Nicolas andò ad aprire l'auto.
Con un balzo saltò dentro al lato del guidatore, mise gli occhiali da sole, e diede una leggera pacca sulla portiera della macchina dicendo «Andiamo dolcezza.»
Carol «Ci hai appena parlato...?» disse basita mentre saliva anche lei.
«Attenta a non sbattere la portiera.» le disse «Jacky è antica.»
«Le hai pure dato un nome?!» fu ancora più basita.
Nicolas «Be'? Cosa?» domandò con stupidità.
«Oddio!»
«È una Lotus Elan degli anni 60, scusa se ci tengo!» le disse stizzito.
Carol sbatté le sue lunghe ciglia «E tu con questa vuoi andarci? Con la tua "Jacky", nel posto dove stiamo andando, rischiando di rovinare la carrozzeria con qualche sasso di troppo? Ma poi ci arriva questa cosa fino a là?»
«Hey!» la riprese «Come osi?!»Roteai gli occhi. Non li rimasi più a sentire.
«Aron?» venni richiamato «Dove vai?»
«Io prendo la mia.»
Nicolas si affacciò fuori dal finestrino «E scusa da quando tu avresti un'auto segreta?»Tirai fuori le chiavi del secondo garage, la serranda venne su.
«Quella è una stracazzo di Bugatti?!» si udì lo sbattere della portiera ‹E meno male che aveva intimato Carol di starci attento èh?› «Ed è pure la Voiture Noir!» si mise a gridare «Dove cazzo li hai presi 8 milioni per permettertela?!»
«Mi sono voluto fare un regalo di compleanno.» risposi «E poi diciamo che me l'hanno data "gratis".»
Nicolas boccheggiò, Carol, scesa anche lei, chiese in seguito «E per quale motivo la tiri fuori solo adesso?»
«Perchè è il momento giusto.» la guardai.
Il nostro socio cadde in ginocchio ‹Che attore del melodramma.› «E perchè non ho mai saputo dell'esistenza di questa beltà?» la indicò con entrambe le braccia. ‹Ho già detto che è dannatamente esagerato?›
Apriì la portiera «Perchè l'avresti voluta guidare.» fu palese la risposta.
«Ovvio che sì!»
«Appunto.» commentai.
Lui «Me la fai–..» «Mai.» lo interruppi subito «Te lo scordi.»
«Ma andiamo!»
«E Jacky dove la lasci?» Carol prese la prima palla al balzo per schernirlo.Saliì nella mia auto.
«Allora?» misi gli occhiali da sole «Andiamo?»
Dopo un'infinità di ore e varie fermate arrivammo in un hotel che avevamo prenotato per le 20:00 di sera. Eravamo sfiniti.
Molti che il giorno dopo sarebbero presenziati alloggiavano quì stanotte.Ero stanco ma non avevo sonno, scesi di sotto ed andai a farmi un giro al bar dove c'erano le sale slot.
‹Ma perchè me lo becco sempre dappertutto?› -mi chiesi annoiato.-
«Hai finito di buttare soldi in macchinette?» gli dissi vicino all'orecchio e lo feci sobbalzare.
Nicolas esclamò «Ma sei scemo?!»
«Quindi?» ripetei.
Lui mi indicò lo schermo «Ho già vinto 150€.»
«Buttali giù.» mi misi lì affianco.
Lui «No, posso salire ancora.» avrei voluto ribattere, ma era la verità.Nicolas era sempre stato bravo non solo nei conti, ma anche nel gioco. Aveva sempre avuto una fortuna sfacciata. Io invece no. Neanche mi piaceva. Non ero come lui che ci buttava dentro i centoni, io mi giocavo giusto quei due euro per noia.
Tirai fuori una sigaretta.
«Jhones? Il piccolo, Jhones, direi.»
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VIVERE NEL PERICOLO
RandomIN COMPLETO RIMODERNAMENTO! ⏩@copyright,tutti i diritti riservati prequel: "CRESCERE NEL CRIMINE" -#1° per categorie '11' volte⏪ Il tempo passa e la vita non può far altro che continuare. Dopo essere fuggiti da quel posto ora cenere ricominceranno...