Harry si girò verso di me: <<Sei una puttana Alexa.Sei una puttana,sei così facile>>. Stavolta non iniziai a piangere,al contrario la rabbia prese il controllo,gli occhi divennero color nero, era come se un demone si stesse impadronendo del mio corpo. Mi sentivo strana,come se stesse avvenendo una trasformazione,ma non ci feci più di tanto caso. Ero assolta dai pensieri,vidi la mia vita scorrere velocemente,tutte quelle delusioni,sofferenze,le paure provate e la tristezza,come se ci avessi convissuto da sempre.Non avevo ricordi felici,non avevo nessuno dalla mia parte,niente mi soddisfava,niente. La rabbia divenne padrona di me e io non glielo impedì,stavolta sarebbe stato diverso,mi sarei ribellata e se era il caso avrei ucciso tutti. Spalancai le mascelle e ruggì così forte,che il lampadario della sala cadde a terra,rompendosi in mille pezzi. Osservai Harry,volevo fargli capire se si sentiva ancora il "capo"della situazione. Non so come era possibile,ma pensai a l'unica cosa che avrebbe ucciso un vampiro,dei paletti di legno e proprio nell'istante in cui lo pensai ne apparvero 5 sopra la mia testa e con la forza del pensiero ordinai loro di attaccarlo. Con successo li schivò,finché un paletto ormai a poca distanza,stava per trafiggergli il cuore,ma Justin si mise in mezzo. Le pupille dei miei occhi si dilatarono completamente,calmai la mia furia e fermai quel picchetto in tempo. Allargai le mie enormi ali,distrussi il tetto del castello e scappai. Volai verso il bosco,ripresi fiato e quando pensai di essere abbastanza lontano da quell'inferno mi indirizzai in un posto tranquillo.. Atterrai,distruggendo qualche albero,mi avvicinai al fiume e abbassai lo sguardo sull'acqua.Ero a dir poco meravigliosa,una creatura ricoperta di squame color violetto scuro e nero con qualche sfumatura di azzurro,possedevo degli aculei enormi sull'estremità delle zampe,grandi occhi,orecchie piccole e appuntite,enormi fauci dai denti aguzzi e dalla schiena fino alla testa spuntavano lunghe e affilate scaglie,un perfetto esemplare di drago. Ma una volta finito di ammirarmi,iniziai a pensare a ciò che era accaduto nel castello e alla mia vita.Mi sentivo persa,non sapevo più chi ero,ma allo stesso tempo forte,per una volta non ero la solita ragazzina debole e patetica,odiavo esserlo. Mi costruivo sempre delle mura attorno a me stessa per difendermi,ma ero consapevole che una volta che le mura sarebbero state abbattute,avrei mostrato il mio lato buono,forse troppo buono,gentile e tenero. Osservai la cascata vicino al fiume,rimasi in silenzio ad ascoltare i canti degli uccelli e in poco tempo ritornai a essere la piccola umana che ero,forse perché la rabbia stava iniziando a scomparire e a suo posto ci fu una sensazione di vuoto e solitudine.Decisi di levarmi l'abito e mi buttai in acqua,andai sotto la cascata bagnando i capelli che divennero lucidi. All'improvviso,sentii qualcuno avvicinarsi, era un lupo che entrò in acqua,non sapendo cosa fare rimasi immobile,quasi di pietra. Mi venne incontro come se mi conoscesse,mi annusò la mano e si strofinò sul mio corpo.Con delicatezza lo accarezzai,mi guardò,sembrava stesse per piangere.
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"Oltre i confini della realtà"
Fantasy•Una ragazza di 18 anni,si trova costretta ad affrontare verità a lei estrane,dovrà farsi forza e imparare a vivere con i suoi poteri.•. Nel contenuto della storia sono presenti dei personaggi che probabilmente conoscere...