13°capitolo - all to the front

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Aron Jhones (POV'S)

Raccattai le chiavi dell'auto di Nicolas.

«Gliel'hai chiesto?» una voce ruppe il silenzio.
E adesso chi la sente.› -pensai riluttante mentre mi giravo verso Carol- «No.» fu la mia risposta e lei mi tirò una delle sue occhiate «Sta dormendo, cosa vuoi?»
«Non sta dormendo. Sono due giorni che se ne sta rinchiuso in camera anche se sveglio.» mi fece presente «Dovresti parlarci.»
«Parlarci...?» dissi con tono canzonatorio.
«E comunque dov'è che staresti andando?»
«Ad una corsa.» infilai la chiave nella toppa.
Carol esclamò «Senza dirci nulla?!»
Spazientito le dissi «Siete voi che dovete rendere conto a me, non il contrario.»

Senza lasciarle il tempo di ribattere mi chiusi la porta alle spalle.

«Ha preso la mia auto?! Ho sentito bene?! Quel–..» chi parlò fu Nicolas, ma non ascoltai oltre.

Saltai sull'autovetture dopo averla aperta.

«Certo che andare con questa...» commentò Damon.
Io «Sì, non è neanche nel mio stile.»

Avviai il motore e partimmo. Ci aspettava un lungo percorso.
Mentre stavo guidando ogni tanto lo guardavo di sottecchi.

Io «Quindi...»
Catturai la sua attenzione «Mh?» fece mentre si accendeva una sigaretta.
«Ah» volli avvertirlo «Se gli buchi il sedile poi te lo sorbisci tu.»
Gli scappò l'inizio di una risata «Non preoccuparti.»

Ci fermammo quanto scattò il rosso.

Il telefono gli squillò e lui lo recuperò per rispondere.

«Sì? Jhon?» ‹Ma guarda un po'.› «Siamo partiti. Okay, ci vediamo là fra un po'.»

Mise giù.

«Stavi per chiedermi qualcosa?» domandò distrattamente.
«Sì.» presi una pausa «Com'è che gli sei tanto attaccato?»

Damon alzò il suo sguardo chiaro su di me. Non ebbe bisogno di fare giochi, decise di rispondermi e basta, con mia sorpresa.

«Mi ha aiutato in un momento nella mia vita.» decise di dirmi «E mi ha cresciuto come se fossi un figlio.» ‹Ma guarda, che cosa curiosa...› -commentai nella mia testa.-
«Faresti di tutto per lui.»
«Sì. È così.»
«Anche uccidere.» e dopo la mia affermazione Damon parve bloccarsi.
«S-sì...»
Gli tirai un occhio «Ho detto qualcosa?»
«No.»

Il resto del viaggio fu silenzioso.

Christian Jay (POV'S)

Chiusi la zip del borsone e me lo caricai in spalla non facendo troppo caso ai due occhi che mi stavano bucando la schiena.

«Pensavo che non saresti venuta.» le dissi.
«Infatti.» rispose Anastasia «Perchè non ci andrai nemmeno tu.» ‹Come come?›
Mi scappò una risata «Tu, che impedisci qualcosa... a me?»

Quando mi avvicinai alla sua figura per sorpassarla mi si parò davanti.

«Spostati.» la guardai da sopra il mio metro e ottanta.

VIVERE NEL PERICOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora