punto realizzo la posizione in cui ci troviamo e sguscio velocemente fuori dalla sua presa con le guance in fiamme. "Vuoi che ti porti in braccio, Swan? È già la seconda volta che ti salvo da una caduta" dice in tono scherzoso "Grazie, ma so badare a me stessa. E poi non è mai morto nessuno per un ginocchio sbucciato" "Oh andiamo Swan, nemmeno un grazie al tuo salvatore?" "Grazie, mio eroe" dico ironica uscendo a passo svelto dalla portineria del palazzo seguita a ruota da lui.

"Allora, si può sapere dove stiamo andando?" Chiedo spazientita dopo aver passato un quarto d'ora in macchina "Ci siamo quasi, andiamo Swan un po' di pazienza" "Non è la pazienza che mi manca, il punto è che non mi fido di te" dico tranquillamente "Dai, non l'hai ancora capito che sono un gentiluomo?" E così dicendo ferma la macchina. "Siamo arrivati?" "Si" e così dicendo scende dalla macchina e mi apre la portiera "Grazie" "Non c'è di che dolcezza" alzo gli occhi al cielo e lo seguo lungo la strada deserta. Dopo qualche metro entriamo in un palazzo apparentemente molto lussuoso e prendiamo l'ascensore fino all'ultimo piano: il ventesimo. "Di la verità Jones, mi vuoi buttare giù dal palazzo non è così?" Dico per interrompere il silenzio imbarazzante creatosi tra noi "Credimi Swan, l'unico posto in cui ti butterei volentieri è su un letto" risponde con il suo solito tono malizioso. Ormai mi sono abituata alle sue battutine, ma diciamo che non ne aveva mai fatte di così "esplicite" il che mi lascia a bocca aperta e mi fa arrossire, causando da parte sua un sorriso compiaciuto.
Arrivati all'ultimo piano usciamo dall'ascensore, e mi conduce verso una sala illuminata solamente dalle candele e dalle luci di new york ben visibili dall'enorme vetrata. Lì vi sono una decina di tavoli, abbastanza distanti l'uno dall'altro per garantire la giusta privacy.
Ci dirigiamo verso il fondo della sala, al tavolo più appartato, lui da vero gentiluomo mi scosta la sedia per farmi accomodare, dopodiché si siede anche lui alzando finalmente lo sguardo verso il mio. "Wow...beh dire che sono sorpresa è poco. Non ti facevo così romanico Jones" "Te l'ho detto no? Io posso essere l'uomo più romantico del mondo" "Se lo voglio" aggiunge accenando un sorriso.
Forse è davvero qualcuno che vale la pena conoscere. Non so spiegare bene perché ma le mille sfaccettature del carattere di Killian Jones mi intrigano parecchio. È in grado di passare dal classico Don Giovanni, che si porta a casa una ragazza diversa ogni sera, al dolce e premuroso ragazzo che ti aiuta quando ne hai bisogno, all'uomo più romantico del mondo o ancora al malizioso playboy che fa battutine a sfondo sessuale.
Tutto ciò mi porta sempre alla stessa domanda: chi è davvero Killian Jones?

Spazio autrice
Ciao a tuttii💗
Scusate se non aggiorno spesso, la verità è che ho tipo una decina di capitoli pronti ma ogni volta che li controlli li cambio perché non mi piacciono più :)
E nulla volevo dirvi anche che ho iniziato a lavorare ad una nuova storia e spero di riuscire a pubblicare presto i primi capitoli🌈

We move like the ocean •Captain Swan•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora