POV OWEN
Posai le chiavi dell'auto all'entrata,ero nervoso,arrabbiato,deluso,irrequieto,non so cosa ero,non sapevo nulla...
Sophie,Sophie,Dio perché non riusciva ad essere sincera con me,ad esprimersi e dirmi cosa l'angosciava,Dio,misi le mani tra i capelli,era andata via senza salutarmi,senza dire una sola parola,con la testa bassa e il viso addolorato; mi versai un bicchiere di Whisky dal mini bar e iniziai a berlo d' un fiato,da uno a due bicchieri,continuavo ad affondare i miei dolori sempre piu in fondo alla mia mente,volevo dimenticare,non lei,ma le ultime ore in cui eravamo vicini,ma la sentivo lontana...
Mi svegliai al suono del mio cellulare,sentivo salire la nausea e il mal di testa causati dalle bevute di ieri notte,dopo essermi ripreso dal mio stato di trans,mi girai verso il tavolino vicino al divano,mi stiracchiai il collo intorpidito,e guardai lo schermo dell'iphone,trovai 15 chiamate e 4 messaggi da John,lo zio di Sophie,mi preoccupai subito,lessi i messaggi,ma non ne capii niente,decisi di chiamarlo,mi rispose dopo il primo squillo
-Signor Warner,mi scusi se la disturbo,volevo chiederle se era possibile parlare con Sophie,Mia,Mia,la sorella gemella...non riusciamo a trovarla,non è tornata a casa da ieri notte dopo il turno,e volevamo chiedervi se sapevate qualcosa...-le sue parole mi avevano shoccato
-John....Sophie,ieri sera è salita sul taxi con Mia,dovevano tornare a casa..-non gli spiegai perché non era con me,era indifferente come informazione,Dio mio e se le era successo qualcosa?,John si agitò subito,senti dall'altra parte del telefono,pianti femminili
-John,stai....stai tranquillo,io le cercherò,torneranno a casa,te lo prometto-ero afflitto,un peso mi opprimeva il cuore,iniziai a chiamare i miei informatori,la polizia era già stata informata,ma non erano ancora passate le 48 ore,e non avrebbero fatto niente,io non avevo intenzione di perdere tempo,feci chiamare dai miei collaboratori tutti gli ospedali,le cliniche,ma non vi erano ancora informazioni,ero appena arrivato a casa di John,dovevo informarli dei scarsi risultati ottenuti dalle ricerche
-Owen...-era Willow,che appena mi aprii la porta mi abbracciò singhiozzando,si vedeva che teneva molto alle sue cugine
-ti prego dicci.....dicci che le hai trovate-a parlare adesso era una ragazzina,doveva essere la sorella più piccola,Emma,era la copia di Sophie,ma piccola e con gli occhi verdi,i suoi occhi erano molto rossi,per via del pianto,accanto a lei sua sorella che la teneva per mano,con la testa bassa e il viso bagnato dalle lacrime,
-mi dispiace...-due semplici e banali parole,ma avevano il potere di far soffrire,in quel momento, il mio telefono squillo,e io risposi subito,poteva essere un informazione sulle ragazze
-Salve,signor Warner,sono il Detective Ramirez, della omicidi,abbiamo riscontrato delle traccie delle signorine Jones,in una scena del crimine-il mio cuore si fermò,si ruppe in mille pezzi
-stanno....stanno bene?-chiesi sussurrando la frase perché non volevo sapere,non volevo neanche pensare al peggio -Mi dispiace,abbiamo trovato nel taxi le borse,ma nessuna traccia di loro,se vuole avere più informazioni sarebbe meglio che venga lei o chiunque possa avere informazioni al distretto,per prendere le vostre deposizioni.-chiusi la chiamata,con i pugni stretti mi girai verso la famiglia di Sophie,non sapevo da dove cominciare,ma dovevo essere forte,per le sue sorelle e la sua famiglia,li guardai tutti negli occhi -vi prometto che le troverò sane e salve-dissi serio e molto,molto arrabbiato,chiunque le aveva toccate la avrebbe pagata.
STAI LEGGENDO
SOLO CON TE
RomanceSophie non si fida di nessuno la sua vita è rovinata da quando è morta sua madre,e di certo non sara preda di Owen Warner. Ma, i Warner non si lasciano scappare le loro donne... Leggete il primo libro della Serie (Warner Brothers ), la storia che v...