Capitolo 1

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-Dubu, è ora di svegliarsi-

Momo sussurrò all'orecchio di Dahyun, la quale però non accennava ad avere intenzione di aprire gli occhi.

In realtà aveva tutte le ragioni per essere stanca: erano andate a dormire davvero tardi quella notte. Beh, ogni volta che facevano un pigiama party, il tempo passava così velocemente che neanche se ne accorgevano, e non riuscivano mai ad addormentarsi presto.

Dahyun si voltò, ancora con gli occhi chiusi, e nascose la testa nell'incavo del collo della sua 'migliore amica'.

-Ancora cinque minuti. Ti prego- mormorò con voce rauca. Ah, come doveva fare con lei? E come poteva dirle di no?

Momo ora aveva la pelle d'oca, a causa del respiro dell'altra ragazza, che si infrangeva sul suo collo. Quel contatto troppo ravvicinato le aveva portato il cuore a battere troppo velocemente rispetto al normale.

Cercò di allontanarsi.

Ecco, così, prima la gamba sinistra... poi il braccio destro... più lentamente, e... no, così non va... aspetta forse se vado da quest'altra parte...

Dopo non si sa quanto tempo, riuscì a liberarsi per poi correre verso il bagno per prepararsi, nel modo più silenzioso possibile, così da non disturbare la ragazza che stava ancora dormendo beatamente nel letto della sua camera.

Appena arrivata a destinazione, face un respiro profondo. Non poteva farsi travolgere così dalle sue emozioni. Avevano dormito già tantissime volte insieme, nello stesso letto, abbracciate, e lei non aveva mai reagito in questo modo.

Ma ultimamente il suo cuore sembrava proprio non volerla ascoltare, quando stava con Dahyun. Le bastava vederla, ascoltare la sua voce o starle vicina, per non capire più niente.

Cosa le stava succedendo? Erano migliori amiche da sempre, e non si era mai sentita così a disagio con lei, come invece si sentiva in questi giorni.

Per esempio, non riusciva più a seguire i discorsi dell'amica: era troppo impegnata a fissare le sue labbra muoversi, i gesti delicati delle sue mani, la sua voce stupenda e l'enfasi con cui pronunciava alcune parole.

Eppure quante volte l'aveva vista e sentita parlare! Si conoscevano da più di quindici anni! E nonostante ciò, solo ultimamente aveva notato tutti questi piccoli particolari, i quali la portavano a pensare solo a quanto la sua amica fosse perfetta.

Forse era solo ammirazione. Forse no. Ma Momo non voleva assolutamente indagare per conoscere la verità.

Dopo aver finito di lavarsi, controllò l'orario sul suo cellulare.

07:30am

Erano in ritardo! Se non si fossero date una mossa, avrebbero sicuramente fatto tardi per le lezioni!

Senza neanche pensarci, si precipitò nel corridoio per andare a svegliare Dahyun. Quella ragazza era davvero un ghiro. Dovevano sbrigarsi.

Ma appena uscì dal bagno, si scontrò con qualcosa. O meglio con qualcuno.

L'impatto fu talmente forte che l'altra persona cadde a terra.

-Momoring!- esclamò Dahyun, seduta per terra, mentre si massaggiava il braccio.

-Dubu! Oddio, tutto bene? Ti sei fatta male?-

Momo allungò il braccio verso la ragazza stesa per terra per aiutarla ad alzarsi. Quando quest'ultima alzò lo sguardo, la giapponese credette di aver perso un battito. Forse due.

Fu solo un attimo, ma a lei sembrarono ore.
I loro occhi si incrociarono e Momo rimase incantata dai lineamenti delicati della sua amica. Insomma, come poteva trovare così attraente anche un semplice naso?

I suoi occhi sono così belli, e i suoi capelli spettinati, e...

Quel momento fu interrotto da uno schiaffo scherzoso di Dahyun sul braccio di Momo.

-Unnie, smettila di guardarmi così!- alzò un sopracciglio -sto bene! Ah, che bella la tua faccia preoccupata- ridacchiò la coreana, che dopo aver accarezzato amichevolmente la spalla dell'amica, si chiuse in bagno.

Momo era rimasta incantata a fissare il corridoio vuoto di casa sua. Cosa era appena successo? Era rimasta a guardare la sua migliore amica come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto.

La sua migliore amica.

Perchè? Cosa le stava succedendo? Di solito avrebbe riso in una situazione del genere, e invece si era ritrovata a contemplare la bellezza della coreana.

Questa situazione non le piaceva. Per niente. Non riusciva neanche a capire il perché di tutto ciò.

-Momoring! Forza, sei sempre la solita ritardataria, muoviti o faremo tardi!- esclamò Dahyun, dal bagno.

Momo si risvegliò dai suoi pensieri e iniziò a bussare alla porta del bagno.

-Io sarei la ritardataria? Eh?- ridacchiò la giapponese -Se non esci dal bagno entro tre secondi me ne vado senza di te! Non credo che l'autista del bus abbia voglia di aspettarci-

Dopodiché corse verso la sua camera da letto per vestirsi e prepararsi. Adesso non aveva tempo per pensare a cosa le stesse accadendo. Ma sicuramente non era nulla di cui preoccuparsi, tutto sarebbe tornato alla normalità, al più presto possibile.

O almeno, così Momo pensava.

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Every day, in a movie
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