Capitolo 35: The Last Letter.

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SONO TORNATA!
Leggete alla fine del capitolo alcune informazioni importanti!

C:<E così cadendo mi sono rotto il braccio...Ma non me ne pento.>
Cameron mi sta parlando un pó della sua infanzia, di quando stava per bere l'acqua ossigenata credendo che fosse semplice acqua, e anche di quando cadendo dallo skate a 14 anni si era rotto il braccio.
M:<Non ti facevo così spericolato Dallas.>
C:<Lo dicono tutti dopo che racconto questa storia...>
Dice il ragazzo passandosi
la mano sui capelli.

Dopo quella lunga passeggiata e quella divertente conversazione, Cameron mi aveva proposto di andare a prendere qualcosa di caldo in un bar per poi ritornare dai nostri amici.
Fu così che la giornata passò in fretta e mi ritrovai sul letto a rileggere quelle dannate, ma allo stesso tempo meravigliose, lettere scritte da un anonimo.
La curiosità era alle stelle e ogni volta che le rileggevo, quest'ultima, aumentava sempre di più.

Si erano fatte all'incirca le 11.40 della notte e, visto che il giorno dopo avrei dovuto affrontare un'altra orrenda giornata di scuola, mi addormentai pensando a quegli splendidi occhi color Nutella e cercando di capire chi fosse quella persona 'X'.

***
Il giorno dopo la mia splendida sveglia decise di farmi saltare in aria interrompendo il mio supermega galattico sogno che stavo facendo.
*Perfetto! Se il buongiorno si vede dal mattino... Siamo apposto allora!* pensai...

Dopo essermi accorta che avevo già perso 10 minuti del mio prezioso tempo per prepararmi ad un nuovo giorno di scuola, saltai giù dal letto e corsi sotto la doccia per rinfrescarmi e risvegliarmi.

Decisi di indossare un paio di skinny strappati in varie zone del jeans e una t-shirt dell'Adidas abbinandola ad un giubbino di jeans (per essere Gennaio non c'era poi tutto questo freddo) e a un paio di Adidas appena acquistate.

Mi truccai con appena un filo di Eyeliner, del mascara e una tinta

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Mi truccai con appena un filo di Eyeliner, del mascara e una tinta.
Scesi in cucina, salutai mio fratello e per colazione mangiai solamente una brioche al cioccolato, subito dopo mi sedetti sulla sedia posta accanto al bancone e guardai un punto fisso.

Finii la mia colazione ed uscii di casa dopo aver preso le chiavi della macchina e lo zaino.
Quando arrivai affianco all'automobile mi accorsi che poggiato sopra al vetro, c'era una di quelle famose lettere, trattenute dai tergi cristalli che le impedivano di volare.
Presa dalla enorme curiosità la apri in una frazione di secondo leggendo quello che, finalmente, mi avrebbe fatto scoprire chi fosse la persona.

Ehi bambolina,
Questo soprannome può risultarti al quanto dolce ma allo stesso tempo troppo smielato, ma cosa vuoi farci? Sei e sarai sempre la mia bambolina.
Eh no! Non bambolina perché penso che sia un giocattolo, ma per il semplice motivo che sei bellissima.
Volevo dirti che ho deciso di incontrarti! Non ce la faccio più a guardarti e sapere che tu non sappia chi sia, spero solo che quando vedrai chi sono non mi respinga e mi accetti per quello che sono e soprattutto per chi sono.
Ci vediamo, ovviamente se sei d'accordo, oggi al parco vicino casa tua alle ore 16.30, mi troverai sotto l'albero più grande.
Ti aspetto.
-Anonimo, che presto si farà conoscere, o meglio, riconoscere, perché tu mi conosci più di quanto pensi.

Non potevo credere ai miei occhi, uno sconosciuto, che in realtà, come diceva lui, lo conoscevo, mi aveva appena confessato in una lettera anonima  che voleva che sapessi chi fosse.
Avevo già deciso da molto. Sarei andata a quell' " appuntamento" se così si poteva considerare. Il fatto che io lo conoscessi, mi mandava in fumo il cervello e volevo semplicemente sapere chi fosse.

Mi ripresi dal momento di riflessione ed entrai in macchina sfrecciando per le vie di LA e raggiungere, più in fretta che potevo, la scuola.

