5.6//Entrenamiento largo

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Anna si trovava a casa di Dani.
Le aveva proposto di andare da lui mezz'ora prima il suo ritorno dagli allenamenti.
Lei così aveva fatto, grazie anche alle chiavi di casa che lui stesso le aveva dato il giorno prima.

Cominciò a preoccuparsi quando erano le nove e non era ancora tornato.
Quindici minuti più tardi, la porta si aprì, rivelando Dani più distrutto del solito.

Anna cominciò a tempestarlo di domande, nonostante il suo aspetto cadaverico e la palese voglia di non sentire urla.

«Calmati, per piacere. Il mister ci ha fatto allenare di più un po' come punizione per l'orrenda partita di ieri e in vista della finale» il volto di lei assunse un'espressione dispiaciuta.
Non aveva idea che li avesse massacrato.

«Scusa amore, non avrei dovuto attaccarti» lui sorrise, e le diede un tenero bacio sulle labbra.
«Non ti preoccupare. Ordiniamo qualcosa per cena?»
«Veramente ho cucinato io...» lui, felice e sorpreso, la seguì in cucina, e mangiarono tutto.

Andarono poi a dormire, e Dani crollò appena mise la testa sul cuscino, non prima di averle sussurrato la buonanotte e racchiusa tra le sue braccia.

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