BATTAGLIA

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Io- Si. Ma ora devo uccidere mio fratello.-

POV JUNGKOOK

In macchina eravamo: Jin   alla guida. Accanto a lui c'era NamJoon. Di dietro eravamo: Jimin, io e Jisoo che guardava fuori dal finestrino priva di emozioni. Jimin teneva il corpo senza vita di Haneul tra le braccia. Guardavo mia figlia con le lacrime agli occhi e un odio profondo nel cuore. Dopo una ventina di minuti arrivammo in un bosco.
Aspettammo che gli altri ragazzi arrivassero. Una volta che eravamo al completo chi dirigemmo all'entrata della casa di mio fratello. Entrammo sfondando il cancello principale. Una volta al suo interno cercarmmo Jung. Ma di lui non c'era alcuna traccia. Ci separrammo, cercando in ogni angolo. Ma dimenticato di guardare in cantina. Vidi Jisoo dirigersi vero la cantina e scendere le scale. La seguì.
Una volta al suo interno cercai di vedere qualcosa, ma il buio al suo interno non me lo permise.  D'un tratto una fiamma squarciò l'oscurità illuminando tutto intorno. Ciò che vidi mi lasciò spiazzato.

C'era Jung, in piedi, con la schiena appoggiata in una enorme gabbia. In un primo momento non vidi il corpo all' interno di essa, ma sentì un roco gemito di dolore. Appena la fiamma aumentò di intensità, la stanza fu illuminata. All' interno della gabbia, rannicchiato  su se stesso c'era un ragazzo. Lo guardai e vidi una macchia di sangue che lo circondava.
Iniziai a sentire crescere dentro di me la rabbia.

Io- Schifoso bastardo!-

Jung- Perché te la prendi tanto?-

Io- Ti ammazzo! Hai ucciso mia figlia!-

Jung- La colpa è vostra. Lei era incinta, ma ha abortito, poi e rimasta nuovamente incinta ma di te. Così ho pensato..... Se non posso avere un figlio da lei, perché mio fratello può?-

Si mise a ridere.

Jung- Dovevi vedere come tremava e piangeva la piccola Haneul.-

Jisoo- Zitto! Schifoso animale!-

Vidi il corpo di Jisoo essere attraversato dalle scariche elettriche.  Alzò la mano, che era circondata dalle fiamme. Gliela puntò addosso e lo guardò.
Jisoo non disse nulla, semplicemente lasciò che le fiamme rosse si scagliarono sopra di lui.

La stanza fu pervasa dal calore del fuoco e il forte odore di bruciato. Se non fossimo usciti da li sotto saremmo morti bruciati.
Con uno scatto mi avvicinai alla gabbia e dopo averci dato del calci la serratura scattò,  aprì la "porta" e mi i ginocchiai a terra vicino al ragazzo. Lo alzai e lo mi si in spalla per poi uscire da li dentro. Mentre correvo fuori chiamai iragazzi che appena sentirono del calore uscirono dalla casa. Corremmo,  raggiungendo il centro del bosco. Adagiai a terra il ragazzo. E mi voltai  verso Jisoo che continuava a guardare davanti a sé.
Iniziai a sentire dei tuoni così alzai la testa e vidi il cielo diventare nero. 
Guardai Jisoo e le scosse elettriche scorrevano ancore nel suo corpo.

Jisoo- Hai ucciso mia figlia. Ora io voglio uccidere te. Ma non preoccuparti, non ti ucciderò subito. Prima devi soffrire. Farò in modo che la tua morte sarà lenta e dolorosa.-

Vidi gli occhi di Jisoo essere pervasi dall' odio. Puro odio.

Vidi gli alberi intorno a noi tremare, tanto era il vento.
Vidi i capelli di Jisoo che svolazzavano  da tutte le parti a causa del forte vento che aveva creato.
Finalmente vidi negli occhi di Jung un briciolo di paura quando Jisoo gli si avvicinò lentamente.
Vidi gli occhi sgranati di mio fratello quando Jisoo porto la mano all'altezza della testa. Una forte folata di vento contornata da fulmini sbalzarono via Jung facendolo cadere lontano da lei.

