Capitolo 17

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Nella stanza c'era un silenzio imbarazzante, pieno di tensione. In quel momento Momo avrebbe voluto essere dappertutto tranne che lì. Non sapeva cosa aspettarsi dalla ragazza, che stava ancora seduta in silenzio con la testa bassa.

-Uhm... Dahyun... tutto bene?- ma appena finì di parlare, si sentì mancare il respiro. L'altra aveva appena alzato la testa, rivelando il suo volto coperto di lacrime. Lo sguardo fisso nel suo, vuoto e indecifrabile.

-Davvero?- sussurrò così piano, ma Momo riuscì a sentirla -Solo adesso ti viene in mente di chiedermi se sto bene? Ti sembra che io stia bene? Ho davvero la faccia di una persona che sta bene?- continuò alzando il tono, con voce piena di rabbia, delusione, stanchezza.

Momo sussultò sentendo l'altra alzare la voce. Non lo aveva mai fatto, almeno non con lei. Era la prima volta che vedeva la sua dolce Dahyun in questo stato, ed era tutta colpa sua.
Rabbrividì, non riuscendo a dire neanche una parola.

-Come posso stare bene, se la persona, che credevo non mi avrebbe mai abbandonato, ha deciso di escludermi dalla sua vita?- ora la sua voce era spezzata, non riusciva più a trattenere neanche i singhiozzi.

-Tu... Tu non mi hai dato neanche la possibilità di spiegare. Sei giunta a conclusioni affrettate, senza neanche tenere conto della mia opinione! Hai creato da sola questa situazione, che poteva essere benissimo evitata. Adesso non ti interessa più neanche quello che penso?- continuò, senza dare modo all'altra di intervenire.

Ecco, Momo lo sapeva, Dahyun era arrabbiata con lei perché aveva provato a baciarla, perché aveva detto che non erano mai state migliori amiche, senza neanche sapere cosa avesse potuto pensare l'altra. Non avrebbe mai dovuto farlo.

-Sono c-così facile da d-dimenticare?- balbettò l'altra -Non ti manco neanche un poco? Stai meglio senza di me? Perché a me sembra che per te non sia cambiato niente. Tu non stai male? È come se non fosse successo niente per te?- ormai non si riusciva più a fermare. Si era anche alzata in piedi, raggiungendo Momo, la quale continuava a guardarla con gli occhi spalancati.

Quindi, era arrabbiata anche perché si era allontanata da lei. Ma davvero Dahyun pensava che non stesse soffrendo? Che per lei non fosse difficile? Che l'avesse già dimenticata?
Voleva davvero intervenire per smentire tutto, ma era come pietrificata.

-Tu... non solo hai deciso di ignorarmi, ma dopo un giorno, un solo giorno, già stavi con un'altra persona. Già mi avevi rimpiazzata, dopo neanche un giorno. Ti ho visto sorridere con lei, baciarla, come se non fosse successo niente. Ora sei già felice con un'altra persona? Forse è meglio di me? Io non sono più niente per te?-

Perché sembrava gelosa?

Dahyun si era avvicinata sempre di più alla più grande. Quest'ultima aveva continuato ad indietreggiare, finché non si era ritrovata con le spalle al muro e la sua amica pericolosamente vicina. Troppo vicina.

Momo era completamente confusa.
Cosa stava facendo? Cosa stava succedendo? Perché era così vicina? Le vennero in mente dei flashback della loro ultima discussione. Ma adesso i ruoli erano invertiti: quella incastrata era lei.

-Dimmi un po', anche quando stai con lei, il tuo cuore inizia a battere così velocemente?- chiese con più calma Dahyun, poggiando la mano destra sul petto dell'altra, per sentire i suoi battiti accelerati. Anche il suo cuore stava impazzendo.

Momo si sentì improvvisamente più debole. Era confusa e scioccata dal comportamento dell'altra. Non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo. Incrociò il suo sguardo confuso con quello intenso dell'altra. Ora la guardava più dolcemente.

-Momo- sussurrò Dahyun, avvicinando il suo volto a quello dell'altra. Si alzò leggermente sulle punte, per la loro differenza di altezza, avvicinandosi sempre di più.
Spostò il suo sguardo su quella bocca tanto desiderata della ragazza. Socchiuse gli occhi, sentendo il suo cuore uscirle letteralmente dal petto.

Momo aveva ancora gli occhi spalancati, ma li chiuse appena sentì le loro labbra sfiorarsi leggermente. Un tocco così leggero, che portò entrambe a rabbrividire.

Finalmente annullarono completamente la distanza che c'era tra di loro, facendo scontrare le loro bocche.
Un bacio disperato, desiderato, che racchiudeva tutto quello che non avevano mai avuto il coraggio di dirsi.

Si staccarono, ma solo per un secondo, per poi ritornare a completarsi. Perché le loro labbra sembravano essere state create per stare insieme, mentre si accarezzavano l'una con l'altra.

Questa volta erano più sicure. Entrambe si sciolsero a quel nuovo contatto.
Ora il bacio era più tenero, meno disperato, più tranquillo, meno frettoloso. Riuscivano a sentire i loro cuori battere in sincronia.

Momo sentì il tocco delicato della mano di Dahyun, che aveva appena afferrato quella della più grande, portandola sul suo fianco.
Allora la giapponese afferrò la sua vita con entrambe la mani, iniziando ad accarezzarla dolcemente da sotto la maglia, sentendo la pelle della coreana ricoprirsi di brividi.

La più piccola invece portò  le sue mani tra i capelli dell'altra, spostandoglieli con delicatezza.
Adesso anche le loro lingue avevano iniziato a sfiorarsi gentilmente.

E si dimenticarono del resto. Si dimenticarono dei loro problemi, della discussione di poco prima, di tutto e di tutti.
L'unica cosa a cui riuscivano a pensare, era a quanto stessero bene in quel momento, a quanto fossero felici. Insieme.

Si staccarono solo quando ormai avevano entrambe bisogno di prendere aria.

I loro occhi si incontrarono.
Ormai la rabbia, le incertezze, le insicurezze, sembravano essere tutte sparite con quel bacio.

Si sorrisero. Uno di quei sorrisi che non si scambiavano da tempo.
E si abbracciarono, forte. Come non facevano da tempo.

Ma ora era tutto diverso.

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How it keeps you smiling all day?
How the whole world turns beautiful?

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