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ma per adesso basto..."
Continuava a non guardarmi, teneva la testa giù e non parlava, continuava a piangere. Ci fu un momento di silenzio e poi
"Però adesso ci starebbe un bel gelato"
dissi senza pensare, ma almeno mi guardò.
"Si che ne dici se scendiamo da qua e noi due andiamo a prenderci un bel gelato?"
"È-è da t-tanto che n-non mangio u-un gelato, o-oramai non so p-più che gusto h-ha"
"Beh non si può descrivere è gelato, però adesso vieni qui a sederti vicino a me dai"
Si avvicinò piano piano e si sedette vicino a me.
L'abbracciai.
Non sono il tipo di persona che abbraccia la gente, però lei ne aveva bisogno.
Ci alzammo e ci dirigemmo verso l'ascensore, senza nemmeno degnare di uno sguardo i poliziotti che erano rimasti a bocca aperta.

In ascensore scesero con noi anche due poliziotti, che misero una coperta intorno a lei per poi non spiccicare una parola, era un pochino imbarazzante.
E per muovere un po' la situazione, iniziai a fare la stupida e non finivano più di ridere, quando arrivammo al piano terra, tutti i presenti ci guardarono strano però noi scoppiammo a ridere.
Arrivarono immediatamente i genitori della ragazza e mi ringraziarono.
"Grazie mille di tutto quello che hai fatto per nostra figlia te ne siamo grati, ciao e grazie ancora."
volevano portarla via subito.
"No aspettate, io e lei dobbiamo mangiare un gelato."
Lei mi guardò con un sorriso enorme sulla bocca e implorò i genitori.
"Va bene però prima devono controllarla"
"Certo vi aspetto fuori"
Dissi per poi uscire.

Appena uscita venni assalita
"Ragazzi sto bene, non ho fatto nulla e chiudete quella bocca manco aveste visto gesù"
si misero a ridere per poi tornare seri.
Mi abbracciarono tutti tranne Mac che era davanti a me.
Mi guardò un attimo e poi mi chiese
"Non ti saresti buttata con lei vero?"
Mi avvicinai e gli misi una mano sulla spalla
"Mac, la risposta la sai benissimo e mi dispiace"
dissi per poi abbracciarlo.

La famiglia Gunnarsen andò in hotel, mentre io e i miei genitori andammo a prendere il gelato  con Serena.
Avevo scoperto un sacco di cose su di lei e avrei continuato a sentirla.
Andammo in hotel e io ero in camera con i gemelli ed Emma.
Ero distrutta, era stata una giornata impegnativa però non sarei riuscita a dormire comunque.
Emma si era addormentata e i genitori erano appena passato per darci la buonanotte.
Io dovevo dormire senza bende per far asciugare le ferite però c'erano Mac e Tinus e non avevo intenzione di togliermi la felpa.
"Fra tu dormi con la felpa?"
mi chiese Tinus guardandomi
"Ehm no, però non mi va di toglierla"
"Vieni qui"
disse lasciandomi uno spazio in mezzo a lui e Marcus.
"Si?"
dissi sedendomi
"Togli la felpa"
"No, non posso, non ho le bende"
a quelle parole Mac spense il telefono e si girò verso di noi.
"Fra, puoi fidarti di noi, non succederà nulla"
"Mac no, nessuno ha mai visto le mie braccia e poi vi farei schifo"
"Ma per favore, tu ? farci schifo? mai."
Abbassai la testa.
"Coraggio"
Iniziai a toglierla pian piano per poi posarla sul letto e mettere le braccia in modo tale da non far vedere nulla, però Mac me le prese le mise piano, dritte verso di lui.
"Okay, non dite niente. So di aver sbagliato , che non avrei dovuto farlo e tutto il resto, infatti non vi chiedo di capirmi, vi chiedo solo di non abbandonarmi.
L'hanno già fatto troppe persone."
dissi pian piano facendo per alzarmi, ma Mac non mi lasciò continuava a guardare le mie braccia e poi alzò la testa.
Era la prima volta che non capivo cosa pensasse in qual momento, era un mix tra dispiacere, disprezzo e rabbia.
Non disse niente, lasciò la presa e mi abbracciò.
Ero in braccio a lui che mi abbracciava e in quel momento mi sentii protetta, era da tanto che non mi capitava.
Dopo poco penso di essermi addormentata, perché mi svegliai nel letto accanto ad Emma.
Non riuscivo a dormire, come ogni singola notte, quindi decisi di prendere una boccata d'aria, ma appena stavo per uscire qualcuno mi mise una mano sulla spalla.
Mi girai di scatto e vidi Mac mezzo addormentato.
"Dove stai andando?"
"Non riesco a dormire, esco a prendere una boccata d'aria"
"Nah, vieni con me"
"Mac dai, non preoccuparti, torna a dormire"
Mi prese per mano e mi trascinò nel letto.
Mi mise sotto le coperte e poi si sdraiò accanto a me.

Che carino, secondo me gli ho fatto pena però mi piace quando mi tratta così, mi fa sentire speciale.

Mi addormentai abbracciata a lui.
La mattina fui svegliata da Emma che salva sul letto.
"Sveglia, svegliaaaa, Francy dobbiamo andare a fare colazione"
"Buongiorno piccola"
"buongiorno"
disse ridendo, l'abbracciai e andai a vestirmi.
I ragazzi non c'erano, forse erano già scesi, vabbè, finii di prepararmi e scesi insieme ad Emma in sala per fare colazione.
Erano tutti seduti a tavola e quando arrivammo ci fu un Buongiorno generale.
Ricambiai con un sorriso ed andai a sedermi.
Finimmo di fare colazione e salimmo in macchina, mentre i miei genitori andarono a fare un giro a piedi.

La giornata passò abbastanza in fretta, con i ragazzi sapevo sempre cosa fare e non mi annoiavo mai, le loro giornate erano abbastanza impegnative.
L'unica cosa strana è che non avevo visto i miei genitori per tutto il giorno, però non mi feci tanto problemi.
Stavamo tornando in hotel, quando alla radio sentimmo parlare di un incidente.
" Ricoverate due persone in un incidente ad Oslo, marito e moglie stavamo passeggiando quando un camion, non vedendole, le ha travolte. Sono in condizioni gravi non si sa se riusciranno a sopravvivere. 
Vi aggiorneremo sui fatti più tardi."

Solo dopo qualche minuto realizzai...

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buongiornoooo, come state?
spero bene, ho fatto un po' di casino con la storia, non sapevo se continuare o cancellarla. 🙈
Coooomunquee, eccomi qui.
se vi è piaciuto lasciate una stellina 🌟
grazie 💓

Remind Me to Forget ~Marcus Gunnarsen~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora