06│cigarette & hot choco

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❝ Feeling like my heart's mistaken, ohso if I'm losing a piece of memaybe I don't want heaven? ❞。heaven,, Troye Sivan

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❝ Feeling like my heart's mistaken, oh
so if I'm losing a piece of me
maybe I don't want heaven? ❞
。heaven,, Troye Sivan

Non ho mai capito cosa tu trovasti di così bello in me, Ethan, non avevo alcuna particolarità che mi rendesse diverso, speciale, avevi uno strano modo di guardarmi, quando ero steso sui verdeggianti prati della collinetta, con gli occhi immersi in quel mare azzurro messo sottosopra, i tuoi occhi viaggiavano su di me in modo strano e le tue dita formicolavano quando un ciuffo di capelli si posava sul mio viso, quasi volessi allungare la mano per spostarlo tu stesso.

Avevi uno strano modo di parlarmi, le tue parole erano sempre state poesia, ma quando le rivolgevi a me c'era un qualcosa in più, sembrava che ogni tua parola dovesse accarezzarmi con delicatezza, avevi uno strano modo di sorridermi, Ethan, sembrava tutto più intenso per te quando si trattava di me, mi cullavi con il tuo modo di fare e mi facevi sentire speciale ma anche un idiota.

Non ho mai capito, Ethan, perché tutto il tuo mondo avesse iniziato a girare intorno a me, non l'ho mai capito e credo che non lo capirò mai « credo che a breve spioverà » mi disse, in un sussurro, mentre eravamo sotto la tettoia del minimarket, riparati dalla pioggia che aveva iniziato a crollare sopra di noi mentre eravamo diretti alla casa abbandonata « inizia a fare freddo » mugolai, sfregandomi le braccia con le mani, tirando su con il naso, l'aria si era fatta fresca ed io avevo indosso solo una t-shirt nera.

Guardai verso l'orizzonte, mentre il rumore della pioggia continuava a cullare i nostri respiri, era un dolce ticchettio che mi tranquillizzava, un piccolo sospiro fuoriuscì dalle mie labbra, creando una nuvoletta che si disciolse nell'aria, sparendo dalla mia vista « prendi questa » lo sentii dire, prima che poggiasse la sua felpa sulle mie spalle, alzai il viso, voltandolo nella sua direzione, incontrando il suo sguardo « e tu? »

« io sto bene così » scrollò le spalle, le sue labbra si piegarono, dando vita ad un piccolo sorriso che fece aumentare l'andamento del mio cuore, spostai lo sguardo, stringendo le labbra in modo da formare una linea dritta « grazie » farfugliai, infilando le braccia nelle maniche e portando la zip fino a sopra « non c'è di che » mi stropicciò, con un gesto frenetico della mano, i ciuffi castani, per poi alzare il cappuccio della felpa. Gli lanciai uno sguardo dopo aver contato in mente fino a dieci, vedendolo prendere il suo pacchetto di sigarette. Non aveva mai fumato dinanzi a me, ma non era la prima volta che lo vedevo fumare.

Si portò la sigaretta alle labbra e poi prese l'accendino « Tyler, reggi un po', perfavore » mi disse, porgendomi il pacchetto di sigarette che afferrai con la mano destra coperta per metà dalla felpa. Cominciò a frugare nelle tasche dei suoi jeans, cercando l'accendino e quando lo trovò rilasciò un sospiro di sollievo, prendendo il pacchetto di sigarette dalla mia mano, posandoci invece l'accendino « me l'accendi? » mi chiese, sfregando le mani tra loro, dopo aver posato il pacchetto, nella speranza di riscaldarle.

Annuii, trascinando il pollice sulla rotella del accendino, facendo uscire fuori la fiamma, lui incurvò di poco la schiena, portando il viso vicino la mia mano e la punta della sigaretta vicino la fiamma rossastra che l'accese. Poi si allontanò ed io gli porsi l'accendino, ormai spento « non credo che oggi si possa andare alla casa abbandonata, il tempo è terribile » farfugliò dopo aver aspirato dalla sua sigaretta, con voce impastata per via del fumo.

« però potremmo andare alla sala giochi » propose ed immediatamente nella mia mente cominciarono, senza permesso, a viaggiare i ricordi che avevo in quel luogo con Louis. E la verità mi si scaraventò sulle spalle, stavo sostituendo Louis. Anche se in fin dei conti non era così, perché Ethan non avrebbe mai preso il suo posto, non sarebbe mai stato come lui.

« non ho soldi in tasca » mi ricordai e lui allontanò la sigaretta dalle labbra, gettando via il fumo « che vogliamo fare? non mi va di tornare a casa » sbiascicò, facendo cadere della cenere dalla sigaretta, tamponandone i lati con l'indice « andiamo da me » dissi, senza pensarci, voltando il viso verso di lui che fece lo stesso « cosa? » mi guardò negli occhi, tenendo lontana la sigaretta, in modo che il fumo non mi arrivasse in viso « andiamo da me, mia madre sta lavorando, potremmo vederci un film »

Mi guardò per secondi che parvero millenni, le sue scure iridi avevano catturato le mie, la sigaretta si stava consumando intrappolata tra le sue dita e le sue labbra formavano una linea compatta, il mio cuore batteva forte, non capivo perché lo avesse sconvolto così tanto, dopotutto non avevo proposto nulla di stravagante « okay »

« questo film promette bene dalla trama! » disse, mentre scorreva con lo sguardo sulla scelta di film, nel frattempo io stavo preparando due cioccolate calde, in modo da poterci riscaldare « che genere è? » chiesi, dalla cucina, posando le tazze su un vassoio, insieme ad un piatto con dei biscotti « mmmh, fammi vedere... » mugugnò, mentre io lo raggiungevo, posando il vassoio sul tavolino da caffè davanti al divano su cui era seduto « drammatico e romantico »

Schiusi le labbra, spostando gli occhi su di lui, che aveva la schiena curva, i gomiti poggiati sulle ginocchia e lo sguardo fisso sulla televisione « forse non è proprio un film che dovrebbero vedere due ragazzi ma me ne frego degli stereotipi » rivelò, selezionando il film, lasciandosi cadere di peso con la schiena sullo schienale del divano, presi una tazza porgendogliela, lui aveva fatto partire il film « tieni » l'afferrò, posando le mani sulle mie, le guance cominciarono a pizzicare.

Mi guardò negli occhi, intensamente, come faceva nei momenti in cui le sue labbra non riuscivano a spiegarmi le sue intenzioni, non era la prima volta che accadeva, eppure sentii il mio corpo riscaldarsi, le sue mani erano sulle mie così come i miei occhi erano immersi nei suoi. I nostri sguardi erano ancora incollati quando saltò la corrente, lasciandoci immersi nel buio con le mani a contatto.

FRAGOLE & SIGARETTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora