Lucas
bagno dei disabili al piano terra, ho bisogno urgentemente di te.
12.28 lettoLessi il messaggio e, leggermente preoccupata, alzai la mano per chiedere alla professoressa di poter andare in bagno, tanto mi avrebbe fatto solo bene saltare un pezzo della lezione di storia. Ebbi il suo consenso e mi diressi velocemente al posto dell'incontro.
"se pensi che io ti faccia un pompino nel bagno cambia subito idea!" urlai, per farmi sentire, prima di aprire la porta.
Non ricevetti nessuna risposta ed entrai, ma alla vista di ciò che si trovava davanti a me rimasi bloccata: Lucas era accasciato, sul pavimento, a piangere. Mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai e, per la prima volta, capii che Lucas, forse, era di più del solito ragazzo stronzo e popolare.
"grazie" disse tra i singhiozzi ed io non risposi, semplicemente, lo strinsi ancora più forte.
"però ora basta piangere, che mi stai bagnando tutta la maglia" gli feci notare e, con una lieve risata, lui si staccò.
"allora, non so cos'è successo, ma ho il rimedio giusto per qualsiasi cosa sia" dissi sorridendo e lui, perplesso, inclinò la testa.
"pizza!" dissi alzando il tono della mia voce.
"Chloè, dobbiamo pulire la scuola. Ti ricordo che la punizione non è ancora finita"
"Lucas, non me ne potrebbe importar di meno in questo momento, quindi, ora asciugati le lacrime e sfoggia il tuo miglior sorriso" lo incitai.
—-
ci dondolammo sulle altalene su cui eravamo seduti con entrambi un pezzo, squisito, di pizza. Parlammo poco perché, in questo momento, il silenzio valeva più di mille parole. Ma non poteva continuare così:
"Lu-" incominciai a parlare ma venni bloccata dalla sua voce.
"mia madre è andata via di casa, ha abbandonato me, mio padre e mio fratello" disse con gli occhi lucidi.
"mi ha chiamato mio padre per dirmelo, era distrutto. Voleva dirmelo prima che io arrivassi a casa, doveva prepararmi. Pensiamo sia scappata via con il suo amante. In casa sapevamo tutti della sua relazione clandestina, ma speravamo, soprattutto mio padre, che potesse cambiare, ma a quanto pare, non cambiò" disse tra le lacrime.
"Lucas, mi dispiace. Non pensavo potesse succederti una cosa del genere" dissi appoggiando il mio pezzo di pizza e prendendo la sua mano e lui, come risposta, la strinse.
"la mia vita non è tutta rose e fiori, può sembrarlo all'apparenza, ma, purtroppo, non è così. Però stiamo bene tutti insieme, anche se dopo questo fatto cambierà, decisamente, molto" disse mantenendo lo sguardo sulle nostre mani.
Afflitta, lo abbracciai facendo ricalare il silenzio tra di noi, con solo un pianto che faceva da sottofondo.
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40 giorni
RomanceLucas, il ragazzo più conosciuto della scuola, cerca di far innamorare di lui Chloè in quaranta giorni perchè pensa che siano destinati a stare insieme, ma non sarà così facile come sembra...