Capitolo 9

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Dopo l'ennesima volta che aveva suonato il campanello, Dahyun aveva quasi perso le speranze.
Sapeva che la sua amica fosse a casa, ma a quanto pare non aveva nessuna intenzione di aprire la porta.

Si morse il labbro inferiore e si voltò, pronta per incamminarsi di nuovo verso casa sua.
Ma proprio quando stava per scendere il primo gradino delle scale del porticato, sentì il rumore della maniglia che veniva girata e poi quella voce che tanto le mancava.

-Dahyun- sussurrò Momo, mentre guardava la sua amica voltarsi sorpresa.
Aveva esitato per troppo tempo, prima di trovare il coraggio di aprire la porta, e quasi era sorpresa dal vederla ancora lì.
Pensava se ne fosse già andata.

La ragazza più piccola tornò immediatamente dove aveva aspettato fino a quel momento, mantenendo lo sguardo basso.

Per tutto il tempo che aveva atteso lì fuori, si era sentita sicura di sé.
Aveva preparato un discorso, riguardante la loro amicizia, pieno di significato e ben elaborato.

Invano, dato che, appena aveva visto la più grande, tutto il coraggio era praticamente corso il più lontano possibile da lei.
Si era ritrovata senza parole, senza sapere cosa fare, e quasi si vergognava, sotto lo sguardo confuso dell'altra.

I loro occhi si incrociarono solo per un secondo, ma a Momo bastò per vedere le occhiaie che li contornavano.
Dahyun sembrava davvero distrutta. Ma chissà se si notava che anche lei lo era.
Possibile che la sua idea di allontanarsi per un po', avesse solo peggiorato la situazione?

-Perché sei qui?-
In realtà Momo avrebbe preferito chiedere altro, ma la sua incertezza le permise solo di porre la domanda più scontata e banale di tutte.

Dahyun alzò la testa, che fino a quel momento aveva tenuto bassa.
Andiamo! Dov'era finita la sua confidenza? Quella ragazza era in grado di abbattere tutte le sue barriere, senza neanche impegnarsi.

-Io... sono passata... ho pensato...- cominciò a dire parole abbastanza sconnesse tra di loro.
Dai, almeno era un inizio.

-Posso entrare? Dobbiamo parlare urgentemente e non mi sembra il caso di farlo qui.- finalmente riuscì ad acquistare un po' di sicurezza.

La ragazza giapponese annuì, prima di spostarsi, per fare entrare l'altra, e recarsi in camera da letto.
Appena entrarono nella stanza, si sedettero sul letto.
Entrambe erano abbastanza preoccupate, ma cercavano di non mostrarlo.

-Allora, di cosa dovremmo parlare?- Momo interruppe il silenzio imbarazzante che si era creato.
Anche se, in realtà, sapeva benissimo perché la sua amica fosse lì.

-Uhm si... perché in questi giorni ho l'impressione che tu stia cercando di ignorarmi?- cominciò Dahyun, mentre la sua voce diventava man mano più decisa.

-Ignorarti?- chiese l'altra, facendo finta di essere confusa -Non ti sto assolutamente ignorando. Perché pensi-

-Ti prego, non fare finta di niente!- la interruppe Dahyun, leggermente stanca di quella situazione.
-Tu mi stai ignorando.- scandì bene la frase, parola per parola -E io non riesco a capire il perché! Davvero ti sei arrabbiata così tanto per il fatto di Jackson? Ti ho già detto che, se avessi saputo che sarebbe successo tutto questo, te l'avrei detto molto prima.- si fermò un attimo per vedere se l'altra ragazza avesse qualcosa da aggiungere. Ma, dato che Momo non sembrava avere alcuna intenzione di intervenire, continuò il suo discorso.

-Non so, forse puoi aver pensato che non ho fiducia in te, ma non è assolutamente così! Tu sei la persona più importante della mia vita.- sospirò, guardando la sua amica dritta negli occhi.
Era difficile non dire tutta la verità.

-Mi dispiace se ti ho offeso, mi dispiace se ti sei sentita messa da parte, mi dispiace se ti ho mentito. Ma per piacere, non evitarmi. Non puoi allontanarti così, dopo tutti questi anni che ci conosciamo. Io ho bisogno di te. Mi manca ridere, scherzare, parlare e anche solo trascorrere del tempo con te. Mi manchi, Unnie. Mi manca la mia migliore amica.-

Dahyun concluse il suo discorso.
Da una parte si sentiva più sollevata per aver detto finalmente tutto quello che le voleva dire. O meglio, quasi tutto.
Mentre dall'altra, era davvero in ansia: la ragazza più grande stava con lo sguardo basso, e non riusciva a capire a cosa stesse pensando.

-È proprio questo il problema.- sussurrò Momo, a voce troppo bassa per essere sentita.

-Come?- chiese la più piccola, che non era riuscita a sentire.

-Ho detto che è proprio questo il problema.- adesso aveva alzato la voce, e si era anche alzata in piedi, seguita subito dopo dall'altra.

-Non capisco che intendi. Siamo migliori amiche, è normale stare-

-Basta dirlo! Noi non siamo migliori amiche e forse non lo siamo mai state!- urlò Momo, per poi sospirare, cercando di calmarsi.

-Momo- farfugliò Dahyun, confusa da quell'affermazione
-Io... io... non capisco- continuò con voce spezzata, incrociando il suo sguardo con quello indecifrabile della ragazza.

-Forse non sarei dovuta venire qui, sei ancora arrabbiata e non sai cosa stai dicendo, parleremo quando ti sarai calmata.- affermò Dahyun, con voce incerta, mentre indietreggiava verso porta della camera.

Ma Momo la raggiunse in fretta, portando la ragazza più piccola ad indietreggiare, finché non arrivò con le spalle al muro.
Dove aveva trovato tutto quel coraggio? Non lo sapeva.

La ragazza più grande si avvicinò sempre di più, portando le sue labbra sempre più vicine a quelle di Dahyun, che la guardava sorpresa e confusa.
Entrambe riuscivano a sentire i battiti accelerati dei loro cuori.

-So cosa sto dicendo. Noi non siamo migliori amiche.-

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Better than any movie or drama
The greatest love will come

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