Quando si ha il destino tra le mani

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Barcley dopo aver visto tutte le carte venir scoperte, voleva scoprire chi le stesse dando, così decise di investigare ancora più in fondo, volendo capire chi fosse l'essere malvagio volenteroso di dominare tutta la galassia .
Allora andò nelle segrete della reggia, ed iniziò a rovistare con ansia tra gli scaffali delle librerie, facendo spesso cadere e mandando in pezzi libri antichissimi dal valore inestimabile, senza farci caso.
Dopo aver frugato, trovò finalmente un libro intitolato "I dominatori dell'universo". Leggendolo Barcley scoprì che l'essere che minacciava la galassia era "Chronos", l'affascinante e saggio dio del tempo, un dio senza scrupoli e senza pietà, che sarebbe destinato a dominare ogni cosa esistente, se non fosse per la perla del sentimento posseduta da Barcley.
Barcley capì per la prima volta a cosa servisse la perla datagli dalla sorella anni prima, come regalo di addio, e capì come aveva fatto a proteggerlo per tutto quel tempo.
Barcley però dopo aver scoperto per bene cosa stesse accadendo fu interrotto da Jason, che sembrava ansioso e preoccupato, nonchè furioso e... assetato. Questa era la prima volta che Barcley percepì il senso di sete del vampiro a cui apparteneva, e come per istinto spostò la testa a lato ed espose il lato sinistro del collo dove si trovava il Vampiro. Questi ficcò prima i denti nel collo del ragazzo, per poi iniziare ad aspirare il sangue delizioso dell'umano.
A fine spuntino il vampiro estrasse in denti , e fece ricucire i due buchi dandoli lievi baci.
A questo punto Jason chiese :"Barcley, Barcley Barcley... stai ficcando il naso dove non dovresti come sempre vedo...".
Barcley indietreggiò da Jason spaventato, fino a scontrarsi contro un'altra libreria, e mentre Barcley guardava il vampiro con gli occhi rosso sangue e la voglia di far violenza, distruggere fisicamente e mentalmente , il ragazzo iniziò a piangere e a chiedere pietà.
Il vampirò si fermo, lo guardò e allora decise di prenderlo in braccio e portarlo nella camera "presidenziale" della reggia, la stanza di Jason, fin'ora un mistero per Barcley.
Jason buttò Barcley sul letto e gli strappo i vestiti, iniziò a penetrarlo violentemente, senza preparazione. Barcley da vergine soffrì moltissimo, e pensò quasi di non farcela dalla forza e la velocità con cui il vampiro entrava ed usciva dentro di lui, si sentiva una troia, una troia abusata, sia mentalmente che fisicamente.
Dopo che Jason si svuotò dentro di lui portò i suoi canini massicci al collo del ragazzo ormai distrutto, e li ficco in fondo al collo, ma questa volta era diverso. Jason aveva deciso che era il momento di marchiare definitivamente Barcley, e di farlo diventare al 100% una sua proprietà, con il suo stesso Dna, e la stessa casata di appartenenza, che per Barcley divenne da Bosak a Yorkshire, la casata di Jason.
Barcley non sentì più niente se non un senso di vuoto e di appartenenza al vampiro. Un senso che non era vero amore, non era attrazione fisica, non era niente, solo appartenenza.
Come uno schiavo col suo padrone, niente, un finto senso di gratitudine da parte dello schiavo nei confronti del padrone, ed un senso di dominanza da parte del padrone, nient'altro.'

Dopo tutti gli accaduti con Jason, Barcley ricevette una comunicazione da Chronos. Egli chiedeva a Barcley di concedersi a lui, in cambio della perla, garantendogli immortalità, poteri supremi e la vera felicità.
Barcley non sapeva cosa fare, aveva paura, ansia, avrebbe dovuto scegliere di allearsi con Chronos per non avere più problemi, per non dover più dipendere da nessuno, ma qualcosa lo bloccava dal accettare, questo era Jason. Nonostante non lo amasse, nel periodo in cui gli è appartenuto si è affezionato a lui, anche se il vampiro non era interessato ad egli, nonostante il vampiro lo vedesse come una sacca di sangue ed un oggetto magico e nient'altro.
Il ragazzo decise di lasciar stare e di dormirci sopra.

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