second

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ero ferma sul marciapiede ad aspettare la mia migliore amica mentre pensavo alla mia conversazione avuta oggi con Lucas. Ovviamente non volevo arrivare a provare qualcosa per lui, il mio scopo era solo quello di rendergli la vita difficile e tormentarlo per i successivi 40 giorni, non gli avrei dato un attimo di pace. Lucas Stiller era il solito ragazzo abituato ad avere tutto dalla vita con facilità e non volevo assolutamente far parte dalle cose possedute da lui come se fossi un oggetto, avevo già visto i suoi comportamenti con certe ragazze e non volevo fare la loro stessa fine, anche se a molte ragazze non sarebbe dispiaciuto.
Presi dalla mia tasca dei jeans il bigliettino che mi aveva lasciato nell'armadietto "*** ******* penso che tu sappia cosa fare con questo numero :)": mi soffermai su quella faccina, siamo nel 2018 e c'è gente che ancora la usa per scrivere? Scossi la testa in segno di disapprovazione, questo ragazzo era rimasto all'era preistorica. Sbloccai il mio telefono per salvare il numero ma nel momento in cui stetti per aprire la rubrica sentii il rumore assordante di un clacson che mi fece sobbalzare e che successivamente mi fece cadere il telefono di schermo sul cemento del marciapiede, furiosa ripresi con molta velocità il telefono e alzai lo sguardo: era Kassidy, la mia migliore amica, che si stava trattenendo dalle risate anche se io non ci trovavo nulla di divertente.
"se si fosse rotto me l'avresti dovuto pagare" dissi rimproverandola e puntandole il mio dito contro.
"dai su non fare storie e sali"
Salii sulla macchina e chiusi la portiera con forza, come ero solita fare e Kass mise in moto.
"ti ho visto con quello di quarta oggi...Devi dirmi qualcosa?" mi disse con un sorriso compiaciuto.
Tutto ad un fiato le diedi una spiegazione di ció che era successo e ma nel mezzo del mio racconto le andò di traverso l'acqua che stava bevendo a causa dello stupore e incominciò a tossire rumorosamente
"dovevi dire di sì Chloè. Te e la tua maledetta voglia di non darla vinta alle persone, quello è Lucas Stiller, non un ragazzo a caso" commentó.
"è un ragazzo normale, non puoi dire il contrario" risposi ma sembrava che lei non mi stesse dando ascolto, la sua attenzione era rivolta alla macchina vicino a quella su cui eravamo e sulla sua faccia era stampato un sorriso da ebete. Mi girai e trovai ancora lui a fissarmi, Lucas.
"mi hai perseguitato tutto il giorno a scuola e devo vederti anche dopo che è finita?" dissi seccata.
"tanto è solo una gioia per i tuoi occhi vedermi" ammiccò.
"allora hai salvato il mio numero dolcezza?" aggiunse.
Presi velocemente il mio telefono in mano, aprii la rubrica e indicai il contatto
"a quanto pare"
"beh allora ci sentiamo" disse lanciandomi un bacio e facendo ripartire la macchina, stava già probabilmente cominciando a pensare ad una nostra futura famiglia ma i suoi sogni non si sarebbero mai avverati.

Arrivata a casa lanciai il mio pesante zaino sulla sedia e mi buttai sul divano, presi il mio telefono dalla mia tasta dei jeans e andai sulla chat di Lucas ancora senza messaggi

allora pronto per domani?
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la risposta stranamente non tardó ad arrivare:

oh ciao bocconcino
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domani dopo scuola verrai
a pranzo con me...non
accetto un "no" come risposta
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intanto non chiamarmi bocconcino, non sono un pezzo di pollo
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e non comportarti in modo presuntuoso con me
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:) :)
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la vuoi smettere con quella faccina? è angosciante!
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se lo dici tu...
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lessi senza rispondere e chiusi il telefono. Mi alzai dal divano per andare in cucina a sgranocchiare qualcosa, erano le 14 e non volevo decisamente rimanere a digiuno ma appena aprii il frigorifero sentii qualcuno bussare tenacemente alla porta...io non stavo aspettando nessuno. Senza voglia andai verso la porta e girai la chiave per aprirla, ma quando vidi chi si trovava fuori rimasi bloccata nell'uscio della porta...

40 giorniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora