Il piano Segreto

92 2 0
                                    

"Per arrivare all'Alba non c'è altra via che la notte.."

La notte stava cedendo il posto alle prime luci dell'alba, là dove prima c'erano il buio, la luminosità delle stelle e il chiarore della luna, ora nel cielo nella linea dell'orizzonte si poteva notare una striscia più chiara quasi biancastra, poi un'esplosione di colori caldi arancione, rosa, oro e sopra di essa quella che prima era il cielo notturno ora aveva una sfumatura azzurra intensa. Poi ecco che spuntavano i primi raggi di un timido sole e tutto si colorava di nuovo, gli alberi riprendevano il loro colore verde delle fronde, le rocce non più scure e tenebrose ma salde nella loro posizione davano sicurezza nel loro splendore di un colore grigio con striature bianche. Le montagne, le case, i sentieri, persino animali e uomini di notte cambiavano, si trasformavano. Tutto ciò che la notte portava via, i colori e la sicurezza, il sole lo riportava con la sua tranquillità, rianimava gli oggetti e riscaldava gli animi.
Mentre il sole continuava la sua lenta avanzata nella volta celeste, un altra persona si stava svegliando con esso stiracchiandosi le braccia e aprendo gli occhi a quei raggi solari che illuminavano la camera e arrivano fino al cuscino. Tutta la stanza sembrava avvolta da un aura dorata quasi fosse incantata da un maglia che portava tranquillità e nessun suono potesse pervadere nella stanza, dopo che gli occhi si abituarono alla luce si decise di alzarsi dal letto, appoggiando delicatamente i piedi nudi sulle piastrelle ancora fredde e a quel contatto un brivido si staccò e percorse tutta la colonna vertebrale che spinse la ragazza ad abbracciarsi per qualche secondo, dopodiché si mise in piedi e andò a farsi una doccia togliendosi la camicia da notte e lasciandola li sul pavimento.
L'acqua tiepida che usciva dal soffione cadeva sui capelli biondi rendendoli più scuri per poi scivolare sul corpo e finire nello scarico insieme al sapone, finita la doccia si avvolse nel telo appeso lì vicino e ritornò in camera dove prese a vestirsi.
Per Altea quella giornata era iniziata benissimo, per la terza notte consecutiva aveva fatto lo stesso meraviglioso sogno e lei si sentiva così bene, anche se adesso aveva una responsabilità nuova non si sentiva nervosa anzi era carica come una molla. Una volta pronta uscì dalla sua camera e si diresse in quella del suo nuovo padawan che era la porta accanto alla sua, già perché era diventata una maestra Jedi era stata scelta personalmente dal responsabile del tempio ed era entusiasta di iniziare un nuovo percorso. Giunta lì davanti alla porta di castagno buss piano due volte, non ottenendo risposta decise di aprire la porta della camera, e notando come il suo padawan fosse ancora profondamente addormentato si avvicinò al letto e si sedette vicino, sapeva che come maestra doveva avere un comportamento più severo e far rispettare il regolamento a menadito, una regola principale era segui il tuo maestro ovunque esso ti porti poi non prendere iniziative, allenarsi ogni giorno e con constanza, precisione e puntualità per finire. Altea sapeva che per i più piccoli erano difficili i primi giorni di allenamento al tempio anche perché sentivano la mancanza della famiglia e non voleva essere severa fin da subito.

Nel frattempo la piccola padawan si stava svegliando dai torpori della notte e si accorse che non era sola, per un momento le sembrava di essere tornata nel suo letto insieme alla sua mamma ma aprendo gli occhi e vide la sua maestra seduta vicino a lei scattò sull'attenti e vergognandosi di non essersi svegliata alle prime luci dell'alba come le era stato richiesto. Per tre mattine si era svegliata con la maestra, li seduta sul letto, vicino a lei e questo voleva dire che aveva fatto tardi.. di nuovo. Scattò in piedi con le guance rosse per la vergogna e senza mai alzare lo sguardo iniziò una cantilena di scuse..

"Scusa scusa scusa maestra Altea.. dovevo già essere pronta per gli allenamenti.. mi dispiace.. non succederà maiii più!"

Altea sorrise, alzandosi dal letto si avvicinò alla bambina e le accarezzò il viso

"Stai dimenticando una cosa importante.. non si inizia mai un allenamento senza prima consumare un pasto, altrimenti non avrai le energie sufficienti a sconfiggere il cattivo.. ihih"

Il principe e la mercanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora