1│mommy's big boy

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━ FRAGOLE & SIGARETTE ━❝ remember when we first met?you said "light my cigarette" ❞

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FRAGOLE & SIGARETTE
❝ remember when we first met?
you said "light my cigarette" ❞

Il caldo continuava ad aumentare, gli esami si facevano sempre più vicini, trascorrevo i pomeriggi in camera a studiare, cercando di cancellare dalla mia mente i ricordi di quella dannata notte. Passarono i giorni e Ethan non venne mai a darmi spiegazioni, il suo silenzio mi bastò, capii che quelle fossero le sue intenzioni sin dall'inizio e la cosa che più faceva male fu che i bei ricordi delle settimane passate insieme vennero macchiati dall'acida consapevolezza che fosse stata tutta una dannata finzione.

I suoi sguardi, i suoi sorrisi, i suoi tocchi, le sue parole, la sua risata, facevano tutti parte di una finzione, di una recita che lui aveva mandato avanti senza fare mai un passo falso ed io ero caduto in ginocchio davanti al suo modo di fare, mi ero lasciato abbindolare dall'arte che sembrava portar cucita sulla pelle, dall'aria di mistero che portava con sè. Anche quel giorno mi incolpai di essere stato un coglione, mi ero affezionato ad una persona che voleva solo entrare nelle mie mutande.

A scuola ci evitavamo a vicenda, non ci rivolgevamo la parola, solo rapidi sguardi mai ricambiati. Mi faceva male vederlo camminare tranquillo nei corridoi della scuola, come se non fosse successo nulla, come se non mi avesse portato via le mie prime volte, come se non mi avesse mai conosciuto, come se io non fossi mai esistito per lui. Passavo le giornate a soffocare l'angoscia nei libri, la solitudine non mi era mai parsa più soffocante e pesante da gestire. E solo allora mi accorsi di come la tua presenza avesse riempito le mie monotone giornate.

Nei weekend diventava tutto più dannatamente difficile, mi ritrovavo a guardare il soffitto con le cuffie nelle orecchie e il telefono poggiato sul mio addome. Mi sentivo prosciugato, non avevo neanche la forza di piangere e di chiedere aiuto. La mia colpa più grande in quei momenti fu il non poterti odiare, perché dopotutto era accaduto tutto anche a causa mia. Eppure avevo tutte le ragioni per farlo, mi avevi trattato come un oggetto, un gioco che dopo essere stato usato non serve più a nulla. Non hai mai meritato le mie lacrime e il mio affetto, Ethan.

Più volte il mio sguardo era caduto sulla scatola di cartone che dal party di Allison aveva come posto fisso il davanzale della finestra. Mia zia mi disse di doverla aprire solo quando il mio cuore avesse iniziato a battare per qualcun altro, per questo l'avevo abbandonata sotto il letto a prendere la polvere. Sapevo che quel giorno fosse lontano eppure da quella notte non potei fare a meno di pensare che forse quel giorno fosse più vicino di quanto pensassi.

Non avevo mai riflettuto su quel tipo di argomento, eppure da quando le mani di Ethan si erano posate sul mio corpo e le sue labbra avevano catturato le mie, diventò inevitabile pensare al mio orientamento sessuale. Non mi ero mai interessato a nessuno, solo due persone erano state in grado di far accelerare il battito del mio cuore, Ethan e Louis. Due ragazzi.

FRAGOLE & SIGARETTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora