Era finalmente arrivato il giorno, Bartley era sveglio dalle 6 di mattina circa , sotto caffeina a livelli galattici e super eccitato.
Si stava preparando da una buona ora, e dopo aver finito, si rese conto che mancava ancora un'ora che decise di passare guardando programmi alla TV e leggendo riviste come il "vampvouge" e il "Vampirity Fair", insomma, tutto a tema vampiro.
Erano finalmente le 8 di mattina, quando sentì il campanello della casa suonare e così si stormò immediatamente fuori, pronto ad essere accompagnato da una limousine nera al convegno dei vampiri, un ballo regale di enorme importanza, e lui non aspettava altro che un vampiro che li facesse provare emozioni.
Ormai il suo motto era "vivo per oggi, poi il domani si vedrà", gli piaceva pensare così, gli dava sicurezza e calma, data la sua preoccupazione di non piacere ad un vampiro; cosa irrealistica, dato che avrebbe fatto arrapare anche un blocco di porfido, dopo essersi auto-convinto attese l'arrivo, che fu immediato.
Dopo esser uscito dall'auto, si diresse dentro il palazzo reale, dove fu accolto da molte occhiate estremamente eccitate e vogliose di farli cose poco...appropriate per la situazione. C'erano anche altre persone che avevano compiuto 16 anni quel giorno, ma non gli interessò molto, lui stava solo cercando un vampiro che lo amas...possedesse, insomma, doveva pur pensare che un vampiro e un umano non vanno mai insieme,anche se va tutto bene; la serata continuò per parecchie ore, ma Barcley non aveva ancora incontrato nessuno... nessuno... si sentiva terribilmente solo, così decise di uscire per prendere una boccata d'aria, quando uscì vide molti vampiri nel balcone del palazzo e nel giardino con altri umani, ma nessuno si era girato effettivamente questa volta, quando prese un drink che gli aveva porso un cameriere che aggiunse anche che era stato "offerto da un ammiratore", decise allora di berlo e si sentì nauseato e stanco, così corse in bagno, e quando entró svenì...
Ci vedeva a malapena ed era ancora su di giri, ma riuscì chiaramente che stava vendendo legato in delle corde stregate da due enormi vampiri, e prima di risvenire, sentì una voce descrivibile come "malvagia" che rideva in maniera dominante e cattiva... e dopo... buio.
Nonostante fosse svenuto era preoccupato, sapeva che gli umani che sparivano non venivano considerati e poi dimenticati, e se chi lo aveva rapito aveva solo intenzione di bere tutto il sangue e di liberarsi del corpo, avrebbe anche sofferto di più, dato che grazie alle sue ricerche aveva scoperto che i vampiri avevano un morso diverso per ogni situazione, alcuni dolorosi ed altri piacevoli o comunque, meno dolorosi, quelli più dolorosi erano quelli di rabbia e tristezza, o quelli "killer" (quelli per ammazzare prendendo il sangue di una persona).
Quelli migliori erano quelli dell'amicizia e... così si crede... dell'amore, cosa che i vampiri non provavano MAI.
Poi si rese conto che non era svenuto, era stato solo paralizzato con una pozione paralizzante, ma il problema era come era successo?
Poi gli tornarono in mente tutti i ricordi di quella sera e iniziò a setacciarli uno ad uno, fino a quando si rese conto di cosa era successo;
Il drink del famigerato "ammiratore segreto" doveva esser stato drogato e poi servito a lui!
Quando riuscì a muovere le palpebre, si rese contro di trovarsi legato in un'auto, inizialmente non capì subito che auto fosse o dove era diretta, anche se vide dal navigatore che si trattava di una Range Rover Autobiography 2, ed era diretta a... Vampirya, qualsiasi cosa fosse successa il vampiro che lo voleva rapito era moltoooooooo importante, ed allora si rese conto di essere in seri guai, dato che tutti i vampiri di Vampirya erano malvagi e potentissimi, avevano addirittura diritto di vita o morte a chi sottostava a loro.
Dopo essersi fatto miliardi di paranoie, si rese conto che stava venendo chiamato, quando guardò nella direzione da cui arrivava la voce, una voce molto mascolina e terribilmente eccitante, Barcley quasì svenì; davanti a lui si trovava un vampiro alto, sul metro e novanta, con occhi blu (i vampiri non hanno gli occhi rossi come narrano le leggende, mi dispiace),
Occhi blu profondissimi, che lo stava rapendo una seconda volta e quasi ipnotizzando, ed oltretutto per non parlare del fisico! Quel vampiro aveva un fisico pompato, con le vene a vista sulle braccia.
Barcley si stava sciogliendo e stava già per cadere ai suoi piedi, quando si rese conto che quell'essere muostrosamente bello gli stava parlando, con faccia incazzata e scocciata;BARCLEY'S POV
"Hey stupido umano, mi stai ascoltando ?" Mi disse il vampiro, forse non si rendono conto quando una persona è innamorata " me ne rendo conto" quasi rispose lui, come se fosse in grado di leggermi nel pensiero, così provai a chiedere come avesse fatto ma lui mi precedette "Io sono uno dei vampiri antenati, ed ho il potere dell'illusione e del controllo mentale",
"Come ti chiami?" Domandai io, ingenuo del fatto che bastasse pensarlo e sapesse in anticipo che glielo avrei chiesto, "Jason, e tu sei Barcley, l'essere fatato che da adesso apparterrà a ME" esclamò lui, quasi in maniera maniacale , chiesi io a quel punto allora "Io appartenere a te? Simpatico", allora lui assunse una faccia seria e quasi istantaneamente mi ritrovai contro un muro, con lui contro di me, che mi guardava in quegli occhi, quegli occhi eccitantissimi e profondi che mi stavano facendo sciogliere,quando poi ripensai che lui voleva solo possedermi, così cercai di respingerlo, fallendo miseramente, allora lui a quel punto strinse di più la presa facendomi anche male ai polsi, e mi bisbigliò in un orecchio : " Forse tu non hai capito bene chi io sia e cosa sia in grado di fare, quindi ti conviene obbedirmi , iniziare a perdere la tua forza di volontà e arrenderti a me ed al mio potere, tu sarai il mio schiavo da adesso che tu lo voglia o no, non hai opzioni, tu sei il mio schiavo, la mia sacca di sangue, il mio burattino, ma anche la mia troia, quindi ti conviene prendere bene questa cosa così potresti esserne felice anche tu... Troietta".
Lui mi mollò i polsi, ed io caddi a terra in ginocchio, in preda all'eccitazione, l'umiliazione e il sentimento di sottomissione, che da quello che avevo capito dal discorso di Jason, o "padrone" o come avevo capito volesse che lo chiamassi "Daddy", avrei provato sempre.

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Vampire
FantasíaQuesta storia narra della vita di Barcley, che dopo aver perso la famiglia, decide di farsi possedere da un vampiro, in quanto erano le entità dominanti nel mondo. Il vampiro che lo possiede si chiama Jason, si dimostra sempre interessato a Barcley...