Sentì anche il gemito di dolore  uscire dalle labbra di mio fratello. 
Jung si alzò in fretta, dirigendosi velocemente da Jisoo. Cercò di colpirla ma come prima una folata di vento respinse la sua mano.

Sorrisi nel vedere mio fratello in serie difficoltà.

Mi trasforiai in lupo e mi scagliai su di lui che era in ginocchio mentre cercava di prendere aria.
Gli azzannai la spalla, facendolo urlare e dimenare dal dolore. Sentì il gusto del suo sangue amaro in bocca. Ma nonostante tutto non mollai la presa. Vidi che anche il resto dei ragazzi si scagliarono sopra di lui,  mordendolo.
Vidi Jisoo farmi segno di spostarci da lui, con uno sguardo lo feci capire anche agli altri.
Una volta che noi ci fummo allontanati da Jung vidi Jisoo fare un lungo respiro,  per poi puntare contro mio fratello entrambe le mani. Alle punta delle dita si crearono delle scosse elettriche, accerchiate da tutti gli altri elementi.
Si poteva vedere il bianco del fulmine, l'azzurro del ghiaccio e dell'acqua, il trasparente dell'aria.
Tutto in una sola mossa.
Quando fummo abbastanza lontani Jisoo lasciò fluire tutto quel potere su Jung. Ma purtroppo lui riuscì a schivare quell'attacco.
Guardai Jisoo e vidi un fitto rivolo di sangue scolare dal naso. Inizio a tremare, si potevano vedere i suoi occhi che cercavano di chiudersi.
Dopo un po non riuscì più a reggersi in piedi e cadde rovinosamente al suolo. Subito corsi da lei. Appena vidi i suoi occhi chiudersi mi trasformai in umano. Adagiai la sua testa sulle mie gambe e le parlavo. Le chiedevo di resistere.
Con la cosa dell'occhio vidi Jung alzarsi da terra e venire verso di noi. Appena vidi che stava per colpire Jisoo le feci scudo col mio corpo. Gemiti di dolore uscivano dalle mie labbra. Vidi i ragazzi accanirsi su di lui,  ma dopo poco li fece allontanare da sé. Come non lo so, ero troppo impegnato a vedere se Jisoo fosse ferita. Vederla lì a terra inerme.... mi ha accesso ancora una volta la rabbia.
La adagiai a terra e mi alzai. Mi avviai verso mio fratello.

Io- Ora mi hai stufato. Sei sempre stato un codardo. Non pensavo che saresti arrivato a uccidere una neonata.-

Jung- Ti ho sorpreso no? Dovevi vedere come ha pianto la tua Ragazza. O dovrei dire EX Ragazza? Dato che ti ha lasciato per Jimin.-

Io- Per Jimin? Non è possibile.-

Jung- Perché non lo chiedi a lui?-

Vidi Jimin trasformarsi  in umano. Lo guardai negli occhi.

Io- E vero?-

Jimin- Lei non c'entra. Io l'ho portata via, a me lei piace ancora e mi sono fatto ingannare da tuo fratello. Ma credimi Jungkook..... Non le ho fatto nulla. So che ho sbagliato e me ne dispiace. Ma sappi che lei..... Non ha mai smesso di pensare a te. Mentre dormiva chiamava il tuo nome, quando era sveglia piangeva pensando a te. Un giorno quando tuo fratello ha cercato di abusare di lei, ho capito che ho sbagliato. So che non puoi perdonarmi, ma ti chiedo di non odiare lei. Non se lo merita.-

Io- Jimin..... Non è colpa tua. I tuoi sentimenti hanno preso il sopravvento della tua coscienza.
Ora però aiutami a ammazzare questo bastardo schifoso.-

Lo guardai negli occhi e vi lessi al loro interno  rabbia e disgusto.
Gli sorrisi e insieme ai ragazzi ci unimmo in una lunga battaglia.

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