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eravamo al secondo intervallo, le ore stavamo passando abbastanza in fretta ed io e mei eravamo davanti ai nostri armadietti a parlare quando una ragazza mi gira verso di lei.
"ascolta carina se sei venuta qui per i gunnarsen stai alla larga okay"
mi disse con tono arrogante, per poi andarsene.
in realtà non era la prima ragazza che veniva a dirmelo, ne erano già passate una ventina dicendomi tutte la stessa cosa.
"manco fossero patrimonio dell'umanità questi due ragazzi, dico io"
dissi sbuffando e mei si mise a ridere.
dopo qualche minuto si avvicinarono due ragazzi.
"ciao mei, ciao francesca, io sono martinus quello di questa mattina che stava morendo di fame, piacere di conoscerti"
mi disse con un enorme sorriso porgendomi la mano.
"ah siiii, mi ricordo ahahah, non so se posso toccarti però, sono passate una ventina di ragazze a dirmi che devo starvi lontana e non voglio rischiare la vita mettendomi contro una banda di ragazze gelose"
dissi e loro tre si misero a ridere, anche se non capivo il perché, stavo dicendo solo la verità.
"piacere io sono Bryan"
disse il ragazzo vicino a lui porgendomi la mano.
gli diedi il cinque e poi il pugno, rimase sorpreso dalla mia azione però poi sorrise e salutò mei.
"ragazze eravamo venuti a chiedervi se volevate mangiare con noi, così ci conosciamo meglio, che ne dite?"
"certo, ci farebbe molto piacere, però adesso dobbiamo andare ci vediamo dopo in mensa ragazzi"
mei mi prese di nuovo per mano e si mise nuovamente a correre.

non capisco perché corra sempre, mi sta facendo perdere un polmone. secondo me vive con la perenne paura di arrivare in ritardo.

passarono due ore e c'era pausa pranzo.
mei mi aveva spiegato dove dovevo andare per arrivare in mensa, perché lei doveva fare delle cose e poi mi avrebbe raggiunto direttamente lì, però non ero sicura di aver capito proprio tutto.
ero al mio armadietto quando qualcuno mi arrivò da dietro facendomi sobbalzare.
mi girai ed era martinus.
"se avevi intenzione di farmi venire un infarto, ci sei riuscito"
dissi chiudendo l'armadietto e lui rise chiedendomi scusa.
"beh allora mei ti ha abbandonata?"
"nono, doveva fare delle cose e poi ci saremmo viste dopo in mensa, solo che io mi sono persa a metà spiegazione perciò non ho idea di dove dobbiamo andare."
"ah perfetto, ti accompagno io, tanto bryan arriva dopo, così iniziamo a prendere i posti"
"certo, comunque grazie mille, sei la mia salvezza"
"eheheh lo so, lo so"
"poco modesto il ragazzo"
"no ahahah, scherzo dai, andiamo"
disse iniziando a camminare.

arrivati in mensa, lui prese un vassoio e iniziò a fare la fila, io gli stavo vicino però non presi niente.
non mi andava di mangiare.
"tu non prendi niente?"
mi chiese dubbioso
"nono grazie, sto bene così"
"dai su hai bisogno di mangiareeee, prendi qualcosa"
"nah, non ti preoccupare, sul serio"
mi sorrise e annuì.

nooo oddio ci sono le fragole, sono il mio frutto preferito, però non posso chiedergli di prendermele perciò adesso sto zitta.

come frutta prese le fragole, sembrava mi avesse letto nel pensiero, fatto sta che appena seduti a tavola prese le fragole e me le mise davanti.
"che fai?"
chiesi perplessa
"ho visto come le guardavi, dai su mangia, sono tue."
"sappi che ti sto amando sempre di più"
dissi ridendo e mettendo una fragola in bocca.

finalmente arrivarono anche mei e bryan e così iniziammo a mangiare e a parlare di cose varie.

mi diverto con loro, sto bene e mi fanno sorridere. sono delle persone veramente fantastiche. dopo neanche un giorno mi sto già affezionando e forse non è una bella cosa, però non m'importa voglio godermi questo momento senza pensare ad altro.

ma ovviamente qualcuno doveva per forza rovinare questo momento.

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proverò ad aggiornare ogni giorno però non vi assicuro niente.
farò il possibile, promesso.

Remind Me to Forget ~Marcus Gunnarsen~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora