HAI FATTO LA TUA SCELTA

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POV JIMIN

Eravamo in giardino, e le stavo spiegando come allenarsi al meglio.

Io- Jisoo.... Mi spiace dirlo ma....devi scegliere.-

Jisoo- Scegliere? Cosa?-

Io- Devi decidere se essere debole. Le tue emozioni, influiranno nelle tue scelte. Ma per essere forte.... devi cancellare la tua umanità.  Devi fare in modo che le tue emozioni spariscano  da te. Non devi provare nulla. Le emozioni sono debolezza. E con la  debolezza non si arriva lontano. Noi stiamo affrontando una battaglia. E Jung... E il nemico.-

Jisoo- Non posso....-

Io- Si che puoi. Devi solo volerlo. Devi desiderarlo. Tuo fratello avrebbe voluto il meglio per te.-

Jisoo- Mio fratello?-

Io-...... Non spetta a me parlare.-

Jisoo- Invece si! Tu l'hai nominato, ti parli.-

Io- Aigo.  Va bene va bene. Vedi.... tu hai un fratello.... maggiore. Poco dopo la tua nascita.... lui scomparve. I tuoi genitori dopo la sua scomparsa..... morirono.  Dopo anni si seppe che fu rapito. Lui....-

Jisoo- E vivo?-

Io- Non si sa. Il suo potere era immenso, addirittura poteva riportare in vita i morti. Tuo fratello non avrebbe mai voluto la guerra, era dolce, calmo, gentile, affettuoso. Ti voleva un bene dell' anima. Purtroppo non si sa se è vivo o meno. Ma sinceramente penso che sia ancora rinchiuso da qualche parte.-

Jisoo- Come si chiama?-

Io- kim Yugyeom-

Jisoo- Perché non mi ricordo di lui? Perché? Perché non gli sono vicino? Perché sono una sorella così pessima? Cosa ho fatto in tutta la mia vita? Ho vissuto all' oscuro di tutto! Non sapevo nulla! NULLA!-

Io- Ti prego.... calmati.-

Continuava a piangere e urlare disperata. Finché dopo qualche minuto si calmò.

Il tempo passava, Jisoo passava ore intere a allenarsi con il suo potere. Io le facevo da guida. La piccola Haneul gattonava in casa.

POV JISOO

Finì  di allenarmi, così salì in camera. Presi la roba da ricambio e andai a farmi una doccia.
L'acqua scorreva fluida nel mio corpo stanco. Una finito mi cambiai e scesi in giardino. Dove c'era mi figlia che gattonava. Mi sedetti nel divanetto posto sotto la veranda. E in pochi minuti mi addormentai. Mi svegliai di scatto.  Iniziai ad avere paura,  dato che non vedevo Haneul da nessuna parte. Mi fiondai in casa alla ricerca di Haneul. Jimin appena mi vide preoccupata capì che cercavo mia figlia. Mi aiutò a cercarla, ma dentro casa non c'era traccia di lei.
Uscì in giardino e andai nel giardino secondario, dove una vista orribile mi si parò davanti.

Mi accasciai al suole e permisi alle lacrime di scorrere nelle mie guancie.  Iniziai a si ghiozzare.

C'era Jung con in mano mia figlia Haneul. Vidi Jung posare a terra il corpiccino di mia figlia. Mi guardò con un irritante ghigno stampato in volto.  Si volto e se ne andò. 
Iniziai a urlare. Mi avvicinai gattonando vicino a mia figlia per poi prenderla in braccio.
Solamente in quel momento notai che il suo vestitino bianco di velluto era macchiato di sangue. Vidi  il suo petto fermo.  Non respirava.
Iniziai a scuoterla sperando che si svegliasse.  Ma questo non accadde.

Io- HANEUL! TI PREGO! SVEGLIATI!-

Io- NON PUOI MORIRE!-

io- Ti prego.....T-ti..... P-prego.....Haneul!-

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