Arrivai appena in tempo al suono della campana e mi teletrasportai in classe senza nemmeno salutare le persone che mi avevano appena dato il buongiorno.

Entrai in classe e raggiunsi il posto che Lele mi aveva appena occupato, la salutai e poi cominciai nuovamente a pensare chi potesse essere il fatidico anonimo finché "Ehi Dith che cos'è ti turba talmente tanto da non ascoltare la lezione della tua materia preferita?" mi sussurró la mia migliore amica.
"Lele oggi ho trovato una di quelle  buste e l'anonimo mi ha proposto di vederci oggi al parco vicino casa mia e finalmente scoprire chi è" risposi con fare pensieroso. "Ma è fantastico!" quasi urlò quella specie di persona al mio fianco, non riuscivo ancora a capire come avesse il coraggio e la volontà di gridare in quel modo alle 8.45 del mattino... Adesso si è anche beccata un mega rimprovero dal prof e questa volta non posso dargli torto, È ASSURDA!

"Lele! Per quale assurdo motivo urli?"
"Ma io-, lasciamo perdere, stavo dicendo... È fantastico! Finalmente potrai scoprire chi è e magari se fosse carino frequentarlo! Awwww! Sono troppo contenta" mi disse entusiasta lei.
"E adesso perché hai ancora questa faccia? Cos'è che ancora non mi hai detto?!> aggiunge, e porca miseria non so come faccia a capire tutto da una semplice espressione!
<Mi ha detto che io lo conosco, e anche molto bene, ma non mi fido." risposi nel modo più veloce che potessi, ma non servì a nulla perché aveva già capito quello che avevo appena detto e la sua bocca si era immediatamente aperta a formare una grande 'O' e gli occhi si erano praticamente spalancati. Non so ancora come abbia fatto a trattenersi dal gridare.

Dopo qualche minuto di attesa, prese un gran respiro e disse con cautela <Signorina Meredith Lance! Quando aveva intenzione di riferirmi un fatto così importante? Cazzo Dith devi correre al parco immediatamente dopo scuola e non alle 4 del pomeriggio!> trattenni una risata dal volto serio ma contemporaneamente divertito di Lele e, ormai finita la lezione, minimamente cagata, uscimmo dalla classe dirette verso Mad e informarla di queste novità.

***

Erano esattamente le 16.00 e tra mezz'ora dovrei essere al parco.
Le mie migliori amiche sono qui con me nella mia stanza per prepararmi psicologicamente che sarei dovuta essere pronta ad affrontare qualunque persona mi sia capitata all'incontro.
Perché comunque, anche se avevo il presentimento che fosse una bella persona sia dentro che fuori, dovevo anche aspettarmi un cesso dal cuore d'oro oppure un figo della madonna dal cuore di ghiaccio.
Ed era proprio questo che un po' mi terrorizzava, speravo fosse una bella persona.

Mi sistemai il trucco e i capelli facendo delle treccie alla francese e subito dopo aver salutato le mie amiche proprio davanti casa mia, mi incamminai verso il parco.

Quando arrivai erano le 16:30 spaccate e non potei battermi un cinque mentalmente per essere arrivata perfettamente in orario al fatidico incontro.

Mi avvicinai al grande albero e trovai un ragazzo girato di spalle.
Quando lo chiamai dicendo <Ehi tu anonimo!> il ragazzo misterioso si girò e...

*Spazio autrice*
Volevo iniziare col dirvi che mi dispiace della mia lunghissima assenza ma quest'estate è stata un po' movimentata tra vacanze, impegni importanti, eventi familiari e quant'altro! Quindi per vari motivi ho dovuto "abbandonare" la storia e per questo mi scuso nuovamente.

Volevo anche comunicarvi che a continuare questa storia sarà mia sorella gemella perché molto probabilmente io sarò più impegnata di lei.
Infatti questo capitolo è stato scritto proprio da mia sorella.
Ci scusiamo per eventuali errori di battitura, di tempi verbali cambiati e perdonatela se questo non è uno dei migliori capitoli ma, ovviamente, essendo la prima volta che scrive una storia, non è abituata quanto me con con le parole, i personaggi, il tempo o il luogo della storia.

Kiss. 💋


~ I Suoi Occhi Sono la mia Droga Preferita~Cameron Dallas.?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora