Capitolo 2

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Le chiavi! Dove potevano essere?Momo era fuori dalla porta di casa sua da ormai mezz'ora, ma delle chiavi di casa nessuna traccia.

Possibile che stamattina le avesse dimenticate in camera? In effetti, a causa della lentezza di Dahyun, avevano fatto giusto in tempo a prendere il bus prima che potessero restare a piedi.

E così si ritrovò chiusa fuori casa: i suoi genitori erano a lavoro e sicuramente non potevano raggiungerla solamente per aprirle la porta.

Rassegnata, si sedette sulle scale del porticato che precedeva casa sua. Non poteva rimanere lì fino a sera, non avrebbe potuto studiare o fare qualunque altra cosa.

In più il suo cellulare si stava scaricando, dato che lo stava usando per ascoltare la musica.

Le note di What is love? continuavano a ripetersi nei suoi auricolari da quando era salita sul bus.

Smise di preoccuparsi e cercò di rilassarsi. Ma ascoltando il testo della canzone, si ritrovò a pensare a un problema ancora più grande.

Le venne subito in mente Dahyun. E se si stesse innamorando di lei? E se in realtà lo era sempre stata e solo ora ne stava venendo a conoscenza?

Si tolse velocemente le cuffiette e chiuse l'applicazione della musica. Perché si stava scaricando il telefono, ovvio.

Non perché non voleva assolutamente pensare a quello che le stava succedendo.

Quindi si alzò e, dato che non aveva nessuna intenzione di rimanere lì fuori da sola, decise di incamminarsi verso il parco.

Arrivata a destinazione si sistemò su una panchina, all'ombra, abbastanza isolata rispetto alle altre.

Aprì il suo zaino e prese il libro di storia: almeno avrebbe utilizzato tutto questo tempo per fare qualcosa di produttivo.

Ma proprio quando stava per iniziare a leggere il primo rigo dell'interessantissimo paragrafo, il suo telefono squillò.
Si affrettò a rispondere.

-Momoring!-

Ecco, l'inconfondibile voce di Dahyun.

-Dahyuni! Dimmi tutto-

-Volevo solo sapere cosa stessi facendo. Sono sola a casa e mi sto annoiando. Sai, il muro della mia stanza non è di molte parole oggi- rispose con un finto tono serio, finendo la sua esclamazione con uno sbuffo.

Momo ridacchiò, divertita dall'invito indiretto dell'amica. Ma decise di reggerle il gioco.

-Ah davvero? Beh dai, già è tanto che ti sopporti tutti i giorni... Come lo capisco!-

-Oh Unnie! Non è vero, lo sai perfettamente anche tu che sono simpaticissima.- replicò Dahyun, facendo finta di essere offesa
-E ammettilo che non vedi l'ora di venire qui e passare un po' di tempo con me- aggiunse subito dopo, con tono persuasivo.

Perché la trovava così adorabile quando si comportava così?
Perché era così tenera da non poterle dire di no?
Perché voleva correre da lei solo per abbracciarla e non lasciarla più?

Perché era la sua migliore amica, giusto? Perché è normale trovare irresistibile la propria migliore amica, anche attraverso un telefono, giusto?

-Momoring, sei ancora lì? Mi stai ignorando? Dai, non dirmi che sono così antipatica da non meritare neanche una risposta-

La voce di Dahyun fece ritornare Momo alla realtà.
Si era persa nei suoi pensieri, di nuovo!
Si sbrigò a darle una risposta.

-Scusami Dubu, stavo riflettendo sui tantissimi impegni che ho questo pomeriggio. Ma credo che verrò, dal momento che, non avendo le chiavi, sono rimasta fuori casa, e-

Il discorso di Momo fu interrotto dalla forte risata di Dahyun.

-No, non ci credo!- esclamò, tra le risate, mentre cercava di riprendere aria -Sei sempre la solita sbadata! Come si fa a dimenticare le chiavi a casa?- continuò poi, con tono divertito.

-Non ridere delle disgrazie altrui!- rispose Momo, cercando di essere seria.

Ma fallì miseramente: la risata genuina della coreana le aveva fatto comparire un enorme sorriso sul suo volto. Pensava che quel suono fosse il più bello che avesse mai sentito.

-Va bene, va bene, la smetto- rispose la più piccola, sopprimendo una risata -Però tu sbrigati a venire, ho bisogno della tua compagnia. Vuoi che ti spieghi dove abito? Sai, nel caso ti fossi dimenticata anche questo-

-Wow, sei davvero simpatica- Momo cercò di rimanere seria, ma finì per ridacchiare anche lei alla battuta squallida dell'amica
-Comunque sto arrivando Dubu, ci vediamo tra cinque minuti-

-A presto, Unnie- rispose Dahyun, prima che la ragazza più grande staccasse la chiamata.

Momo posò il libro di storia nel suo zaino, ora aveva qualcosa di più importante da fare: avrebbe studiato un altro giorno.

Mise lo zaino dietro alle spalle e iniziò ad incamminarsi spensierata verso la casa dell'amica.

Ormai sul suo volto c'era un enorme sorriso, che non accennava a spegnersi.

Tutta colpa di Dahyun.

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How it could be as sweet as candy?
How it's like flying in the sky?

Default Title || DahmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora