2.

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"Questa cosa del caffè diventerà una tradizione?" chiese Louis quando entrò al Westminster la settimana dopo. Liam era appoggiato al banco della reception, e gli stava porgendo un caffè. Lui annuì, sorridendo.

"Harry è con un amico," disse. "Dovresti dirmi che caffè ti piace, però. Se ho intenzione di continuare a farlo, voglio almeno azzeccare quello giusto."

Louis si strinse nelle spalle. "Non mi faccio molti scrupoli per il caffè. Sono molto più esigente per quanto riguarda una tazza di tè."

Liam annuì nuovamente. "Abbiamo un paio di minuti prima di dover interrompere Harry e il suo amico," disse Liam.

"Il suo amico?" chiese Louis, per qualche ragione, subito assumendo che fosse qualcuno legato sentimentalmente a Harry.

"Sì, il suo migliore amico Niall cerca di fargli visita un paio di volte a settimana."

"E' un bravo ragazzo?"

"Un ragazzo fantastico," dichiarò Liam, sorridendo leggermente. Louis ridacchiò. "Che c'è?"

"Ti piace," disse Louis, e gli occhi di Liam si spalancarono.

"Ma figurati! Non gli ho nemmeno mai parlato."

Louis alzò un sopracciglio. "E' carino?"

Liam sospirò. "Sì, molto ... e soprattutto, io sono estremamente attratto dagli accenti."

"Ma non avevi detto di non averci mai parlato insieme?"

"Sì, ma l'ho sentito parlare con la receptionist e con Harry."

"Stalker," dichiarò Louis, e Liam si strinse nelle spalle.

"Lavoro in un centro per giovani in difficoltà. Sono destinato ad assorbire alcune delle loro follie."

Louis rise, gettando la testa indietro.

"Dovremmo dirigerci verso la stanza di Harry," disse Liam. "Niall è stato qui per ore. Non credo gli dispiaccia se lo interrompiamo."

"Okay," disse Louis annuendo e seguendo Liam verso la camera del ragazzo dagli splendidi occhi verdi.

**

Harry riconobbe il bussare di Niall sulla porta quando tornò dalla sala da pranzo e si coricò velocemente a letto, fingendo di dormire. Niall entrò nella stanza e rise. "Bel tentativo amico, ma è il trucco più vecchio che conosco."

Harry si girò, sorridendo a Niall. "Non ho idea di cosa tu stia parlando," disse, ridendo insieme a Niall.

Niall era una delle poche persone con cui aveva fatto amicizia da solo. Quando andava a scuola si limitava ad appoggiare la testa sul banco, cercando di ignorare il chiacchiericcio in classe. Essere cieco comportava l'intensificazione di tutti gli altri sensi, e il fastidioso brusio che c'era in classe prima dell'inizio delle lezioni era quasi insopportabile per lui. Aveva sentito una voce accanto al suo orecchio. "Stai cercando di schiacciare un pisolino?" Il ragazzo aveva un accento irlandese e non aveva mai parlato prima con lui. Quando Harry gli aveva detto che era cieco, lui non gli aveva dato tanta importanza, e i due erano diventati subito amici.

"Allora, ci sono novità Haz?" chiese Niall e Harry si sedette sul letto, sporgendosi in avanti e appoggiando i gomiti sulle ginocchia. "Tranquillo Harry, puoi chiudere gli occhi." Harry sospirò con gratitudine e si coricò di nuovo, rilassandosi quando si ricordò che Niall era suo amico e non aveva bisogno di fingere di poter vedere.

The More I See You - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora