Utility Bitch

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BARCLEY'S POV

Dopo essermi asciugato e vestito, decisi di andare nel soggiorno della reggia;
Dopo aver vagato a vuoto per circa mezz'ora ed aver scoperto solo un centesimo della casa, decisi di accettate il fatto che mi fossi perso, e così iniziai a pensare ad un possibile stratagemma per scoprire dov'ero, così mi diressi verso un balcone per vedere se potessi andare nel giardino da li, ma mi resi conto che quella casa oltre ad essere larga era anche altissima, non riuscivo a vedere fino a terra, e a quel punto intuii che rischiare era vano.
Mi sentii disperso così cercai una cartina della della casa o delle scale... ma era tutto senza risultato, infatti se iniziavo ad orientarmi poi diventava tutto nuovo ad ogni ritorno nella stessa stanza.
Decisi di fare una foto ad una stanza ad un certo punto, senza un motivo preciso... e dopo essere riuscito e rientrato controllai la foto e mi resi conto che non combaciavano, nonostante quella fosse comunque la stessa stanza della foto; ma guardando meglio la foto mi resi conto che c'era un personaggio di cui non mi ero ancora accorto: era Jason.
Subito dopo la mia scoperta mi arrivò lui alle spalle e mi prese per i fianchi girandomi verso di lui, quando li chiesi il perché di tutto ciò che aveva fatto lui mi rispose:" Sapere quanto sono intelligenti le cose di mia proprietà è importante, ma quando lo fai tu è anche divertente, amo vederti soffrire...".
Questa frase mi fece salire un brivido lungo la schiena, ma appena mi voltai di nuovo verso Jason, mi resi conto che i suoi occhi non erano più del solito blu mare, ma un rosso sangue, che mi metteva paura, ansia... ma anche eccitazione e passione; a quel punto Jason mi strinse con molta...anzi troppa forza, inizia a sentire dolore, mentre lui faceva una risata malvagia e quasi malata, era felice di sentirmi soffrire... guardando meglio i suoi occhi vedevo rabbia, odio, vendetta e fierezza... era fiero di possedermi, di potermi distruggere, farmi soffrire ed avere pieno potere su di me, mi vedeva come una sua proprietà, non una persona, ma quasi un oggetto... e quando ero sul punto di spezzarmi, lui mi lascio cadere per terra, e iniziò a dirmi con un tono minaccioso e dominante :" Te la farò pagare per ciò che hai fatto a mia figlia stronzo, l'errore che hai commesso nascendo è stato quello di farla risucchiare da un onda galattica che hai emesso durante il parto e che ha colpito lei, e la mandata nell'infinito chissà dove.
Ma tu la pagherai per il resto della tua miserabile vita, che senza dirtelo ho reso infinita e ti ho persine dato immunità a tutto ciò che non è fatto da me, infatti tu sarai solo un oggetto senza volontà che userò per sfogarmi sfondandoti senza pietà e come sacca di sangue. Questo è il destino che i aspetta stronzo. " .

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