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Ermal era in centro a tremare, spaventato da tutto quel casino che era appena successo, tutti intorno a lui a guardarlo come fosse un animale dello zoo, <ok, ora basta spostatevi tutti>, il riccio percepì la voce roca del romano, <fabri>, aveva la voce che tremava, due braccia forti e tatuate lo abbracciarono dolcemente, una mano nei suoi capelli e una sulla schiena a sorreggerlo, non appena il riccio percepì fabrizio li vicino, si sciolse le gambe e abbraccio l'uomo.
Dovevano andarsene da li, cera troppo caos e troppa gente, fabri non sapeva cosa fare, l'unica cosa che gli veniva in mente era di prenderlo di peso e portarlo via.
Delicatamente porto una mano sotto le gambe e una sotto la schiena del riccio, lo sollevo a modi principessa, ermal a quel movimento trattenne il respiro per un attimo, aveva tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo, aveva nascosto la testa sul petto del romano, sentiva i suoi passi portarlo chissà dove, il respiro lento e il battito del cuore sul suo orecchio gli martellava in testa, <ti amo fabri>, non si era nemmeno accorto di aver pronunciato quelle parole, senti il romano irrigidirsi per un minuto, affondo la testa ancora di più nel suo petto, il cuore accellerato del riccio ora andava a tempo con quello del romano, <anch'io>.
Non ci aveva mai pensato seriamente al riccio in quel modo, certo faceva qualche pensierino ma non avrebbe mai creduto che ermal provasse le stesse cose...
Fecero il resto della strada in silenzio, attaccati l'uno all'altro, il riccio in realta iniziava a pesare, ma non lo avrebbe mai lasciato, soprattutto dopo quello che gli aveva detto.
Arrivarono nel camerino di ermal e finalmente poteva posarlo sul letto, fece per metterlo giù ma il riccio si strinse ancora di più a lui.
Non voleva lasciarlo, aveva paura di vedere la sua faccia, quella di fabrizio, dopo avergli detto chiaro e tondo senza giri di parole quello che provava, aveva paura che lo volesse abbandonare, <ermal...>, ermal ripercorse tutto il tragitto a mente e poi se rese conto di quello che aveva detto il romano, "anch'io", non ci poteva credere, lo ricambiava? Davvero?
Alzo la testa, lentamente, con timore, ma davanti si ritrovo semplicemente una persona che gli sorrideva dolcemente con cuore e occhi.
Era tutto vero allora, non resistette più, il riccio fece scontrare le sue labbra con quelle del romano...

addio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora