PAURA.

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POI JUNGKOOK

Ne ero sicuro.... questo odore e l'odore di Jisoo.... volevo entrare, ma prima con il pensiero contattai i miei amici.
( quando scrivo in questo modo significa che i ragazzi stanno conversando nella mente)

Io- ragazzi! Ho trovato un capanno, e sento il suo odore. Raggiungetemi in fretta-

Jin-  Arriviamo subito! Aspettaci e non muoverti-

Io- Muovetevi!-

Avevo fretta di entrare. Volevo sapere come stava, se era ferita. Più che altro volevo vederla. Tutti sti giorni senza di lei erano vuoti, silenziosi, bui. Il suo sorriso illuminava la mia giornata. Mi basta lei per essere felice. Aspettai i ragazzi che arrivarono in 10 minuti.

Io- Ragazzi siete pronti?-

Tutti- Si!-

Aprì la porta che era socchiusa e entrai seguito dagli altri. Il capanno era grosso... Ma era vuoto. Vidi in fondo una porta anch'essa socchiusa. Mi avvicinai lentamente e col muso l'aprì. La vista che mi si presentò davanti mi ruppe il cuore. C'era Jisoo seduta su una sedia, con i polsi e caviglie legate da delle grosse catene. I capelli spettinati le ricadevano davanti il viso. I vestiti che indossava erano strappati e macchiati di sangue. Mi avvicinai e la guardai attentamente.  Il viso era pieno di lividi e tagli, il labbro era spaccato. Le braccia e le gambe erano anch'esse ricoperte di tagli e lividi. A quella vista sentì tristezza,rabbia. Non ero riuscito a difenderla. Avevo voglia di spaccare la faccia a chiunque l'abbia toccata. Mi trasformai in umano. Mi inginocchiaidavanti a lei per guardarla meglio. Nella tasca laterale dei jeans c'era un foglio piegato. Lo presi e lo lessi.

~~~~~CONTENUTO LETTERA~~~~~

Piccolo Kookie..... se stai leggendo questa lettera significa che hai trovato la ragazza. Purtroppo ho avuto un contrattempo e non ho potuto accoglierti come pensavo di fare. Per questa volta ti do il permesso di prendertela e portarla via.... Ma tu sai che nonostante tutto io sarò sempre avanti a te è quei tuoi amichetti. Devi sapere che la piccola Jisoo non faceva altro che piangere e pregarmi di non farvi del male. Che tenera!  Peccato che ora lei mi appartiene. Ho preso ciò che le ragazze vogliono tenere per sé. E devo dire che è stata pure brava per essere stata la sua prima volta! Ahaha!

Ps: Non ti lascierò mai vivere. Presto finirai sotto terra e la piccola Jisoo sarà mia per sempre.
               J.

~~~~~FINE LETTERA~~~~~

Le lacrime presero a scorrere incontrollate sulle mie guancie. Passai la lettera ai ragazzi che la lessero. Sulle loro facce comparirono delle espressioni arrabbiate e tristi per ciò che Jisoo subì. Dopo molti tentativi riuscì a toglierle le catene. Ci incamminammo per tornare a casa Jisoo era appoggiata sulla mia schiena. La sua testa era appoggiata sull'incavo del mio collo. Jin mi si avvicinò per chiedermi se volevo fare a cambio con lui, ma io negai.

Jin- Kookie..... fermo un attimo.-

Mi fermai e Jin si avvicinò ancor di più.  Il suo sguardo si posò sulla testa di Jisoo.

Jin- Maledizione!  Ha una ferita sul capo, sta sanguinando! Muoviamoci!-

Raggiungemmo casa al  più presto. Una volta arrivati Jin mi disse di appoggiare Jisoo sul divano e così feci. Ci allontanammo tutti quel poco che bastava per permettere a Jin di controllarle la ferita. Dopo che gli disinfettó la testa la bendò ci sedemmo tutti accanto a lei. Dopo minuti che a noi parvero ore si svegliò. Aprì piano gli occhi per poi guardarsi intorno. Il suo sguardo si posò su di noi, i suoi occhi che prima erano confusi ora erano lucidi. Ci guardò per poi scoppiare in un pianto disperato. Mi si strinse il cuore a vedere Jisoo rannicchiata su se stessa che piangeva. Mi avvicinai e la strinsi in un caldo abbraccio.

POV JISOO

Aprì gli occhi e mi guardai intorno,  confusa. Come ci ero finita qui? Quando i miei occhi notarono i 7 visi che il mio cuore sperava di vedere le lacrime iniziarono a scorrere.  I ricordi delle violenze subite in quel posto ritornarono a ronzare  nella mia testa. Due braccia mi strinsero in un caldo abbraccio.

Io- H-ho.... avuto....T-tanta paura.....-

Jk- Shhh.... va tutto bene. Ora ci siamo noi. Non ti succederà più nulla.-

Io- Lui.... Mi.....ha.....-

Jk- No. Non.....D-dirlo.-

Mi strinse più forte a se. Sentì la sua testa appoggiarsi sull'incavo della mia spalla. Sentì qualcosa di bagnato scorrermi sulla spalla. Erano.... lacrime. Le sue lacrime. Stava piangendo.

Io- Kookie..... Non....piangere.-

Jk- S-scusa..... è solo....C-colpa mia..... N-non sono.....R-riuscito a.... a P-proteggerti.  Ho lasciato..... che...T-tu.....S-soffrissi..... P-per.... L-la........S-seconda volta.-

Io-Kookie.... Non è colpa tua.-

Jk- Si! Invece lo è! Quel giorno non avrei mai dovuto aprire la porta!-

Io- .....Kookie..... Ti prego.... Non imcolparti.-

Jk- Dimmi che ti hanno fatto.-

Io-.....No. Non voglio ricordare.-

Jk- Jisoo....-

Io- HO DETTO NO!-

Mi alzai di scatto e corsi in camera per poi chiudermi al suo interno. Mi accasciai con la schiena contro la porta a  e scoppiai a piangere.
I ricordi ritornarono a galla.

POV JUNGKOOK

Era scappata.

Jin- Kookie.... hai sbagliato. Non dovevi insistere.-

Io- volevo sapere che le hanno fatto.-

Tae- Anch'io vorrei saperlo. Ma per lei deve essere stato doloroso. Sopportare tutto quello.-

Io- io.....-

POV JISOO

Mi accasciai a terra e pensai a ciò che subì in tutti quei giorni.

~~~~~~~FLASHBACK~~~~~~~~

Mi svegliai in un luogo che di certo non era il bagno. Cercai di muovermi ma delle catene me lo impedirono. Mi guardai attorno. Non c'era nulla che potesse aiutarmi a scappare. Dopo 10 minuti un uomo entrò nella stanza. Era alto, muscoloso. In un altra situazione l'avrei trovato bello. Mi si avvicinò e mi squadrò da capo a piedi. Lo guardai in attesa che parlasse. Ma dalla sua bocca non uscì nessun tipo di suono. Notai invece un ghigno soddisfatto. Si girò e se ne andò,  lasciando un ordine ai 2 uomini che prima non avevo notato. I 2 mi si avvicinarono minacciosi e iniziarono a picchiarmi.  Questo trattamento andò avanti per giorni. Poi un giorno l'uomo che in precedenza aveva ghignato entrò nuovamente nella spoglia stanza. Mi guardò per poi iniziare a lasciarmi dei succhiotti sul collo. Mi strappò la maglia e iniziò a giocare col mio seno. Poi sbottonò i miei pantaloni per poi abbassarli fino alle caviglie. Quello che successe dopo fu un inferno.

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