Era inutile che piangessi o mi disperassi, avrei dovuto spiegare a Biondo parte del mio passato. Il problema non era assolutamente il "se" ma il "come".
Offeso, non mi aveva parlato per tre giorni e continuava a non farlo.
Era un comportamento immaturo e da idiota; però da un lato lo capivo, anche io avrei voluto conoscere le persone di cui mi circondavo, così da poterle aiutare."Ripartiamo da capo: e cinque, sei, sette e otto." Disse l'assistente e la sua voce mi riportò per terra; non era mia abitudine distrarmi durante le lezioni perché avrei scordato i passi e avrei impiegato molto più tempo ad imparare la coreografia; decisamente, questo non era nei miei piani.
Presi un respiro profondo e ricominciai a ballare.Era la terza e ultima coreografia da imparare per quel sabato, ballavo sulle note di "Human" una canzone di Christina Perri.
Era davvero bella, mischiava elementi di classico con elementi di moderno, in poche parole: la adoravo.L'unico problema era che era davvero complicata ed io avevo appena cominciato a studiarla.
Ripetei i passi, insieme al ballerino, sin dall'inizio e conclusi la coreografia con una spaccata.Vidi la porta aprirsi ed immaginai la Celentano che mi urlava contro perché avevo ballato male; per carità, era il suo dovere ma a volte utilizzava frasi veramente taglienti.
Adoravo, invece, i modi di Veronica e di Bill, sembravano sapere sempre di cosa avessi bisogno.Invece, per fortuna, entrò Marcello il quale mi comunicò che sarei dovuta andare in sala quattro non appena mi sarebbe stato possibile.
Annuii e chiesi al ragazzo di riprovare la coreografia un'altra volta: dovevo almeno ricordare tutti i passi, l'indomani l'avrei perfezionata e completata.Mentre ballavo, cercai di dare il massimo. Amici ti capitava una volta nella vita ed io non avevo alcuna intenzione di sprecare l'occasione che mi era stata data; una volta finito, ringraziai l'assistente e mi avviai verso la sala quattro.
Dall'esterno era possibile sentire le voci concitate dei miei compagni, probabilmente, impegnati a litigare. Mi avvicinai e appoggiai la mano sulla maniglia, pronta ad aprire la porta ma sentii qualcosa che mi fece fermare un momento: parlava Biondo e l'argomento della discussione era Zic. Si, erano sicuramente impegnati a litigare.
"Guarda che 'sto comportamento, di sicuro, non ti porta da nessuna parte, l'hai umiliata davanti a mezza Italia." Urlò alterato Simone,
"Ma tu cosa c'entri? Sempre a fare il moralista. Non sono fatti tuoi." Rispose Zic, scandendo bene l'ultima frase.
"Dio mio.." mormorai prima di abbassare la maniglia ed entrare.Non appena lo feci, notai gli sguardi di fuoco che si lanciavano Zic, Irama, Biondo ed Alessandro e desiderai non essere mai entrata lì.
"Che succede?" Chiesi tranquillamente per capire il motivo di tanta rabbia e Simone, senza guardarmi in faccia, rispose "Succede che Zic butta merda sugli altri senza sapere nulla."
Scrollai le spalle e feci un sorriso sghembo che fece sorridere Filippo: avevo fatto esattamente come lui.
"E questo cosa vorrebbe significare?" Chiese Alessandro, guardandomi in malo modo, ed io sentii la rabbia montare in me, non sopportavo questi comportamenti da cretini."Non è una novità." Risposi cercando, faticosamente, di mantenere la calma.
"Perché? Quando l'avrei fatto?" Ribattè il diretto interessato con un sorrisino da ebete stampato sul viso mentre si scambiava delle occhiate con Alessandro, in cerca di sostegno.
"Inutile che guardi Alessandro e ridi, guarda noi. Non cercare il suo supporto." Disse Einar,
"Io non ho bisogno di nessun supporto a differenza tua" replicò Zic.
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Unexpected ➳ Irama
FanfictionChe alla fine, non ti aspettavo nella mia vita. Sei arrivato così, senza preavviso. "Inaspettato" direi. Si, eri proprio inaspettato. Eppure, in meno di un mese, sei riuscito a convincermi che io ti stessi già aspettando. Che stessi già aspettando q...