-Allora ho appena parcheggiato di fronte casa tua. Ti aspetto!-
-Okay, okay. Ora scendo.- mormorò Dahyun, prima di staccare la chiamata.
Si guardò allo specchio, prima di raccomandare un'ultima volta a se stessa di divertirsi e di non pensare ad altro.Aveva finalmente accettato di uscire con Jackson.
Il ragazzo era stato estremamente contento di aver ricevuto una risposta affermativa al suo ennesimo invito fatto alla ragazza.
Sarebbero usciti solo loro due quella sera.
Era passato a prenderla con l'auto e aveva intenzione di portarla al cinema.
Era davvero entusiasta.Anche Dahyun era felice. Beh, in realtà, non proprio come Jackson, ma era lo stesso felice di uscire con lui. Davvero.
O almeno, questo era quello che si stava ripetendo da quando aveva detto di sì a quell'uscita.Jackson era simpatico e anche un bel ragazzo, ed era contenta di averlo conosciuto. Ma non voleva niente più che una semplice amicizia da lui.
Il suo cuore, purtroppo, era già stato occupato da un'altra persona. Occupato e distrutto da un'altra persona.Dopo la conversazione con Sana, aveva finalmente trovato il coraggio per parlare con Momo dei suoi sentimenti e di quanto fosse dispiaciuta per come si era comportata.
Le avrebbe chiesto di parlare a mensa. Così la giapponese non avrebbe potuto evitarla come aveva cercato di fare per tutta la mattinata, dato che si sarebbe dovuta sedere al tavolo con lei e le loro amiche.Così si era seduta, con il vassoio davanti a lei, ma senza toccare cibo. Certo, aveva trovato il coraggio, ma questo non significava che non fosse in ansia. Infatti, continuava a guardarsi intorno in cerca del volto della ragazza che stava aspettando con impazienza.
E finalmente l'aveva trovato.
Ma appena lo vide, ecco che si fece spazio dentro di lei una sensazione di gelosia mista a delusione.Momo era seduta ad un altro tavolo, con un'altra ragazza che non aveva mai visto prima d'ora, e stavano parlando e ridendo insieme. Sembravano davvero felici.
E ora da dove spuntava fuori quella ragazza? Chi era? Perché stava seduta da sola con la sua Momo?
Ma dopo una settimana, ancora non era riuscita a rispondere a queste domande.Però ora sapeva il perché Momo si fosse tanto arrabbiata quando l'aveva vista in quel bar con Jackson.
Fa male. Fa davvero male vedere la persona, alla quale daresti tutta te stessa, sorridere ad un altro.Aveva detto a se stessa che si meritava tutto questo, di essere ignorata dalla ragazza.
Ma non voleva che l'altra la dimenticasse e, soprattutto, così in fretta. E invece era proprio quello che era successo.
Era davvero così semplice da dimenticare? Forse lei non era così importante per Momo, come invece Momo lo era per lei.Ora la sua amica era andata avanti, aveva trovato un'altra persona che la faceva stare bene. O almeno lei pensava fosse così, dato che ormai ogni volta che le vedeva stavano insieme.
Loro due. Insieme. Da sole.
Mentre lei rischiava letteralmente di scoppiare dalla gelosia e dal rimpianto.
Se quel giorno non si fosse spostata, se si fosse lasciata andare, sarebbe stata lei al posto di quella ragazza, che non aveva neanche una minima idea di quanto fosse fortunata!Così, in quei giorni, si era di nuovo chiusa in camera. Aveva pianto, di nuovo. Sembrava che questa fosse l'unica cosa che fosse brava a fare.
Ma sapeva di non poter continuare così. Come Momo era andata avanti, anche lei, per quanto non volesse, doveva farlo.
Ma come, se in ogni momento la sua mente riusciva solo a pensare a lei?A quando erano ancora migliori amiche. A quando erano felici. A quando aveva capito di essere innamorata. A quando avevano litigato. A quando era scappata via mentre la stava per baciare. A quando l'aveva vista con un'altra.
Era successo tutto così in fretta, così all'improvviso.
E ora il suo cervello aveva iniziato a prendersi gioco del suo cuore, divertendosi a ricordargli i motivi della sua sofferenza.Per questo aveva accettato di uscire con Jackson. Per andare avanti, per distrarsi, per cercare di non pensare a lei.
Ma ora che si guardava a quello specchio, non era più sicura che il suo piano avrebbe funzionato.La sua immagine riflessa raffigurava una persona triste che pretendeva di sembrare l'esatto contrario. Sperava solo che il ragazzo, che stava ancora lì fuori ad aspettarla, non l'avesse notato.
Scese le scale, salutò i suoi genitori frettolosamente e uscì di casa, trovando la macchina di Jackson proprio davanti a lei.
-Hey! Ci hai messo un po' ad arrivare.- Jackson ridacchiò, appena Dahyun salì nell'auto, sedendosi accanto a lui.
-Oh si scusami, non volevo farti aspettare così tanto!- replicò lei, sbattendo lo sportello mentre il ragazzo metteva in moto il veicolo.
-Non ti preoccupare, l'importante è che finalmente sono riuscito a farti uscire da quella stanza. Vedrai che ci divertiremo.- rispose Jackson sorridendo, ma mantenendo il suo sguardo fisso sulla strada.
Dahyun ricambiò il suo sorriso, voltandosi verso il finestrino.Era davvero un ragazzo dolce.
Nonostante avesse inventato più volte delle scuse per non uscire con lui, Jackson aveva continuato a chiederglielo.
Non aveva lasciato perdere, non si era allontanato.
E lei era rimasta molto colpita dal suo comportamento: doveva essere davvero importante per lui.Forse era questo quello di cui aveva bisogno per togliersela dalla mente.
Forse Jackson era la soluzione.
Forse sarebbe riuscita a dimenticarla.O forse no.
~~~~~~~~~~~~~~~
Um- I really want to know how it feels
STAI LEGGENDO
Default Title || Dahmo
Fanfiction"Ma ultimamente il suo cuore sembrava proprio non volerla ascoltare, quando stava con Dahyun. Le bastava vederla, ascoltare la sua voce o starle vicina, per non capire più niente." "Come poteva pretendere di fermare i suoi sentimenti, se non era nea...