Era molto presto quando mi svegliai. C'era il sole che entrava dalla finestra ed illuminava la mia stanza. Arrivo poi un uomo della servitù e mi annunciò l'arrivo di ospiti alla villa, decisi così di alzarmi ed andare a prepararmi.
Quando raggiunsi l'ingresso della villa, trovai Jason ad aspettarmi in fondo alle scale; quando lo raggiunsi lui mi strinse i fianchi e mi diede... un bacio a stampo...
In quel momento rimasi sia sconcertato che follemente innamorato. Non mi aveva mai baciato fino a quel momento, solo molte molestie sessuali; quel lasso di tempo che sembrò durare 2 ore in realtà era durato 2 minuti. Ad un certo punto però il campanello suonò, ed un uomo della servitù aprì la porta ad un ospite molto curioso: era a prima vista una donna di giovane età: aveva i capelli azzurri e altrettanto gli occhi, era magra ed alta, e dava l'area di essere colta e sveglia. Quando si arrivò al momento dei greetings la donna salutò in maniera calorosa dicendo :" Ma che bello rivederti Jason; e questo deve essere l'umano che ti ho consigliato, Barcley giusto?".
Jason rispose :" Esatto Helen, comunque... Barcley lei è Helen, te ne ho parlato ieri: senza di lei a quest'ora potresti trovarti anche sottoterra".
Io la ringraziai in maniera timida e soave, poi ci dirigemmo nel salone.
Il salone era una stanza grande e luminosa, con grandi portefinestre che consentivano l'accesso al giardino posteriore. Quindi mi sedette nel divanetto in pelle beige difianco a Jason, mentre Helen si sedette dirimpetto a noi.
Lei e Jason iniziarono a conversare, io ad un certo punti mi persi osservando il giardino, e pensando a tutti gli accaduti che mi erano capitati.
Quindi ad un certo punto fui richiamato da Jason, che con area quasi scocciata mi stava guardando, cercando di attirare la mia attenzione.
Io chiesi quale fosse il problema, e Helen rispose :" Cosa ne pensi della tua nuova vita?". Io per la prima volta in molto tempo non fui in grado di rispondere ad una domanda, anche semplice, che non richieda criterio logico e che non possa essere sbagliata o giusta: non riuscii a rispondere .
Helen allora decise di cambiare soggetto, per alleviare la situazione pesante, quindi ricominciò a parlare con Jason. Mi congedai dicendo di dover andare in bagno, così ne approfittai per andare nel giardino: sapevo cosa avrei dovuto fare. Mi diressi verso la cascata e ci passai in mezzo senza pensarci due volte: ciò che vidi dall'altra parte fu incredibile. Nell'altro lato della cascata si trovava un enorme mosaico di pietre magiche che rappresentavano tre divinità : Una sirena Con la coda ed i gioielli di color arancione; Helen, che impugnava uno specchio col simbolo di nettuno , ed infine una donna con i capelli biondi, che aveva attorno a se una luce forte e calda: non accecante ne ustionante, come un calore leggero e piacevole, ed una luce di lampadina al buio. Ma al centro si trovava un'altro soggetto, capelli rossi, basso... ero io, anche io facevo parte del mosaico, e considerando la probabile età antica del mosaico era come una previsione del futuro: avevo già incontrato Helen, la mancavano la sirena misteriosa e l'altra guerriera... credevo fosse venere il pianeta, ma non ne ero sicuro. Quando girai i tacchi vidi Jason e Helen davanti all'entrata, che mi osservavano sorpresi, e Jason iniziò ad applaudire con forza, battito per battito, lenti ma rumorosi . Iniziò con :" Non mi sarei mai aspettato una tale intelligenza da un umano... sei il primo ad esserci arrivato". Iniziai a preoccuparmi: aveva appena detto che ero il primo ad esserci arrivato, il che significava che altri ci avevano provato ed avevano fallito... ciò significava solo una cosa: le tombe non erano per vampiri, e per questo ragionamento non ci sarebbe voluto un genio: i vampiri non muoiono, quindi le tombe appartenevano ai vecchi "partner" di Jason.
Cercai di indietreggiare, ma Jason si trovava dietro di me, mi afferrò per il bacino, come aveva già fatto altre volte a livello di movimenti, ma a livello sentimentale no; questa volta mi strinse a lui, mi mise un braccio attorno al collo quasi per strozzarmi e si avvicinò al mio orecchio e disse :" So che è questo che volevi: Essere la troia di un vampiro, e ti accontenterò, così per la prima volta in 16 anni di vita avrai una utilità finalmente". Dalla sua voce capii che il suo tono esprimeva rabbia, sentii i suoni canini aguzzi sfregare sul mio collo: Per me sarebbe stata la fine se i denti avessero atterrato nel mio collo; provai a scansarmi ed a ribellarmi: fu tutto vano. A quel punto fui senza speranza e decisi di smetterla di ribellarmi, in quanto fosse tutto inutile... ma non riuscì a trattenermi, ed iniziai a canticchiare una canzone cantata sempre da mia sorella quando indossava la perla, che ora indosso io.~Kanashii "ima" o hoshikuzu ni shite
Kureru kara shinjite..Sentii dietro di me Jason che si chiedeva cosa stessi facendo, però girandomi vidi il mosaico della sirena illuminarsi. Dalla cascata apparve una luce abbagliante, e poi apparve un'essenza, era simile alla sirena del disegno... anche lei stava cantando la canzone di mia sorella.
~ Umareta koto hokori ni shite
Tsuyoku hikaru tenshi no you na
Manazashi o kumorasenai deIniziai a cantare insieme a lei, ed una luce forte fu sprigionata dalla mia perla, Jason ne fu stordito. Smisi immediatamente di cantare e vidi la figura scomparire nella luce;
La prima cosa a cui pensai fu Jason: mi chinai e gli chiesi se andasse tutto bene , lui rispose adirato :" Non so cosa tu abbia fatto, ma non la passerai liscia, tu mi appartieni e io ho pieno potere su di te: fai ancora una cosa del genere che diventerai concime per le piante".
Io ero quasi in lacrime, cercai di trattenermi ed annuii, ma caddi in ginocchi ed iniziai a piangere, iniziai a gridare tutte le tristezze che la vita mi aveva lanciato, tutte le ingiustizie che avevo ricevuto e senza rendermene conto dissi :" Ti amo Jason, ma tu non mi consideri mai, passi tutto il tempo chissà dove ed io sono a casa a fare La troia umana trofeo, io vorrei solo che tu mi trattassi davvero come se fossi tuo, sempre".
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Vampire
FantasyQuesta storia narra della vita di Barcley, che dopo aver perso la famiglia, decide di farsi possedere da un vampiro, in quanto erano le entità dominanti nel mondo. Il vampiro che lo possiede si chiama Jason, si dimostra sempre interessato a Barcley...