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Era immobile, a stento respirava,un tremolio percorse il suo corpo, ma subito lo fermo, sentiva i giudici vicino a lui chiamarlo preoccupati ma lui non gli rispose, teneva il piccolo per un braccio, mentre continuava a guardare quell'uomo davanti a lui,  suo padre.
Dopo la paura iniziale, rabbia; solo rabbia.
Rabbia per quello che era successo anni fa in albania, rabbia per la sua famiglia che più di una volta non e riuscito a proteggere, rabbia perché l'aveva di nuovo davanti hai suoi occhi.
Fece scendere il piccolo dalle sue gambe e si piego alla sua altezza, <vai da Maria, non ti muovere e non allontanarti da lei, promettimelo>, <va bene...> lo stava proteggendo.
Detto ciò il bimbo andò a nascondersi dietro le gambe di Maria, ermal si alzo, era dentro una bolla, non sentiva e vedeva niente oltre il padre, sempre più vicino, sempre di piu.
Si trovarono faccia a faccia, fermi, a qualche centimetro l'uno all'altro.
<ermal>al suono della sua voce, che diceva il suo nome, non resistette più, un pugno arrivo dritto alla mascella del padre, che a quel colpo improvviso giro la faccia di lato, ermal invece fece qualche passo indietro, le guardie erano pronte a intervenire in qualsiasi momento, non lo fecero, troppo impegnate a guardare la scena.
Ermal si giro verso Maria <perché? Perché l'ho hai chiamato?>, <ermal, lui era da molto che non lo vedevi, pensavo che...>, <COSA? CHE GLI AVREI DATO UNA PACCA SULLA SPALLA E FELICEMENTE SAREMMO TORNATI A CASA?>, poi si giro a guardare il padre con espressione disgustata, <e tu, perché sei tornato?, sono passati più di 20 anni, io non volevo più rivederti>,<ermal, loro mi hanno chiamato e ione ho approfittato per rivederti, tutto qua>, fece un passo avanti ma subito il riccio si ritrasse, <non avvicinarti!>, ma niente, continuo a camminare verso di lui <dimmi la verità, non queste cazzate, lo sappiamo entrambi che non sei qui per salutarmi e basta, cosa vuoi?> alla parola salutarmi il padre si apri in un ghigno ricordandosi i "bei tempi", ermal invece ebbe una scarica in tutto il corpo al ricordo, una smorfia di dolore ricoprì il suo volto...

addio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora