[Mi chiamo Anna, e ho 16 anni.
Quella che vi racconto qui, è la storia di una persona che si è dovuta riprendere la sua vita: questa è la mia storia.]
Ti ho visto per caso a scuola.
E da quella volta non sono più riuscita a dimenticarti.
Dal capitol...
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Era un giorno normale di scuola, esattamente come tutti gli altri. Fuori stava diluviando, ed io stavo guardando fuori dalla finestra la pioggia incessante infrangersi contro la strada. Mi stavo annoiando, facendo finta di ascoltare quella lezione di matematica che sembrava infinita, ero con la testa fra le nuvole, immersa tra i miei pensieri: mi stavo lasciando andare all' immaginazione. Finalmente, suona la campanella della ricreazione. Mi alzo, mi stiracchio ed esco dalla classe. Sono una persona di poche parole, faccio fatica a fare nuove amicizie e a dimostrarlo è il fatto che io, di amici, ne ho davvero pochi. Durante l'intervallo mi piace osservare la gente, guardare segretamente qualcuno che potrebbe interessarmi, e girarmi immediatamente quando le persone mi scoprono guardarle. Ogni tanto durante tutto l'anno ho visto qualche ragazzo carino, ma mai nessuno mi aveva mai colpito come lui quella volta. Capelli scuri, gli occhi anche, media altezza. Era sicuramente asiatico, lo si capiva dagli occhi a mandorla: ho sempre avuto un debole per gli asiatici, per la loro cultura e i loro modi di fare, li trovo davvero carini. L'ho osservato per qualche minuto. Non parlava con nessuno, era intento a scorrere con le dita sullo smartphone dall'alto verso il basso, probabilmente cercando notizie su qualche social. Ogni tanto alzava lo sguardo e si guardava intorno, sbuffando e tirando in fuori le labbra. Non riuscivo più a smettere di guardarlo, era così carino, sarei rimasta lì ad osservarlo per ore. Ed è così che ho capito che non lo avrei mai più dimenticato quel ragazzo tanto diverso dagli altri, dovevo assolutamente sapere il suo nome, ne avevo davvero bisogno.